LeBron James (Miami Heat) 25 punti per lui e ancora MVP (photo by Steve Mitchell-USA TODAY Sports)

LeBron James (Miami Heat) 25 punti per lui e ancora MVP (photo by Steve Mitchell-USA TODAY Sports)

Dura poco meno di un quarto la gara 6 delle finali della Eastern Conference. Miami davanti al proprio pubblico controlla il match non permettendo ad Indiana di entrare mai in gara. Partono però bene i Pacers che iniziano la partita con un break di 9-2. Sembrano esserci i presupposti di una partita quantomeno combattuta e invece gli Heat controbattono immediatamente con un controbreak di 11-0 trovando un vantaggio che non lasceranno più. Miami da quel momento in poi vede il proprio vantaggio crescere sempre più, saranno 26 punti a fine secondo quarto e 33 alla fine del terzo. L’ultimo quarto è una pura formalità con Indiana che tenta un riavvicinamento che risulta però tardivo. La squadra di coach Vogel chiude così una stagione che sembrava, per come era partita, poter mettere in crisi il dominio ad est di Miami ed invece saranno nuovamente gli Heat a giocarsi nelle Finals il titolo. Miami entra così nella storia qualificandosi per la quarta volta consecutiva alle Finals NBA. Era dai tempi dei Celtics di Larry Bird (dall’84 all’87) che un team della NBA non riusciva nell’impresa. Tra qualche ora scopriremo se gara 6 tra Thunder e Spurs sarà decisiva o se sarà necessaria gara 7 lunedì sera, intanto Miami si può riposare e festeggiare il quarto titolo di Conference consecutivo della sua storia, il quinto in totale.

Indiana Pacers @ Miami Heat 92-117 (Miami chiude la serie 4-2)

MVP: LeBron James (Miami Heat). Ancora una volta è lui il giocatore in più di Miami e dell’intera serie. L’ex Cleveland mette a segno 25 punti (8/12 dal campo) più 6 assist. Dopo le critiche ricevute in gara 5 cinque, il “prescelto” prende in mano la squadra sin dall’inizio di gara 6 gestendo la partita e lasciando così poche speranze ai Pacers.

LVP: Paul George (Indiana Pacers). E’ lo specchio della disfatta in gara 6 dei Pacers. Realizza si 29 punti ma sono praticamente tutti realizzati quando la contesa era già chiusa. Solamente 1 punto, nei primi due quarti della partita chiave della stagione, è decisamente troppo poco per il giocatore più rappresentativo della squadra.

On Fire: Chris Bosh (Miami Heat). Co-MVP insieme a James, anche lui mette a segno 25 punti più 8 rimbalzi, giocando un ruolo fondamentale nella fuga che Miami ha condotto a partire dal secondo quarto.

Losing Effort: Lance Stephenson (Indiana Pacers). Uno dei pochi, assieme a West, a provarci sin dall’inizio per i Pacers. Mette insieme 11 punti ma poi anche lui inevitabilmente scomparirà dai radar della partita permettendo agli Heat la cavalcata trionfale verso le Finals.

David West (Indiana Pacers) mostra la delusione di Indiana per una stagione che poteva vivere anche l'atto conclusivo (photo by Steve Mitchell-USA TODAY Sports)

David West (Indiana Pacers) mostra la delusione di Indiana per una stagione che poteva vivere anche l’atto conclusivo (photo by Steve Mitchell-USA TODAY Sports)

The Unexpected: Rashard Lewis (Miami Heat). Importante contributo anche dell’ex Wizards, stanotte partito in quintetto. Ben 13 punti (5/8 dal campo) nella partita decisiva della serie in 25 minuti sul parquet. Prestazione “inaspettata” per il Lewis di questa stagione, abituato a viaggiare con cifre decisamente più basse.

Stat of the Night: Non sembra portar bene finire in testa la regular season nella Eastern Conference. E’ dalla stagione 2007-08, vinta da Boston, che la dominatrice della regular season non centri le Finals. Infatti dopo il doppio flop targato Chicago e Cleveland, anche gli Indiana Pacers proseguiranno questa non piacevole tradizione. Solo Miami lo scorso anno ha rappresentato l’eccezione.