James Harden esulta alla fine di gara 7 (Foto: cbssports.com)

James Harden esulta alla fine di gara 7 (Foto: cbssports.com)

Gli Houston Rockets completano l’incredibile rimonta dal 3-1 e tornano alle Finali di Conference dopo 18 anni, vincendo senza nemmeno sudare troppo una gara 7 in cui i Clippers sono parsi i lontani parenti della squadra che in un’altra gara 7, un paio di settimane fa, aveva eliminato i campioni in carica degli Spurs. L’equilibrio, infatti, dura meno di un quarto: i Rockets accelerano dopo circa 8 minuti toccando il +9 con una tripla di Harden, e già nel secondo periodo il divario è stabilmente in doppia cifra. I Clippers sembrano quasi imballati, mentre Houston alterna alla perfezione i tiri da fuori di Ariza (6/12 da tre) alle schiacciate di Howard e alle incursioni di Harden. L’unico segnale di vita dei Clippers arriva, blando e tardivo, a 5 minuti dal termine, quando, sul -18, Griffin e Jordan costruiscono un break di 11-1 per il -7; una tripla di Ariza già nell’ultimo minuto di gioco, però, chiude definitivamente i conti.

Los Angeles Clippers @ Houston Rockets 100-113 (3-4)

MVP. I Rockets hanno avuto più di un protagonista, ma per cifre e gerarchia non possiamo che nominare James Harden: 31 punti, 7 rimbalzi, 8 assist, con la sola pecca delle 7 palle perse.

LVP. Al di là delle ottime cifre, Chris Paul ha giocato una partita in cui non è riuscito a fare la differenza, ma non ce la sentiamo di attribuirgli la palma di peggiore. A mancare, per i Clippers, è stato soprattutto Matt Barnes, più che evanescente con una gara da 0 punti e 0/2 al tiro, mentre il suo diretto avversario sparava triple una dopo l’altra.

Pablo Prigioni, prezioso il suo contributo in campo (Foto: taringa.net)

Pablo Prigioni, prezioso il suo contributo in campo (Foto: taringa.net)

Losing Effort. Solita ottima partita di Blake Griffin, che però non è bastata: 27 punti, 13/23 al tiro, 11 rimbalzi e 6 assist.

The Unexpected. Chiamare “sorpresa” uno che a 38 anni sta giocando una gara 7 di Semifinale di Conference NBA potrebbe suonare ridicolo, ma Pablo Prigioni, per età, caratteristiche fisiche e gerarchie di squadra, è abituato al ruolo di comprimario. Stanotte, invece, ha rivestito i panni di protagonista, incidendo sulla partita con leadership e scelte perfette molto più di quanto dicano i suoi 4 punti, 4 assist e 3 recuperi.