urlNella notte NBA sono state giocate dieci gare, di queste, solamente quattro sono le vittorie in casa (Cavs, Thunder, Grizzlies e Knicks). La partita più intrigante era indubbiamente quella tra Warriors e Knicks ed ha rispettato le attese grazie soprattutto a Stephen Curry. Nelle altre Detroit batte Washington, mentre i Bucks vincono allo scadere contro Houston. Bene anche Phoenix che supera all’over time San Antonio. Nelle due rimaste la spuntano Denver e Atlanta contro Blazers e Jazz.

Ecco i risultati della notte:

Sacramento King @ Orlando Magic 125-101

Toronto Raptors @ Cleveland Cavaliers 92-103

Detroit Pistons @ Washington Wizards 96-95

Golden State Warriors @ New York Knicks 105-109

Dallas Mavericks @ Memphis Grizzlies 84-90

Milwaukee Bucks @ Houston Rockets 110-107

New Orleans Hornets @ Oklahoma City Thunder 74-119

Phoenix Suns @ San Antonio Spurs 105-101

Atlanta Hawks @ Utah Jazz 102-91

Denvers Nuggets @ Portland TrailBlazers 111-109

stephen-curryMVP. Ci perdonerà Durant se, nonostante la tripla doppia, non gli diamo la palma di migliore di giornata per darla ad uno sconfitto, ma, come fu per Jerry West nelle Finals del ’69, davanti a prestazioni di questo tipo possiamo solamente strizzarci gli occhi. Stephen Curry stava per scioccare il Madison Square Garden con la prova di ieri notte: 54 pts, 7 ast, 6 reb, 11/13 da 3. Tutto dopo averne segnati 38 la scorsa notte contro Indiana (e aver provato a picchiare Hibbert), fanno 92 pts in due notti. Un giocatore pazzesco, il motto “we are all witnesses” lo citano a Oakland quest’anno ma, grazie a Dio, testimoni lo siamo anche tutti noi.

LVP. Probabilmente la sua carriera ai Raptors è al capolinea ma, per Andrea Bargnani, zero pts (0/4) e un solo rimbalzo in 16 min di gioco sono davvero poca roba.

On Fire. J. Salmons 21 pts (4/5 da 3), T. Harris 23 pts (9/12 fgm), B. Knight 32 pts (5/6 da 3), G. Monroe 26 pts + 11 reb, T. Ariza 22 pts (4/7 da 3), C. Antonhy 35 pts, T. Chandler 16 pts + 28 reb, M. Ellis 27 pts + 13 ast + 6 steals, J. Harden 25 pts, O. Asik 16 pts + 22 reb, K. Durant 18 pts + 11 reb + 10 ast, R. Westbrook 29 pts, J. O’Neal 22 pts + 13 reb, A. Horford 34 pts + 15 reb, J. Smith 24 pts + 14 reb, T. Lawson 30 pts, A. Igoudala 29 pts + 8 ast + 7 reb.

Losing Effort. Non bastano i 34 pts di DeMar DeRozan ai Raptors per battere i Cavs privi di Kyrie Irving.

The Unexpected. Kim English, rookie dei Pistons, proveniente da Missouri, la scorsa notte ha segnato 10 pts (2/2) in 11 min.

Ups. I Cleveland Cavaliers sono arrivati alla seconda W di fila, tutte e due senza Irving in campo. Il team dell’Ohio è 7-5 nel mese di febbraio e 13-13 nel nuovo anno. Benissimo anche Memphis che stanotte ha vinto l’ottava gara consecutiva. Questa striscia positiva è dovuta soprattutto alla difesa. A Dallas infatti ha concesso solamente 29 pts nel secondo tempo (solamente 5 nel terzo quarto) costringendoli al 27% al tiro.

Downs. Con quella di stanotte, Utah e Dallas hanno perso la terza gara di fila. Ora i Jazz dovranno stare molto attenti dato che, se continueranno con questi passi falsi, Rockets e Lakers potrebbero sfruttare l’occasione per raggiungerli.

Buzzer Beater. Monta Ellis ha lanciato la preghiera e gli dei del basket hanno risposto presente. Tripla pazzesca della stella dei Bucks che ha regalato la vittoria ai suoi contro i Rockets. “Grazie a Dio è entrata, è l’unica cosa che riesco a dire!” ha poi dichiarato Ellis.

Quello a Houston però non è l’unico tiro decisivo allo scadere. Wesley Johnson dei Phoenix Suns infatti ha mandato tutti all’over time con un tripla dopo l’errore di Manu Ginobili ai liberi.

Stat of the night. Tim Duncan nella notte ha raccolto il rimbalzo numero 13.000.url

I Suns stavano soffrendo sotto i tabelloni e nell’ultimo quarto ci ha pensato Jemaine O’Neal a risolvere i problema. L’ex Pacers ha giocato l’intero quarto periodo dominando le plance. Con lui in campo i Suns hanno segnato 18 pts nel pitturato subendone solo 4.

Con le vittorie di stanotte, Pistons e Thunder sono riuscite nello sweep (4-0 in stagione) contro Washington e New Orleans.

Viacheslav Kravtsov, rookie ucraino dei Pistons ha sfiorato un trilione di ben otto minuti, alla fine ha commesso un fallo e l’ha scampata.