Roy Hibbert: un fattore contro cui Miami pare non saper trovare contromisure (foto: heraldsun.com).

Roy Hibbert: un fattore contro cui Miami pare non saper trovare contromisure (foto: heraldsun.com).

La partita – Per spiegare perché mai la serie della finale di conference all’est è più viva e più in salute che mai, basterebbe dire che i Pacers  in gara 4 hanno preso 19 rimbalzi più degli Heat (49-30). Oppure che hanno segnato 18 punti in più in area (50-32, dopo essere andati sotto di 16 punti in gara 3). O ancora che gli Heat hanno segnato nel raggio di un metro e mezzo dal canestro 22 punti col 47,8%, contro la media di 40 punti col 68,9% delle prime 3 gare della serie. inoltre che Miami ha concesso 29 punti a Indiana nel solo  3° quarto (il massimo nella post season degli Heat). E di nuovo: Lebron ha segnato solo 3 punti con 1-6 al tiro dal post in gara 4, dopo aver segnato 14 punti con 5/9 in gara 3. Che Wade, Chalmers e Allen hanno combinato un 15/42 dal campo. Per concludere: in questa serie Indiana ha collezionato 111,3 punti per 100 possessi. Avrebbe guidato la lega. Meditare. A tutto questo va aggiunto che Hibbert è l’unico con il Nowitzki delle Finals 2011 ad aver messo 3 doppie doppie consecutive contro i Miami dei “Big three”. Sounds good.

La serie – Le finali di Conference torneranno alla Bankers Life Fieldhouse. Poteva sembrare il più accettabile dei risultati negativi da pretendere dai Pacers prima dell’inizio della serie, mentre ora a Indianapolis hanno la consapevolezza di non aver rubato nulla. Anzi. Ripensando al finale di Gara 1, forse si poteva fare meglio. I Pacers non hanno mai vinto una serie dopo essere stati sotto 2-1 in una serie nei playoffs. Ma rispetto al 2-2 dello scorso anno, gara 4 ha girato l’inerzia: per Indiana, in caso di sconfitta in gara 5 alla American Airlines, si tratterebbe di allungare  la serie in gara 6 comunque in casa; gli Heat, alla prima sconfitta in trasferta nei playoffs, invece, sono già in condizione di non potersi permettere errori in casa, pena dover annullare un matchpoint lontano da Southbeach. Under pressure.

Head to head – La panchina di Indiana è andata sotto con gli omologhi della Florida per 19-11: è solo la 14 partita consecuticva che accade. Il dato suggerisce forse che Miami ha mostrato di avere più opzioni tra le seconde linee in caso le proprie star non fossero in serata. Per ribaltare il fattore campo, Vogel avrà bisogno di qualche acuto dal supporting cast, che Spoelstra ha già trovato.