Il record. La stagione dei Memphis Grizzlies è terminata per il secondo anno consecutivo con una gara 7. L’anno scorso era stata OKC a battere i “Griz” in semifinale di conference in gara 7, quest’anno è toccato ai Los Angeles Clippers (si, avete capito bene: C-L-I-P-P-E-R-S) battere Memphis al primo turno di playoffs. La serie è stata indelebilmente segnata da Gara 1. I Grizzlies erano avanti di 24 a 11’30” dalla fine. Con un’incredibile rimonta i Clippers sono riusciti a vincere quella partita 99-98. Zach Randolph alla fine della serie ha confessato che “perdere quella partita ci ha ucciso, non ci sono dubbi”. Il Coach Lionel Hollins ha detto che è stata una “stagione molto soddisfacente con un finale amaro”. Il record è di 41-25. Quarto miglior record a ovest e in netto miglioramento rispetto all’ottavo posto del 2010-2011. Le cose non sembravano mettersi bene dopo la pausa per l’All Star Game. Un record di 2-6 nel mese di marzo sembrava condannare i Grizzlies a uscire dalla lotta per i playoffs. Ma dopo un’amara sconfitta con i Clippers, Memphis è riuscita a vincere una partita entusiasmante con i Lakers che ha dato il via a una cavalcata di 16 vittorie e solo 4 sconfitte che ha garantito un posto a Marc Gasol e compagni ai Playoffs.

Marc Gasol (foto AP)

MVP. Marc Gasol e Rudy Gay sono stati sicuramente i due giocatori più importanti per i Memphis Grizzlies. 14.6 punti di media sommati a 8.9 rimbalzi e 1.86 stoppate per Gasol, la cui presenza in vernice, con l’aiuto di Zach Randolph dalla panchina, è stata una delle chiavi della stagione dei Grizzlies, che non fanno segreto delle loro difficoltà dall’arco. I movimenti in post di Gasol sono stati uno dei principali terminali offensivi della squadra. Purtroppo lo spagnolo è sembrato assente in alcuni momenti della serie di playoff, dove il reparto lunghi dei Clippers ha sicuramente prevalso. Rudy Gay è il primo della sua squadra per punti a partita (19.0). Le voci di una sua possibile partenza dal Tennessee si sono rivelate infondate e l’anno prossimo dovrà tornare a essere il punto di riferimento della squadra.

La Sorpresa. Mike Conley ha lottato per tutta la stagione come un guerriero. L’ex Buckeye ha giocato la sua miglior stagione visto anche il fatto che ha dovuto aumentare il suo minutaggio a causa della mancanza di una point guard importante nel roster dei Grizzlies. Statistiche importanti per Conley: 12.7 punti di media e 6.7 assist. Ha migliorato la sua percentuale ai liberi (passando dal 73.3 del 2010-2011 all’86.1 della stagione appena conclusa) ed è secondo nella Lega per palle rubate (2.19).

Jeremy Pargo perde palla contro i Rockets di Goran Dragic (chron.com)

La delusione. Il rookie free-agent Jeremy Pargo, che era stato visto in Israele tra le file del Maccabi, ha firmato il 10 dicembre un contratto di due anni per giocare da point guard di supporto sulla base di quello che aveva mostrato durante il training camp e in pre-season. Dopo la firma del contratto di Pargo, i Grizzlies hanno scambiato la point guard Greivis Vasquez, che era drasticamente migliorato lo scorso anno, con Quincy Pondexter dei New Orleans Hornets. Pargo si è poi scoperto un giocatore completamente fuori controllo. Ha giocato solamente 9.6 minuti di media in 44 partite e non è mai entrato in rotazione durante i playoffs. Nel frattempo Vasquez ha giocato tutte e 66 le partite con gli Hornets, partendo nel quintetto iniziale in 26 di queste, mettendo a referto 8.9 punti e 5.4 rimbalzi di media.

 

Prospettive Future. Mancano pochi giorni al Draft 2012. Ma a Memphis non si parla di giovani promesse del basket. L’attuale proprietario Micheal Heisley ha confermato di aver trovato un accordo con Robert Pera, 34enne californiano magnate delle telecomunicazioni, per la vendita della franchigia per 375 milioni di dollari. Heisley, 75 anni, che aveva comprato la franchigia nel 2000, quando ancora si trovava a Vancouver, e aveva ottenuto il trasferimento a Memphis, ha spiegato che dopo aver lasciato le redini della sua società alla figlia e dopo aver avuto alcuni problemi cardiaci, ha deciso di vendere e ha trovato in Pera un acquirente perfetto per il futuro della franchigia. Pera ha fatto sapere di non voler trasferire i Grizzlies in un’altra città. Anche perché il contratto che lega la squadra al FedEx Forum fino al 2021 comporta una clausola di rescissione molto svantaggiosa nel caso in cui Pera decidesse di cambiare sede alla franchigia. Negli ultimi giorni però sembra che le trattative di acquisto abbiano incontrato alcune difficoltà. Robert Pera è a capo della Ubiquiti Networks. Le azioni di questa società hanno perso valore negli ultimi giorni. Il patrimonio di Pera ne ha risentito fortemente e sembra che per ora la trattativa si sia interrotta. Nel caso in cui la vendita non andasse in porto, Heisley rimarrebbe proprietario anche per la prossima stagione.
Il problema principale che la dirigenza dovrà affrontare in questa post-season è la mancanza di tiratori da tre. Alleggerire la pressione al centro dell’area renderebbe ancora più efficace la grande capacità in post di Marc Gasol e Randolph. Bisognerà cercare degli efficaci tiratori. Sono sei i giocatori a roster che diventeranno free agent da luglio: Darrell Arthur, Marreese Speights, O.J. Mayo e Lester Hudson saranno restricted free Agent. Gilber Arenas e Hamed Haddadi saranno unrestricted free agents. I Grizzlies avranno l’opportunità di fare un’offerta a questi giocatori nel periodo che va dalla fine delle NBA Finals al 30 giugno. Probabilmente gli unici giocatori cui sarà fatta un’offerta sono Mayo e Arthur. Sperando che dal Draft arrivi un rinforzo importante dall’arco, i Memphis Grizzlies dovranno costruire una squadra che possa sfatare la “Maledizione di Gara 7”.


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati