G.Monroe - foto toledoblade.com-

IL RECORD25 vittorie a fronte di 41 sconfitte il record dei Pistons in questa Regular Season particolare, estremamente compressa che presentava incognite e rischio infortuni per tutti. Quella che quasi un decennio fa era una delle potenze indiscusse della Eastern Conference non è riuscita a centrare i playoffs per il terzo anno consecutivo, ed è ancora nel pieno del processo di ricostruzione dopo la fine del ciclo vittorioso e qualche mossa rivelatasi sbagliata da parte del general manager Joe Dumars, che ha investito una buona parte dello spazio salariale strapagando giocatori come Charlie Villanueva e Ben Gordon.

MVPGreg Monroe in questo secondo anno tra i pro ha fatto vedere ottime cose, restando in lizza per il riconoscimento di giocatore più migliorato della lega per diverso tempo. È stato il punto di riferimento del reparto lunghi, Maxiell e Wallace hanno dato il loro contributo in fase difensiva con rimbalzi e stoppate, ma nell’altra metà campo la produzione offensiva in pitturato era quasi esclusivamente sulle sue spalle. Il suo anno da sophomore è abbellito da ottime cifre: 15.4 punti a partita, quasi 10 rimbalzi e 2.3 assist nelle 66 partite disputate, tutte in quintetto.

LA SORPRESA – Il rookie Brandon Knight, ottava scelta nel draft 2011, ha avuto un impatto sulla squadra decisamente superiore alle aspettative. È senza dubbio lui la piacevole sorpresa di questa ulteriore annata anonima della franchigia del Michigan. Nei 32 minuti di media di impiego che gli ha concesso coach Frank, il ragazzo da Kentucky ha messo insieme 12.8 punti, 3.2 rimbalzi e quasi 4 assist di media per ogni apparizione. Dopo poche partite, si è ritagliato subito un posto nello starting five, dimostrando che può essere lui una delle pietre miliari della squadra per il futuro. La presenza di Knight ha permesso nuove soluzioni tattiche, come lo spostamento di Stuckey nello spot di numero 2 nelle vesti di realizzatore, con meno compiti di regia.

C.Villanueva -foto bleacherreport.com-

LA DELUSIONE – Non è mai nato l’amore tra Charlie Villanueva e i tifosi dei Pistons. L’ex Bucks è stato uno dei colpi più costosi da quando Dumars ha carta bianca circa la direzione della franchigia, percepisce oltre 8 milioni di dollari a stagione, certamente non ripagati con prestazioni all’altezza. Quest’anno, come se non bastasse, tra sospensione ed infortuni la sua stagione è cominciata a febbraio praticamente a marzo. Per la prima volta in sei anni nella NBA, il numero 31 ha chiuso in singola cifra nel dato statistico dei punti a partita, e siamo ai minimi storici anche per quanto concerne i rimbalzi e gli asssit. Insomma, un corpo estraneo, particolarmente costoso: l’opzione dell’amnesty potrebbe seriamente essere presa in considerazione nel suo caso.

PROSPETTIVE FUTURE – Coach Lawrence Frank ha ancora tre anni di contratto, e bisogna dare continuità ai piccoli miglioramenti di questa stagione per fare il salto di qualità. Ben Wallace appende le scarpe al chiodo, servono assolutamente rinforzi nella frontline, che vede il solo Monroe sicuro del proprio posto. Prince e Daye sono due ali molto simili, tirano sugli scarichi, bel palleggio arresto e tiro, ma Detroit necessita di un’ala piccola forte fisicamente, capace di arrivare al ferro e di essere dominante in difesa. L’impressione, infatti, è che se arriva sulla scrivania di Dumars qualche proposta riguardo proprio Prince e Daye, i due potrebbero anche preparare le valigie. Alla squadra manca un “go to guy”, se non arriva qualcuno in grado di esserlo, bisognerà che Rodney Stuckey capisca che deve essere un leader per riportare questa gloriosa squadra quantomeno ai playoff.