Trevor Booker, protagonista della nottata, lotta per rubare il pallone a Monta Ellis

Perdono sempre più di significato le partite di questa preseason, con molti “Big” che si fanno da parte per acciacchi vari e  giocatori in cerca di un contratto garantito che prendono possesso di questo particolare momento della stagione. Molte le vittorie casalinghe: su tutte è da segnalare quella dei Miami Heat nel big match contro i San Antonio Spurs. Atlanta e Boston hanno pochi problemi a regolare rispettivamente Dallas e New York, entrambe schieranti formazione fortemente rimaneggiate. Indiana se la cava nel finale contro Memphis, così come fa Detroit contro Charlotte. Unica vittoria in trasferta è quella di Washington a Milwaukee, mentre Utah riesce a battere i Clippers. Questi nel dettaglio i risultati:

San Antonio Spurs @ Miami Heat 101-104

Dallas Mavericks @ Atlanta Hawks 94-110

Memphis Grizzlies @ Indiana Pacers 80-83

New York Knicks @ Boston Celtics 98-109

Charlotte Bobcats @ Detroit Pistons 80-85

Washington Wizards @ Milwaukee Bucks 102-94

Los Angeles Clippers @ Utah Jazz 91-99

MVP: l’unica vittoria esterna che caratterizza la notte NBA è quella dei Wizards sul campo dei Bucks, in cui a dominare è Trevor Booker,  autore di 22 punti in altrettanti minuti, conditi anche da 7 rimbalzi, utili ad abbattere la batteria dei lunghi di Milwaukee già orfana di Bogut.

WPV: in quasi 30 minuti sul campo di Indianapolis Rudy Gay è riuscito a collezionare un pessimo 3/17 dal campo che ha contribuito non poco alla sterilità offensiva della sua squadra nella serata; poi da ottimo giocatore quale è ha provato a metterci una pezza catturando 9 rimbalzi e rubando 2 palloni, ma se c’è da trovare un colpevole nella sconfitta dei Grizzlies di questa notte non si può far altro che guardare il giocatore con il numero 22.

 

Quasi perfetta la prova di Chris Copeland sul parquet del Boston Garden

On Fire: Rashard Lewis (MIA, 15 punti, 6/9 al tiro), Mike Scott (ATL, 17 punti, 6/6 al tiro), Gerald Green (IND, 18 punti, 3/4 da tre), Jeff Green (BOS, 25 punti 3/5 da tre), Jason Terry (BOS, 22 punti 4/6 da tre),  A.J. Price (WAS, 17 punti, 3/4 da tre, 11 assist), Marvin Williams (UTA, 18 punti, 3/4 da tre, 8 rimbalzi, 4 recuperi).

Losing Effort: dopo annate passate in campionati minori Chris Copeland, all’età di 28 anni, ha forse la prima vera chance di entrare in NBA e prova a sfruttarla fino in fondo nella sconfitta di Boston, dove mette a segno la bellezza di 34 punti, con 3/4 da tre, un percorso netto dalla lunetta (9/9) e 6 rimbalzi.

Ups: gli Utah Jazz stanno svolgendo un’ottima preseason e lo confermano nella partita contro dei Clippers che schierano per 35 minuti la propria stella assoluta Chris Paul, ma soffrono indiscutibilmente a rimbalzo (50-35 il computo a favore di Utah) e sul perimetro (8/15 da tre per i padroni di casa).

Downs: vanno bene tutte le attenuanti delle assenze (fra cui quella di Nowitzki, di cui, s’è saputo in questi giorni, dovrà stare fuori per sei settimane), ma la sconfitta subita dai Dallas Mavericks sul campo degli Hawks è decisamente la più netta della nottata e non fa ben sperare per il primo mese (minimo) di campionato che la squadra texana dovrà affrontare senza la sua stella tedesca.

Stat of the Night: il plus minus di +20 di Boris Diaw in meno di 18 minuti di gioco nella sconfitta degli Spurs nella gara di cartello contro gli Heat, a cui si potrebbe aggiungere il +14 di Duncan e il +10 di Leonard, tutti e tre titolari: sembra evidente che il risultato negativo maturato in Florida sia dovuto al contributo (fin troppo esiguo) della panchina schierata da Popovich (tanto per rendere le cose ancor più chiare: dall’altra parte gli Heat hanno avuto un quintetto tutto in negativo per ciò che riguarda il plus minus ed una panchina che invece ha chiuso interamente in positivo).