Non c’è stato niente da fare. Non è bastato tornare al Moda Center per dare una sola chance ai Portland TrailBlazers di portare a casa la prima vittoria nella serie con i San Antonio Spurs. Parker e compagni sono troppo forti. Il divario tra le due squadre sembra un baratro invalicabile, reso ancora più profondo dall’assenza di energia mentale che i Blazers hanno mostrato nei primi tre episodi della serie. La serie contro i Houston Rockets sembra aver scaricato completamente le batterie di una squadra che aveva divertito e impressionato fans e appassionati e spaventato qualche collega della Western Conference. Insomma, gara 3 va agli Spurs che così si portano a una sola vittoria dallo spazzare via i TrailBlazers dai Playoffs 2014.
UPS
La partenza di San Antonio. I primi due quarti degli Spurs sono una delle chiavi della serie. Anche nella notte la partenza dei ragazzi di Gregg Popovich è stata fulminante. Nel secondo quarto, i Blazers hanno perso la frazione con il punteggio di 32-22. Nella serie, gli Spurs sono in vantaggio nel secondo quarto con il punteggio totale di 109-70 e, per la prima metà di gara, sul punteggio di 195-130.
Tony Parker. Il francese è ispiratissimo. Nella notte ha messo a segno ben 29 punti (20 nella sola prima metà di gara ndr). La serie di Tony Parker è praticamente perfetta: 26-3 punti di media e 33/63 dal campo, a cui aggiunge 8.3 assist di media nelle prime tre gare. Gregg Popovich sa bene che il destino di questa squadra passa soprattutto dalle mani del francese: “E’ il nostro motore” ha detto dopo la partita il coach degli Spurs, “il nostro destino dipende da lui”.
Tim Duncan: 4 minuti e 42 secondi alla fine del secondo quarto. Palla a Duncan in post che si gira e cadendo all’indietro segna il canestro che vale il cinquantesimo punto della partita degli Spurs: ma non solo. Sono infatti i due punti che mettono Tim Duncan al quinto posto, sorpassando Karl Malone, nella classifica dei migliori marcatori della storia dei playoffs.
DOWNS
La panchina di Portland. Terry Stots si ritrova con una panchina molto lunga, libera da infortuni ma sostanzialmente inutile. La rotazione dei TrailBlazers è sostanzialmente a cinque uomini, più qualche minuto concesso a Will Barton e a Thomas Robinson. Ovviamente a risentire di questo fatto è la freschezza dei titolari nei quartantotti minuti e la produzione offensiva di una panchina che praticamente non esiste: solo 6 punti per le seconde linee in maglia Blazers questa notte contro i 40 punti della panchina degli Spurs. C’è poco altro da dire.
Lillard e Aldridge: l’efficienza offensiva dei due giocatori più importanti dei Portland TrailBlazers non è sufficiente. Nei primi tre appuntamenti della serie contro gli Houston Rockets, Lillard e Aldridge avevano rispettivamente accumulato 79 punti (21/49 dal campo) e 112 punti (37/81) dal campo. Un bottino del tutto diverso da quanto i due go-to-guy dei Blazers stanno accumulando nelle prime tre gare contro gli Spurs: Lillard è a quota 57 punti (21/56 dal campo) e Aldridge è fermo a 69 punti (27/71 dal campo). Una produzione offensiva non sufficiente per pensare di vincere contro questi Spurs.
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