Rudy Gay vola al ferro (Photo: NewsTimes.com)

Rudy Gay vola al ferro (Photo: NewsTimes.com)

Memphis Grizzlies @ Charlotte Bobcats 85 – 80
Sembrava davvero la volta buona: con meno di un minuto sul cronometro del terzo quarto, Gerald Henderson schiacciava i due punti del +10 Bobcats, i quali iniziavano a sognare di porre fine alla striscia perdente di diciotto partite consecutive. Mike Conley Jr., però non era d’accordo: il prodotto di Ohio State suonava la carica negli ultimi dodici minuti, riportando in linea di galleggiamento Memphis e sigillando la vittoria con i due liberi del definitivo +5, dopo che una tripla da cinema di Gerald Henderson aveva ridato speranze a coach Paul Silas. Per il nativo di Caldwell, NJ, career-high pareggiato a 32 punti, 3 rimbalzi, 4 assist e 2 rubate, mentre si distingue nel bene e nel male Kemba Walker: 11 punti, 6 rimbalzi, 5 assist, ma anche 7 palle perse e 5 su 15 al tiro. Sale così a 19 il conto delle L in fila dei Bobcats, mentre Memphis si porta ad una partita dai Clippers, quarti ad ovest.
Memphis (38W-25L): M. Conley Jr. 20, Z. Randolph 14, D. Cunningham, R. Gay e O.J Mayo 9. Reb (41): R. Gay e Z. Randolph 6. Ast (16): M. Conley Jr. 7.
Charlotte (7W-55L): G. Henderson 32, D. Brown, B. Mullens e K. Walker 11. Reb (38): B. Mullens 11. Ast (18): K. Walker 5.

Boston Celtics @ Atlanta Hawks 92 – 97
Preview di quello che, con ogni probabilità, vedremo e non vedremo al primo turno della Eastern Conference: vedremo Celtics e Hawks tornare a scontrarsi dopo lo scintillante 4 a 3 del 2008, ma non vedremo certo quintetti che in 5 presentano Greg Stiemsma da una parte e Jason Collins dall’altra. Coach Doc Rivers e coach Larry Drew giocano dunque a nascondere le carte, anche se alla fine i due canestri decisivi li firmeranno i soliti sospetti Joe Johnson e Josh Smith. Per l’ex Boston, un foglio statistiche da 30 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, mentre Smoove chiuderà con la ventiseiesima doppia-doppia della sua stagione: 19 e 12. Molto bene Avery Bradley, letteralmente esploso dal suo spostamento in quintetto: per la prima scelta da Texas career-high da 28 punti, 3 assist e 4 recuperi.
Boston (37W-27L): A.Bradley 28, K. Dooling 17, M. Daniels 12. Reb (33): M. Daniels 8. Ast (18): 5 giocatori con 3.
Atlanta (38W-25L): J. Johnson 30, J. Smith 19, J. Collins, W. Green e K Hinrich 8. Reb (41): J. Smith 12. Ast (24): J. Johnson 6.

"What if Kyrie Irving..." (Photo: Yahoo! Sports)

"What if Kyrie Irving..." (Photo: Yahoo! Sports)

New York Knicks @ Cleveland Cavaliers 90 – 98
Dove sarebbero potuti arrivare i Cleveland Cavaliers con un Kyrie Irving sano ed operativo per l’intera stagione, non lo sapremo mai, ma di certo sappiamo che il loro record reciterebbe qualcosa di più delle attuali 21W in 52 incontri. La prima scelta del draft 2011 mette 21 punti in 25 minuti, trascinando i Cavs alla W contro New York; suoi fedeli scudieri, per l’occasione, un Manny Harris da 19 punti e 12 rimbalzi, ed un Samardo Samuels capace di alzarsi dal pino e registrare 15 punti con 7 su 12 dal campo. New York, a voler pensar male, potrebbe aver pagato la desuetudine alla convivenza tra Carmelo Anthony ed il rientrante Amar’e Stoudemire, 12 e 4 assist il primo, 15 e 4 stoppate il secondo; più probabile sia risultato decisivo lo strapotere di Cleveland sotto le plance, 52 a 32 il conto finale.
New York (33W-33L): S. Novak e A. Stoudemire 15, C. Anthony e M. Bibby 12. Reb (32): T. Douglas 9. Ast (26): T. Douglas e J.R. Smith 6.
Cleveland (21W-41L): K. Irving 21, M. Harris 19, S. Samuels 15. Reb (52): M. Harris 12. Ast (15): A. Jamison 5.

Golden State Warriors @ Dallas Mavericks 94 – 104
Fa specie motivare un risultato con le diverse percentuali ai liberi delle due squadre, ma tant’è: Dallas chiude con un quasi perfetto 25 su 26, mentre Golden State si ferma ad 11 su 21. Ci sarebbe anche la tripla di Delonte West, sulla sirena del terzo periodo, a sancire il +6 Mavs che i Warriors non riusciranno più a ricucire, e ci sarebbero anche i 17 rimbalzi di differenziale tra le due squadre. Dallas si assicura così una piazza ai prossimi playoffs, che li vedrebbero teoricamente affrontare i Los Angeles Lakers in un rematch della semifinale di conference della stagione scorsa, e lo fa producendo 54 punti dalla panchina, 19 Vince Carter, 17 Brandan Wright, ove la controparte ospite si ferma a 22, 20 dei quali a nome del solo Brandon Rush, autore anche di 8 rimbalzi e 2 stoppate. Dirk Nowitzki si ferma a 16 e 5 rimbalzi, con 7 su 14 al tiro, mentre saltano decisamente più agli occhi i 26 con 4 assist di Klay Thompson.
Golden State (22W-40L): K. Thompson 26, B. Rush 20, D. Wright 19. Reb (35): D. McGuire, B. Rush  J. Tyler 8. Ast (23): C. Jenkins 10.
Dallas (36W-28L): V. Carter 19, B. Wright 17, D. Nowitzki e D. West 16. Reb (52): V. Carter e I. Mahinmi 9. Ast (19): J. Kidd, J. Terry e D. West 4.

18 punti al rientro per Kobe (Photo: Yahoo! Sports)

18 punti al rientro per Kobe (Photo: Yahoo! Sports)

Los Angeles Lakers @ San Antonio Spurs 97 – 121
Seconda sfida in tre giorni, seconda pettinata: dopo il +22 dello Staples di martedì scorso gli Spurs rifilano 24 punti di scarto ai Lakers del rientrante Kobe Bryant. Fatale il break di 11 a 0 con cui San Antonio prende il volo a terzo quarto inoltrato e non si volta più indietro. In una stagione in cui il concetto di squadra l’ha sempre fatta da padrone nello spogliatoio nero-argento è inusuale rivedere i tre tenori dei titoli 2003, 2005 e 2007 fare la voce grossa nella stessa sera: Tim Duncan, Tony Parker e Manu Ginobili siglano 61 punti in tre, con il francese che condisce con 10 assist e l’argentino che aggiunge 6 rimbalzi e 7 servizi al compagno. Il 24 gialloviola si ferma a 18 in 29 minuti con una buona selezione di tiro, 7 su 12, mentre fanno impressione i due soli rimbalzi raccolti da Andrew Bynum, dopo che ne aveva raccolti 30 l’11 Aprile scorso. 4 le partite che restano da disputare agli Spurs: in casa con Cavs e Blazers, a Phoenix e ad Oakland.
Los Angeles (40W-24L): K. Bryant 18, A. Bynum 17, M. Barnes 14. Reb (29): P. Gasol 8. Ast (19): S. Blake 5.
San Antonio (46W-16L): T. Duncan 21, M. Ginobili e T. Parker 20. Reb (42): T. Duncan 8. Ast (27): T. Parker 10.

Oklahoma City Thunder @ Sacramento Kings 103 – 92
Nonostante il periodo non brillantissimo, i Thunder archiviano sbrigativamente la pratica Kings al Power Balance Pavillion, in attesa di un mezzo passo falso degli Spurs per poterli riagganciare in vetta alla western Conference. La sfida non ha mai avuto realmente luogo, con OKC che ha condotto la gara in porto senza problema alcuno, conducendo praticamente dalla palla a due all’ultima sirena. Sono cinque gli uomini in doppia cifra di coach Scott Brooks, con James Harden che alzandosi dal pino ne sigla 20 e Kevin Durant che si aggiudica la sfida in famiglia con Russell Westbrook 29 a 18, allegando 14 rimbalzi e 7 assist; non fanno più notizia le 8 stoppate di Serge Ibaka, cui per gradire il nazionale spagnolo aggiunge 12 punti e 6 rimbalzi. Nei Kings prova ad emergere DeMarcus Cousins, firmatario di 18 punti e 9 rimbalzi, ma anche autore di un dimenticabile 8 su 21 al tiro e stoppato per ben 5 volte nei 34 minuti concessigli da coach Keith Smart. I Thunder andranno ora allo Staples per affrontare i Lakers, prima di chiudere la stagione a casa propria affrontando Kings e Nuggets.
Oklahoma City (46W-17L): K. Durant 29, J. Harden 20, R. Westbrook 18. Reb (45): K. Durant 14. Ast (21): K. Durant 7.
Sacramento (20W-43L): D. Cousins 18, T. Evans 16, J. Thompson 13. Reb (42): D. Cousins 9. Ast (20): C. Hayes 5.

La Top Ten della giornata:

httpv://www.youtube.com/watch?v=k4O3os6zJlU