Dal nostro corrispondente

NEW YORK, NY – Non cambiano le posizioni all’interno della Atlantic Division, ancora dominata dalla franchigia canadese.

DeMar DeRozan. leader dei sorprendenti Raptors  (foto da sports.yahoo.com)

DeMar DeRozan. leader dei sorprendenti Raptors (foto da sports.yahoo.com)

Prosegue il dominio dei Toronto Raptors che, rispetto a due settimane fa, addirittura migliorano il proprio record. Record che adesso supera abbondantemente la fatidica quota 50% e che la colloca al terzo posto nell’intera eastern conference, dietro le inavvicinabili Pacers e Heat. Merito dell’ottima annata del quintetto titolare: DeRozan, Lowry, Valanciunas, Johnson e Ross stanno disputando la loro miglior stagione da quando giocano fra i pro.

Al secondo posto troviamo i Brooklyn Nets in leggero calo, dopo un incredibile inizio anno. 10-1 era stato il risultato delle prime partite del 2014. Risultato, in parte sporcato, dalle sconfitte arrivate negli ultimi giorni. Tutto questo nonostante l’assenza del centro titolare Brook Lopez (che non rivedremo fino a novembre) ed i perduranti problemi fisici che affliggono Deron Williams. Nets secondi nella division e settimi nella classifica di conference che, se fossimo a metà aprile, significherebbe Brooklyn-Miami come primo turno playoff.

Continua, fra mille problemi, anche la stagione dei New York Knicks. La squadra di Mike Woodson continua ad alternare buone prestazioni (come quelle con Charlotte, Lakers e Denver) ad altre imbarazzanti (contro Milwaukee e Portland). E la disperata rincorsa ad un posto nella post-season prosegue con molte domande: Woodson sarà l’allenatore anche l’anno prossimo? (Difficile). Anthony rinnoverà il suo contratto? (Difficile). I Knickerbockers daranno vita ad un’ennesima rivoluzione? (Probabile).

Dietro ci sono i Boston Celtics di Brad Stevens in leggero recupero, grazie, ovviamente, al rientro di Rajon Rondo. Il playmaker di Louisville, ha finalmente abbandonato la injured list per riprendere posto fra i titolari. Ed i risultati si sono visti da subito. Tre vittorie in fila ed un finale di stagione in cui non potrà che migliorare. Ma i problemi in Massachusetts sono ben altri. Primo fra tutti la mancanza di un adeguato supporting cast.

E nonostante la presenza in roster del rookie dell’anno (ci esponiamo con questo pronostico) Michael Carter-Williams e di Evan Turner, i Philadelphia 76ers non si muovono dall’ultimo posto divisionale. Chissà che un’interessante colpo al draft di giugno non possa rilanciare le ambizioni della squadra di Brett Brown.

 

Career high e record franchigia per Carmelo Anthony contro i Bobcats (Foto da espn.go.com)

Career high e record franchigia per Carmelo Anthony contro i Bobcats (Foto da espn.go.com)

HOTCarmelo Anthony. Solo un numero: 62! Sessantadue punti contro i Charlotte Hornets lo scorso 24 gennaio. Record dell’arena più famosa del mondo, record della franchigia newyorkese ed, ovviamente, career high del nativo di Brooklyn. Se la pallacanestro è un gioco di squadra, quel giorno la squadra era formata solamente dal numero 7. Ma in tutto il mese di gennaio, Melo ha giocato sopra le righe, con una media superiore ai 30 punti che gli hanno fatto guadagnare il secondo posto nella classifica marcatori (dietro l’inarrivabile Durant) ed il titolo di “Eastern Conference Player of the Month”.

NOTJames Dolan. Il plenipotenziario dei Knicks, oltre ad averci privato, per buona parte della stagione, delle Knicks City Dancers, ha annunciato con fierezza la sua presenza la sera dei 62 di Melo, salvo poi essere sbugiardato da Frank Isola, corrispondente dal dente avvelenato per il Daily News. Capiamo la sua importanza, ma addirittura il dopo dell’ubiquità…

Andrea Bargnani, già al capolinea la sua avventura newyorkese?

Andrea Bargnani, già al capolinea la sua avventura newyorkese?

INJURIES – Andrea Bargnani. Out indefinitely. Una brutta caduta contro Philadelphia, che sembrava senza grosse conseguenze. Infatti, nel dopo partita, il Mago non appariva preoccupato: “È solo una botta, nessun problema”. Ed invece è uno stiramento ai legamenti del gomito sinistro, ed Andrea è fuori a tempo indeterminato. Chissà quando rientrerà. E se lo farà con la maglia dei Knicks. Ci sono voci infatti, che lo vorrebbe a Detroit a far compagnia a Datome.

ON FIRE – Amar’e Stoudemire. Due mesi fa sembrava l’ombra di se stesso. L’ombra del giocatore che, in coppia col Gallo, aveva fatto sognare i tifosi di New York. Poi sono tornati i problemi alle ginocchia e le operazioni. Ad inizio stagione nemmeno riusciva a saltare. Ma anno nuovo, vita nuova per Stat. E, nel mese di gennaio le sue medie si sono alzate, arrivando finalmente in doppia cifra. E contro Denver è tornata l’esplosività di un tempo. Una nuova carriera per l’occhialuto della Florida?