LA PARTITA: 2 -2. Questo il responso dopo gara 4. Oklahoma sfrutta ancora il fattore campo e riapre decisamente una serie che altrimenti avrebbe svoltato direzione Texas. Eppure San Antonio aveva iniziato la partita con un buon ritmo in attacco e schierando una difesa molto arcigna. Mentre gli Spurs mandano a referto tutto il quintetto nel primo quarto, Durant fa fatica ad entrare in partita ed è limitato dall’ottima guardia di Leonard e Jackson. Nonostante questo l’equilibrio fa da padrone nel match grazie ai canestri di un insolito Ibaka in versione “scorer” e al fondamentale apporto di James Harden. Sotto canestro i Thunder dominano e riescono a scavare nel secondo periodo un margine di vantaggio che toccherà anche il +12 in corrispondenza dell’intervallo. Ginobili e Parker faticano non poco a trovare spazi nella compatta difesa degli uomini di Brooks e alla ripresa della partita il copione sembra essere lo stesso del primo tempo. Ibaka non sbaglia mai e Durant comincia ad entrare in ritmo. Gli Spurs si affidano al solito Duncan che, supportato da un positivo Jackson, porta i suoi di nuovo a contatto quando sul cronometro sono rimasti 12 minuti da giocare (75-71). La partita continua ad essere equilibrata fin quando Durant non decide di mostrare tutta la sua classe. Mette 16 punti di fila  e fa volare i suoi Thunder verso una vittoria voluta, cercata e meritata, anche per la scarsa vena degli Spurs.

LA SERIE: Fattore campo rispettato dopo le prime quattro partite. Le due squadre hanno dimostrato di cambiare volto quando si trovano sul parquet amico. Questo fa pendere l’ago della bilancia leggermente a favore degli Spurs che potranno disputare l’eventuale bella in casa. Certo è che, come già successo agli uomini di coach Popovich, ora l’inerzia della serie sembra essere tutta dalla parte dei Thunder. Dopo le molte difficoltà dimostrate in gara 1 e gara 2 Durant e compagni hanno ritrovato il loro solito gioco, sono riusciti a correre in campo aperto ed hanno ricevuto in regalo uno Thabo Sefolosha da urlo. Lo svizzero non aveva mai mostrato tanta concretezza in attacco come nelle ultime due partite. E se sommiamo alla facilità di realizzazione la sua solita difesa scaltra e asfissiante ecco che Oklahoma potrebbe aver trovato la “bomba” capace di far esplodere la serie. Ma Popovich e gli Spurs non sono nuovi a queste pressioni e a queste partite. Di certo San Antonio dovrà rivedere qualcosa in difesa e limitare al minimo le palle perse che hanno permesso ai Thunder di correre in campo aperto e giocare la propria partita. Ora si torna in Texas, con la netta sensazione che Oklahoma si troverò di fronte una San Antonio molto più determinata.