Ginobili e Duncan (Photo by Nathaniel S. Butler/NBAE via Getty Images)

Ginobili e Duncan (Photo by Nathaniel S. Butler/NBAE via Getty Images)

Finisce dopo partite una serie in cui spesso l’equilibrio è mancato. Non però in questa gara 6 in cui agli Spurs, per guadagnarsi il pass per le Finals, non sono bastati 48 minuti. Alla fine dei regolamentari infatti le due squadre erano inchiodate a quota 101, dopo che Ginobili non è riuscito a chiudere il match con l’ultimo tiro. Nei 12 minuti precedenti OKC era riuscita ad invertire la rotta del match rientrando da uno svantaggio in 10 punti, accumulato tutto negli ultimi minuti del terzo periodo quando gli Spurs avevano firmato un parziale di 13-2 in meno di 3 minuti.

Nel supplementare invece a fare la differenza è Tim Duncan, che non sbaglia praticamente nulla al contrario di Kevin Durant che chiude la sua partita senza nemmeno un punto nel supplementare. 7 degli undici punti di marca Spurs li firma il caraibico, basti pensare che dall’altra parte OKC mette 6 punti, complessivamente, in tutto l’OT. Un’altra estate di rimpianti dunque per Durant e compagni che non hanno saputo sfruttare l’occasione della vita visto l’infortunio alla caviglia che ha costretto Tony Parker a saltare tutto il secondo tempo e il supplementare.

San Antonio Spurs @ Oklahoma City Thunder 112-107 (OT)

MVP: Il vecchio leone non vuole smettere di ruggire e se San Antonio è di nuovo in finale deve molto al suo leader. Parliamo ovviamente di Tim Duncan che ha giocato una partita di grandissima sostanza, come sempre, e un’overtime da mettere negli annali (7 punti e 2 rimbalzi nel supplementare).

LVP: Non c’è un giocatore solo ad essere andato particolarmente male, tuttavia non possiamo non notare come la panchina di OKC abbia prodotto solo 5 punti (tutti di Derek Fisher), troppo poco a questi livelli.

Th Unexpected: In carriera ha mostrato diverse volte di poter essere decisivo, ma stavolta ha fatto anche di più. Uscito dalla panchina, come sempre, Boris Diaw ha dominato per lunghi tratti e non è un caso se con 26 punti alla fine è lui il miglior marcatore in casa Spurs.

Losing Effort: Nonostante qualche difficoltà di troppo (2/8 da 3) è difficile chiedere qualcosa di più a Kevin Durant. La stella dei Thunder è stato in campo in 52 dei 53 minuti giocati e anche se nell’overtime non è riuscito ad incidere OKC gli deve tutto, alla fine per lui sono 31 e 14 con 10/17 da 2 punti.


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