JOEL EMBIID
Data di Nascita : 16 Marzo 1994
Posizione NBA : Centro
Altezza : Mt. 2.13
Peso : Kg 108
Hometown : Yaounde, Camerun
High School : The Rock
College : Kansas
Scovato davvero nel profondo sottobosco NCAA da quelli di Kansas, come capita quando trovi un porcino da record solo dopo anni di ricerca e che era sfuggito alla vista di tutti gli altri in precedenza, Joel Embiid è stato il giocatore sorpresa nel corso dell’ultima stagione NCAA, tanto da oscurare l’altra stella di Kansas, Andrew Wiggins, in diverse partite. E lo stesso ha descritto, nel corso della sua unica stagione di pallacanestro di college, una parabola davvero ripida, che si è arrestata solo in occasione di quel famoso infortunio alla schiena. E la stagione di Kansas da quel momento in poi è cambiata rapidamente in peggio. Ora ci attendiamo di sentire chiamare molto, molto presto il suo nome al Draft del prossimo mese. Magari per lui, anche per primo.
Punti di forza : Rarissimo, atletico 7 piedi, che si muove con disinvoltura negli spostamenti laterali, tanto quanto salta verticalmente per stoppare con istinto e rapidità. Ha un fisico che fin da ora gli fornisce un valido passaporto NBA. Sorprendentemente chirurgico in attacco. Dalla prima partita NCAA all’ultima i suoi miglioramenti offensivi sono stati continuativi e sorprendenti. Con quelle mani e quel tocco si può togliere la soddisfazione di realizzare anche dei tiri da tre punti. Con un’apertura di braccia di 7”5′ e con la sua rapidità di spostamento è un difensore, specialmente in aiuto, difficilmente battibile. È un realizzatore estremamente efficiente, sia che si tratti di segnare partendo dal post, che di scoccare un jumper. Viene descritto come un bravo ragazzo e come un ottimo lavoratore in palestra. Se la schiena non gli creerà problemi, sommando dimensione verticale, atletismo, testa, talento, questo qui ha un potenziale di crescità difficilmente descrivibile al momento.
Debolezze : Ci iscriviamo al partito di quelli che non sono del tutto convinti di quella schiena, sulla cui storia non è stata messa la parola fine ancora. Presto per lui i carichi di lavoro in palestra aumenteranno in modo esponenziale, e come centro, dovrà aumentare il suo bagaglio muscolare per fare a sportellate con gli avversari di reparto. Sarà estremamente importante verificare quanto quella schiena potrà supportare tutto il pesante lavoro che sarà chiamata a sostenere. Poi si può citare l’inesperienza, dalla quale discendono, i troppo falli, le troppe palle perse, di cui alcune banali, ma vista la sua intelligenza e i progressi che ha mostrato, riteniamo questo sia un problema di basso profilo. Ci piacerebbe molto di più invece, vedergli mostrare in campo con continuità una buona dose di quella sana aggressività sportiva e quel fuoco sacro negli occhi che gli mancano per farsi temere nella NBA e che altri suoi compagni di Draft hanno mostrato.
Best case scenario : Anche se il paragone può sembrare blasfemo di primo istinto, anche noi ci accodiamo a quelli che dicono Hakeem Olajuwon.
Previsione di scelta : Il Draft è davvero una scienza complicata e quello dello scorso anno insegna (Anthony Bennett docet). Per questo, se non la prima scelta assoluta, diciamo al massimo una delle prime 3. Questo perché il pensiero della sua schiena potrebbe far trasalire chi naturalmente vorrebbe chiamarlo con una delle prime due.