Ottima prova da titolare per Ramon Sessions (Foto: in.celebrity.yahoo.com)

Ottima prova da titolare per Ramon Sessions (Foto: in.celebrity.yahoo.com)

Dopo la sconfitta casalinga in gara 1 gli Hawks sapevano di dover vincere gara 2 contro i Wizards per non compromettere la serie fin da subito. L’assenza di John Wall è una buona notizia per i padroni di casa, ma la realtà è che Ramon Sessions per buona parte della gara non ha fatto rimpiangere il suo play titolare, e che Washington, dopo un primo tempo tentennante, ma in cui è comunque riuscita a rimanere a contatto, ha messo parecchio in difficoltà Atlanta, rientrando nel terzo quarto fino al pareggio a 2 minuti dalla fine del periodo. Non inganni il +16 finale, che è anche il massimo vantaggio: gli Hawks controllano in pratica fin dall’inizio, ma riescono a scavare il divario decisivo solo negli ultimi minuti. Millsap e Antic si portano a +12 con quattro minuti e mezzo sul cronometro; Pierce e Beal riaccorciano le distanze (-7), ma non vanno oltre, perché ormai Atlanta è in palla e Korver e ancora Millsap chiudono i conti.
La sorpresa della notte arriva invece da Oakland: dopo una gara 1 dominata dai Warriors senza nemmeno sudare troppo, in molti pensavano a una serie già decisa; invece, è bastato il rientro di Mike Conley per dare la scossa ai Grizzlies, che controllano il punteggio fin dal primo quarto contro dei Warriors ingiustificabilmente spenti, quasi svogliati (basti pensare all’airball di Klay Thompson, o alla facile schiacciata sbagliata dallo stesso Thompson). I Warriors non affondano, toccano anche il -7 con Curry a poco più di 3 minuti dalla sirena, ma una tripla di Conley subito dopo infligge a Golden State la terza sconfitta casalinga stagionale.

Washington Wizards @ Atlanta Hawks 90-106 (1-1)
Memphis Grizzlies @ Golden State Warriors 97-90 (1-1)

Mike Conley ha vinto la sfida contro Stephen Curry (Foto: twitter.com)

Mike Conley ha vinto la sfida contro Stephen Curry (Foto: twitter.com)

MVP. Nel giorno in cui Stephen Curry alza davanti al suo pubblico il trofeo di MVP della regular season, è il suo diretto avversario, Mike Conley, a giocare una partita quasi eroica. Rientrato dopo una sola settimana dall’operazione allo zigomo, con l’occhio sinistro semi-chiuso e una maschera protettiva a limitarne ulteriormente il campo visivo, il play dei Grizzlies guida i suoi alla vittoria con 22 punti, 3 assist, una sola palla persa e un eccellente 8/12 dal campo in 27 minuti.

LVP. Ancora una volta è Nené a mancare ai Wizards; il lungo brasiliano chiude la sua partita con soli 2 punti a referto, e nessun canestro segnato dal campo (0/5), aggiungendo 4 rimbalzi, ma anche 4 palle perse. Washington ha bisogno di ritrovarlo se vuole andare avanti nella post-season.

Losing Effort. Ramon Sessions aveva il compito non facile di non far pesare troppo l’assenza di John Wall, e bisogna dire che ha svolto al meglio il suo compito: 21 punti con 8/14 dal campo, 3 rimbalzi e 4 assist per lui.

The Unexpected. Buon impatto dalla panchina per Atlanta per Kent Bazemore, che segna 10 punti senza errori al tiro.

Up. Buona prova di Atlanta, che si lascia alle spalle la brutta gara 1 e ottiene di andare a Washington almeno in situazione di pareggio. Ancora una volta a guidare gli Hawks è stato un sempre meno sorprendente DeMarre Carroll, che mette a referto 22 punti con 6 rimbalzi e 4 assist e 9/16 dal campo; bene anche la copia di lunghi titolari Millsap (18 punti, 11 rimbalzi e 5 assist) e Horford (18 punti, 4 rimbalzi, 6 assist).

Down. Brutta battuta d’arresto per i Warriors, resi forse troppo sicuri di sé dalla facile vittoria in gara 1, dalla quasi imbattibilità casalinga e dal premio di MVP appena vinto da Stephen Curry. Questa sconfitta può far girare in negativo la stagione dei Warriors? Forse è esagerato, ma ogni tanto queste cose succedono, e Memphis, in ogni caso, è un avversario ostico…

Stat of the Night. Si può perdere segnando 12 triple su 22 tentativi (54%)? A quanto pare sì, chiedere ai Wizards, che tirano benissimo da oltre l’arco, ma male all’interno (38%).