Danthay Jones vs. Kenneth Faried (Photo: NBA.com)

Danthay Jones vs. Kenneth Faried (Photo: NBA.com)

Erano ben cinque le squadre della Eastern Conference che facevano visita ad avversari della Western, e tra queste, sono riuscita ad espugnare il parquet avversario i Miami Heat, sbarazzandosi abbastanza agevolmente dei Minnesota Timberwolves e centrando il quindicesimo successo in fila, e gli Orlando Magic, vittoriosi sui New Orleans Hornets. In striscia positiva vi sono anche i Milwaukee Bucks, che con la W sugli Utah Jazz mettono una fortissima ipoteca sull’ottavo posto ad est. Sorridono i Denver Nuggets, che superano agevolmente gli Atlanta Hawks al Pepsi Center, e i Golden State Warriors, che hanno la meglio sui Toronto Raptors. Successo esterno per i New York Knicks, che hanno la meglio sui Cleveland Cavaliers.

Questi i risultati della notte:

New York Knicks @ Cleveland Cavaliers 102 – 97
Utah Jazz @ Milwaukee Bucks 108 – 109 OT
Orlando Magic @ New Orleans Hornets 105 – 102
Miami Heat @ Minnesota Timberwolves 97 – 81
Atlanta Hawks @ Denver Nuggets 88 – 104
Charlotte Bobcats @ Portland Trail Blazers 105 – 122
Toronto Raptors @ Golden State Warriors 118 – 125

MVP: È di Dwyane Wade la firma sul successo dei Miami Heat in casa dei T’wolves: 32 punti, 7 rimbalzi e 10 assist, con un eccellente 15/23 al tiro, il suo bottino. Di questi tempi, una vittoria degli Heat senza il marchio di LeBron James fa più notizia del successo stesso.

LVP: Ha comunque messo a segno 13 punti Ryan Anderson, nella partita contro i suoi Orlando Magic, ma a lasciare più che perplessi è il -26 alla voce plus-minus, che abbinato ad un impiego di oltre 33 minuti non può che renderlo il primo imputato per la rimonta subita nell’ultimo e decisivo quarto da parte di New Orleans.

On fire: Derrick Favors (UTA 23 pts, 15 reb), Paul Millsap (UTA 22 pts, 14 reb); Monta Ellis (MIL 34 pts 15/21 FG), Brandon Jennings (MIL 20 pts, 17 ast); LeBron James (MIA 20 pts, 10 reb, 4 ast, 7 to); Derrick Williams (MIN 25 pts, 10 reb); LaMarcus Aldridge (POR 23 pts, 14 reb); Rudy Gay (TOR 26 pts, 5 reb, 5 ast, 6 to), Andrea Bargnani (TOR 26 pts, 7 reb), Amir Johnson (TOR 23 pts, 15 reb); David Lee (GSW 29 pts, 11 reb, 5 ast), Stephen Curry (GSW 26 pts, 5 reb, 12 ast).

Losing effort: Ha sfoderato una prestazione convincente Anthony Davis, come non molto spesso gli era capitato nel corso di questa stagione da rookie, ma che contro i Magic non è bastata ad evitare la sconfitta ai suoi Hornets. 17 punti, 15 rimbalzi e 4 stoppate il suo bottino finale.

The unexpected: Nel democratico attacco di coach George Karl, dove un’occasione per mettersi in luce viene concessa a tutti, è stato il turno di Corey Brewer autore di 22 punti in 27 minuti.

Playoffs race: Cruciale vittoria in overtime per i Milwaukee Bucks, che infilano la quarta W consecutiva e mettono 7 gare di distacco tra sé ed i Philadelphia 76ers, più diretti inseguitori. Il secondo posto pare essere un affare di Pacers e Knicks, con Indiana che vanta ancora un margine di 0.5 partite, mentre alle loro spalle Bulls, Nets e Hawks si giocano l’ultimo fattore campo a disposizione.

Ad ovest i Lakers, pur senza scendere in campo, vedono il loro margine dall’ottava piazza ridursi a 2 partite grazie alla già citata sconfitta degli Utah Jazz, mentre il successo dei Warriors è ossigeno puro per le loro velleità di post-season. Bene Denver, che nutre ancora valide speranze di impensierire Memphis, quarta con un gap di 1.5.

Stat of the night: Devono ringraziare la second unit i New York Knicks, che alla Quicken Loans Arena non hanno ricevuto un grande apporto dal quintetto base, incapace di portare uno dei cinque titolari in doppia cifra: 32 a 70 il computo totale dei punti realizzati, con la doverosa precisazione dell’infortunio occorso a Carmelo Anthony, costretto a lasciare il terreno di gioco con soli 14 minuti giocati a registro. Con le 6 stoppate di stanotte, Larry Sanders ha prolungato a 40 la striscia di partite chiuse con almeno una stoppata a referto.