Deron Williams: subito decisivo

New Jersey Nets @ Washington Wizards 90 – 84
La premiata ditta Humphries-Williams risolleva le sorti dei Nets, sotto anche di 20 nei primi minuti del secondo quarto, e li conduce a un vittorioso debutto esterno. L’ex signor Kardashian, bersagliato di fischi sin dal pre-gara, risponde con una succosa doppia-doppia da 21 e 16; l’ex Besiktas, invece, stravince la sfida con John Wall, fermato a 13 con 3/13 dal campo e 5 assist. Bene Nick Young dalla panchina, malino la frontline Blatche-McGee, autrice di un 10/24 complessivo per 22 punti equamente distribuiti. 77 dei 90 punti dei Nets sono stati segnati dallo starting five.
New Jersey (1W-0L):
D. Williams 23, K. Humphries 21, A. Morrow 16. Rim (58): K. Humphries 16. Ass (17): D. Williams 9.
Washington (0W-1L):
N. Young 16, J. Crawford 15, J. Wall 13. Rim (39): A. Blatche 10. Ass (13): J. Wall 5.

Milwaukee Bucks @ Charlotte Bobcats 95-96
Si decide nell’ultimo minuto la sfida tra Bucks e Bobcats: dopo che nel primo tempo gli ospiti avevano controllato la gara (+11 all’intervallo), i Bobcats ribaltano il risultato nel terzo quarto guidati dai punti di Augustin (8), Henderson (7) e Maggette (6), che chiudono il periodo con un parziale di 0-13. Nell’ultima frazione la sfida è punto a punto e, a 50 secondi al termine, Bogut segna il 92-91. Ma 13 secondi dopo Augustin infila il layup del nuovo sorpasso, Jennings sbaglia, Augustin fa 1/2 dalla lunetta, Dunleavy sbaglia la tripla e, a 10 secondi dal termine, il rookie Kemba Walker mette i liberi della sicurezza (92-96), che rendono inutile la tripla allo scadere di Udrih.
Milwaukee (0W-1L): B. Jennings 22, A. Bogut 17, S. Livingston 14. Rim (39): A. Bogut e E. Ilyasova 9. Ass (21): S. Livingston 6.
Charlotte (1W-0L): D. Augustin 19, G. Henderson 18, K. Walker 13. Rim (52): B. Diaw 11. Ass (27): B. Diaw 9.

Subito un avversario impegnativo per il nuovo arrivato in maglia Rockets Samuel Dalembert (Foto: sports.yahoo.com)

Houston Rockets @ Orlando Magic 95 – 104
Per una sera a Orlando si è rivisto l’Hedo Turkoglu edizione 2009, con un convincente 10/14 dal campo e 3 triple realizzate su 4 tentativi. Senza mai uccidere la partita, Orlando è comunque rimasta avanti dall’inizio alla fine, grazie anche al prezioso contributo di JJ Redick, 3/4 dall’arco anche per lui, e di un Glen Davis da 13 punti e 4 rimbalzi. Houston spara a salve dalla distanza, 6/27, e deve fare i conti con la pessima serata di Kevin Martin: 1/10 al tiro per 4 punti e 1 assist, questo il suo scarno bottino finale. Discreto contributo dal pino di Samuel Dalembert, alla prima in maglia Rockets, che firma  10 punti, 5 rimbalzi e 3 stoppate.
Houston (0W-1L): K. Lowry 20, L. Scola 19, C. Lee 15. Rim (41): K. Lowry e L. Scola 7. Ass (26): K. Lowry 12.
Orlando (1W-1L): H. Turkoglu 23, D. Howard 21, J. Redick 20. Rim (35): D. Howard 7. Ass (19): J. Nelson 6.

Toronto Raptors @ Cleveland Cavaliers 104-96
Esordio sottotono per Bargnani (13 punti con 5/12 al tiro e 6 rimbalzi), ma vittoria per Toronto, che esce vincitrice dalla non proprio inespugnabile Quicken Loans Arena di Cleveland. Gara tutto sommato equilibrata, in cui si rivela decisivo il parziale di 15-2 a metà del secondo quarto che regala ai Raptors un vantaggio mantenuto poi abbastanza facilmente per il resto della partita. Toronto manda ben sette uomini in doppia cifra, servendo ben 35 assist di squadra; per Cleveland esordio traballante di Kyrie Irving (6 punti e 7 assist, 2/12 al tiro).
Toronto (1W-0L): J. Calderón e D. DeRozan 15, L. Barbosa e E. Davis 14. Rim (45): A. Johnson 15. Ass (35): J. Calderón 11.
Cleveland (0W-1L): R. Sessions 18, A. Gee e A. Jamison 15, A. Varejao 14. Rim (37): A. Varejao 10. Ass (21): K. Irving 7.

Detroit Pistons @ Indiana Pacers 79 – 91
Se il buongiorno si vede dal mattino, a Detroit sarà una stagione fredda e tremendamente lunga. I Pistons tirano col 36% dal campo, vengono sommersi a rimbalzo e chiudono i primi due quarti sotto di 14 lunghezze, salutando con largo anticipo ogni velleità di successo. Indiana dal canto suo non ha certo percentuali migliori, ma può vantare tre lunghi in doppia cifra sotto le plance, Roy Hibbert a 14, Tyler Hansbrough a 13 e David West a 12, e una panchina decisamente più produttiva di quella di coach Lawrence Frank. Da rivedere Brandon Knight, cui sono stati concessi 16 minuti, nei quali ha messo a referto 9 punti e 4 palle perse.
Detroit (0W-1L): J. Jerebko e R. Stuckey 17, B. Gordon 14. Rim (40): A. Daye, G. Monroe e B. Wallace 7. Ass (17): R. Stuckey 6.
Indiana (1W-0L): D. Granger e R. Hibbert 16, T. Hansbrough 15. Rim (53): R. Hibbert 14. Ass (20): D. Collison 5.

Discreto esordio per Ricky Rubio, che ha servito 6 assist (Foto: sports.yahoo.com)

Oklahoma City Thunder @ Minnesota Timberwolves 104-100
Ci vogliono 61 punti della premiata ditta Durant-Westbrook per avere la meglio sui pimpanti Timberwolves di questa stagione, che vendono cara la pelle e pagano forse oltremisura il parziale di 16-3 subito a metà del secondo quarto. Nel resto della gara, invece, grande equilibrio, con i T-Wolves che hanno a tratti dimostrato anche di poter avere una marcia in più. Il finale è punto a punto: a 2 minuti dal termine Beasley pareggia a quota 98, poi Perkins segna, Beasley ci riprova ma sbaglia e Westbrook infila i liberi del +4. Il rookie Derrick Williams (buon esordio da 13 punti e 6 rimbalzi) riaccorcia a -2 e Westbrook, dall’altra parte, sbaglia a 21 secondi dalla fine; è ancora Beasley a prendersi la responsabilità, ma anche questo tiro finisce sul ferro.
Oklahoma City (2W-0L): K. Durant 33, R. Westbrook 28, J. Harden 16. Rim (42): K. Perkins 8. Ass (18): R. Westbrook 6.
Minnesota (0W-1L): M. Beasley 24, K. Love 22, J. Barea 14. Rim (40): K. Love 12. Ass (22): R. Rubio 6.

Denver Nuggets @ Dallas Mavericks 115 – 93
Inizia con la conquista di uno scalpo prestigioso la stagione dei Denver Nuggets, e se non fosse stato per il 25 a 18 Mavs dell’ultimo quarto, la sconfitta dei campioni in carica avrebbe assunto proporzioni imbarazzanti. Ty Lawson mette subito in chiaro che quest’anno al volante delle Pepite ci sarà lui, esplodendo  con 27 punti, 4 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi. Danilo Gallinari ne mette 15, con 1/5 dalla lunga distanza, ma dando un solido contributo a rimbalzo. Benissimo l’accoppiata Al Harrington-Andre Miller dalla panchina, con 36 punti e 10 rimbalzi equamente distribuiti. A Dallas non basta il solito Dirk Nowitzki da 20 punti: mancano tremendamente i muscoli di Chandler nel pitturato, e se l’addizione di maggior qualità, Lamar Odom, chiude con 1/10 dal campo, le speranze di portare a casa la W si riducono drasticamente.
Denver (1W-0L): T. Lawson 27, A. Harrington e A. Miller 18. Rim (47): D. Gallinari e Nene 7. Ass (18): A. Miller 5.
Dallas (0W-2L): D. Nowitzki 20, J. Kidd e S. Williams 12. Rim (37): L. Odom 7. Ass (19): J. Kidd, J. Terry e D. West 4.

Memphis Grizzlies @ San Antonio Spurs 82-95
Esordio delicato per gli Spurs, contro quei Grizzlies che, negli scorsi playoffs, li hanno eliminati a sorpresa addirittura al primo turno. E le cose sembrano mettersi male anche in questa partita, quando, già nel primo quarto, dopo lo 0-4 iniziale per gli Spurs, gli ospiti vanno in vantaggio anche di 10 punti. San Antonio però non perde la testa, e già nel secondo periodo riaccorcia le distanze, completando rimonta e sorpasso dopo l’intervallo con un tremendo parziale da 0-16, con sei punti a testa per Ginobili e il rookie Leonard.
Memphis (0W-1L): R. Gay 19, M. Gasol 13, M. Conley 11. Rim (42): R. Gay 10. Ass (18): M. Conley 11.
San Antonio (1W-0L): M. Ginobili 24, T. Parker 15, R. Jefferson 14. Rim (37): T. Splitter 8. Ass (23): T. Parker 7.

Eric Gordon esulta (più o meno) dopo aver segnato il tiro della vittoria (Foto: sports.yahoo.com)

New Orleans Hornets @ Phoenix Suns 85 – 84
Si è spesa della facile ironia sui volti non esattamente entusiasti dei tre nuovi Hornets alla presentazione ufficiale, ma è stato proprio uno di loro, Eric Gordon, a firmare il jumper della vittoria con 4.2 secondi sul cronometro. Sul possesso finale i Suns non riescono a far arrivare la sfera a Nash, perdendo palla e regalando così la W agli Hornets di Monty Williams. Oltre ai 20 con 4 rimbalzi e 3 assist di EG, agli Hornets arrivano i preziosi contributi di Belinelli, Kaman e Vásquez, 10 punti a testa, e le convincenti prestazioni di Trevor Ariza e Carl Landry, 13 punti il primo, 14 il secondo, 7 rimbalzi ciascuno. Phoenix si consola con l’ottimo esordio stagionale di Robin Lopez, 21 e 7 dal pino, e la solita generosissima prestazione dell’immortale Steve Nash.
New Orleans (1W-0L): E. Gordon 20, C. Landry 14, T. Ariza 13. Rim (47): E. Okafor 9. Ass (10): E. Gordon 3.
Phoenix (0W-1L): R. Lopez 21, S. Nash 14, M. Gortat 13. Rim (45): M. Morris 9. Ass (23): S. Nash 12.

Los Angeles Lakers @ Sacramento Kings 91-100
Continua come peggio non avrebbe potuto la stagione dei Lakers, che dopo la sconfitta di misura con i Bulls all’esordio perdono nettamente anche in casa dei non irresistibili Sacramento Kings. I padroni di casa controllano la gara dall’inizio alla fine, toccando anche il +15 e punendo gli avversari dalla lunga distanza con Thornton (4/7) e Salmons (3/5). I Lakers pagano soprattutto le cattive percentuali (1/16 da tre) e la “povertà” sotto i tabelloni, con Bynum ancora assente per squalifica e un Josh McRoberts che ancora non riesce a proporsi come valida alternativa a Lamar Odom. Per i Kings doppia doppia per il secondo anno Cousins (12+11).
L.A. Lakers (0W-2L): K. Bryant 29, M. World Peace 19, P. Gasol 15. Rim (45): P. Gasol 9. Ass (21): K. Bryant 6.
Sacramento (1W-0L): M. Thornton 27, T. Evans 20, J. Salmons 13. Rim (40): D. Cousins 11. Ass (16): 4 giocatori con 3.

Philadelphia 76ers @ Portland Trail Blazers 103 – 107
Perso Brandon Roy per sempre, perso Greg Oden per chissà quanto, Portland giova della profondità del proprio roster e inizia la stagione nel modo migliore, specie dopo una off-season così travagliata. LaMarcus Aldridge è il trascinatore e leader indiscusso, ma il ruolo di secondo e terzo violino se lo possono passare di mano in molti. In questo caso sono stati Gerald Wallace e Wesley Matthews e dare il contributo maggiore: 21 e 9 per l’ex Bobcat, 16 e 6 per l’ex Timberwolf. Positive anche la prima stagionale di Nicolas Batum (10) e la prima in assoluto in maglia Blazers di Jamal Crawford (12). Phila, dal canto suo, resta in partita fino alla fine, ma si deve arrendere nonostante Spencer Hawes vada a un assist dalla tripla-doppia, e nonostante l’ottimo Lou Williams alzatosi dal pino di coach Doug Collins. 10 a testa, sempre partendo dalla panchina, anche per Evan Turner e Thaddeus Young.
Philadelphia (0W-1L): L. Williams 25, A. Iguodala 22, J. Holiday 13. Rim (47): S. Hawes 14. Ass (21): S. Hawes 9.
Portland (1W-0L): L. Aldridge 25, G. Wallace 21, W. Matthews 16. Rim (50): M. Camby 13. Ass (24): R. Felton 8.

Per Stephen Curry, doppia doppia in faccia a Derrick Rose (Foto: sports.yahoo.com)

Chicago Bulls @ Golden State Warriors 91-99
Back to back per entrambe le squadre in campo a Oakland, ma a sorpresa sono i Warriors ad avere la meglio sui Bulls, vittoriosi sui Lakers nella prima partita stagionale. Forse è stata proprio la difficile sfida con i gialloviola a svuotare di energie psicofisiche i Bulls: Rose tira 4/17 dal campo ed è in pratica il solo Deng a tenere a galla i suoi durante la gara. Al contrario, Golden State ha i suoi “Big Three” Curry-Ellis-Lee in grande spolvero (tutti oltre il ventello) e all’intervallo è già avanti di 16. Solo negli ultimi minuti Chicago riesce a ricucire le distanze, sfruttando il prevedibile calo di concentrazione dei padroni di casa, arrivando anche a -6 con due triple in fila di Korver. Ma ormai è troppo tardi: i secondi sul cronometro sono solo una trentina, e gli errori da tre di Rose e Deng condannano definitivamente i Bulls.
Chicago (1W-1L): L. Deng 22, D. Rose e C. Watson 13. Rim ( 47): L. Deng e J. Noah 10. Ass (16): D. Rose 8.
Golden State (1W-1L): M. Ellis 26, D. Lee 22, S. Curry 21. Rim (36): D. Lee e M. Ellis 7. Ass (22): S. Curry 10.

Davide Moroni e Marco Vettoretti

La Top 10 della giornata

httpv://www.youtube.com/watch?v=CbFHHGsFrOE