Tutta la delusione di Chris Paul

Los Angeles Clippers @ Atlanta Hawks 102-109
Partita importante per entrambe le formazioni, in corsa per garantirsi il fattore campo al primo turno. Inizio favorevole ai Clippers trascinati dai 16 punti nel solo 1°quarto di Blake Griffin che porta la squadra di coach Del Negro al massimo vantaggio sul +6. Nel 2° quarto la second unit degli Hawks ribalta l’inerzia del match e con la tripla dall’angolo di Joe Johnson alla fine del quarto, Atlanta si ritrova con 4 punti di vantaggio. Nella ripresa non cambia il copione, Jeff Teague e Josh Smith rispondono ad ogni tentativo di rimonta guidato da Chris Paul e con un parziale di 15-2 alla fine del quarto, consegnano il +13 alla formazione di casa. I Clippers però non mollano e guidati dagli 11 punti di Chris Paul e da alcune giocate sopra al ferro di Blake Griffin arrivano fino al -6 a 1 minuto dal termine. Ci pensa Joe Johnson con una tripla mostruosa da 9 metri in faccia a Mo Williams a mettere la parola fine al match.
Per la squadra di Los Angeles finisce il sogno di vittoria della Pacific Division e con esso il 3° posto ad ovest, ormai in mano ai cugini Lakers.
Los Angeles (40W-25L): B.Griffin 36, C.Paul 34, C.Butler 9. Reb(35): D.Jordan 9. Ast(18): C.Paul 8.
Atlanta (39W-26L): J.Johnson 28, J.Teague 21, J.Smith18. Reb(42): J.Smith 10. Ast(24): J.Teague,J.Pargo 4.

Pavlovic e Daniels, gli Mvp del match

Miami Heat @ Boston Celtics 66-78
Partita senza big in campo per i Miami Heat, che lasciano a riposo sia Wade che James, mentre per i padroni di casa presente solo per una breve comparsata Paul Pierce (17 minuti in campo e 8 punti). Inizio ad alte marce per gli Heat che con un paio di canestri di Shane Battier si portano sull’11-0 dopo 6 minuti. Paul Pierce prova a ricucire il gap e con la tripla di Keyon Dooling ad inizio 2° quarto sorpassa. Miami non ci sta e con 3 triple consecutive di James Jones si riporta al comando fino al 34-28 con cui si chiude il 1° tempo. Nella ripresa due triple di Mike Miller danno il +10 agli Heat, ma Brandon Bass con alcuni jumper riesce a riportare la sfida in parità. Nel 4° quarto gli Heat si spengono, mentre i Celtics trascinati da Sasha Pavlovic, autore di 12 punti negli ultimi 6 minuti incluse due triple fondamentali, sorpassano e non si voltano più indietro. La sconfitta per gli uomini di coach Spoelstra significa 2° posto ad est, Chicago è così sicura del 1° posto; per il destino dei Celtics invece tutto si deciderà all’ultima giornata, con ancora il fattore campo in ballo.
Miami (46W-19L):D.Pittman 12, J.Jones 11, M.Miller,M.Chalmers 8. Reb(44): U.Haslem 13. Ast(20): M.Chalmers 5.
Boston (38W-27L): S.Pavlovic 16, M.Daniels 13, P.Pierce, B.Bass 8. Reb (38): B.Bass 8. Ast(15): M.Daniels 4.

 

Durant e Westbrook festeggiano la vittoria

Sacramento Kings @ Oklahoma City Thunder 110-118
Dopo la sconfitta all’overtime contro i Lakers, tornano alla vittoria i Thunder di coach Brooks. 1° quarto terrificante per i Kings che grazie a Travis Outlaw, DeMarcus Cousins e Jason Thompson segnano 40 punti, mentre i padroni di casa restano a stretto contatto grazie ai 16 punti di Kevin Durant. Ad inizio 2° quarto con un 10-2 di marca Jason Thompson, i Kings toccano il +13, ma i Thunder rispondono subito con un 12-0 tornando sul -1 e riaprendo i giochi. Nella ripresa si sveglia anche Tyreke Evans che prima segna alcuni jumper dalla media, poi si mette al servizio dei compagni, servendo assist importanti al compagno DeMarcus Cousins, portando i Kings di nuovo sul +13. Ci pensa ancora Kevin Durant a ricucire il gap con 10 punti negli ultimi 5 minuti del quarto, per il -4 Thunder. Nell’ultima frazione la partita diventa punto a punto e grazie a 14 punti consecutivi di un tarantolato Daequan Cook, i Thunder sorpassano sul +4 a 7 minuti dal termine. I Kings hanno la forza di reagire con DeMarcus Cousins ma prima 5 punti filati di Derek Fisher e poi la quarta tripla di Daequan Cook (19 punti per lui, tutti nell’ultimo quarto) mettono la parola fine alla contesa.
Sacramento (21W-44L): D.Cousins 32, J.Thompson 22, T.Outlaw 20. Reb(34): D.Cousins,T.Outlaw 7. Ast(19): I.Thomas 9.
Oklahoma City (47W-18L): K.Durant 32, D.Cook 19, R.Westbrook 13. Reb(43): K.Durant 9. Ast(22): R.Westbrook 6.

 

Paul Millsap dominante

Phoenix Suns @ Utah Jazz 88-100
Quarta vittoria consecutiva e qualificazione alla post season matematica per gli uomini di coach Corbin che nella sfida decisiva con la diretta contendente riescono ad avere la meglio solo alla fine di un sofferto 4° quarto. Inizio di partita equilibrato con i Jazz che prendono il comando solo negli ultimi 2 minuti del 1° quarto grazie al 6-0 di marca Josh Howard (al ritorno dopo più di 1 mese di assenza per infortunio). In apertura 2° quarto Phoenix piazza un 8-0 grazie ad Hakim Warrick e passa a condurre. La second unit dei Jazz risponde subito con un contro break di 8-0 e con il lay up di Devin Harris chiude il 1° tempo sul +7. Nella ripresa con alcune giocate esplosive di Paul Millsap i Jazz toccano anche il +10, ma prima Jared Dudley e poi Steve Nash con il floater riescono a rientrare fino al -1, prima di 5 punti consecutivi di Alec Burks per chiudere il quarto sul +5 Jazz. In apertura ultima frazione i Suns sorpassano con il jumper di Michael Redd a 10 minuti dal termine. Utah però risponde prontamente con un 11-2 ispirato da giocate perimetrali di Devin Harris e dal dominio in area di Paul Millsap e si porta sul +7 a metà quarto. Nonostante Steve Nash provi a mantenere aperta la partita, Al Jefferson piazza 8 punti in 2 minuti portando i Jazz sul +13 a 2 minuti e mezzo dal termine. Ci pensano poi Derrick Favors e Gordon Hayward a sigillare l’importante risultato dalla lunetta.
Phoenix (33W-32L): J.Dudley,M.Redd 15, S.Nash 14 . Reb (42): M.Gortat 12. Ast(18): S.Nash 11.
Utah (35W-30L): P.Millsap 26, A.Jefferson 18, D.Harris 14. Reb(56): A.Jefferson 16. Ast(23): G.Hayward 8.

Il canestro vittoria di Marco Belinelli

New Orleans Hornets @ Golden State Warriors 83-81
Partita con poco significato quella alla Oracle Arena con due formazioni fuori dalla corsa alla post season da mesi. Sfida equilibrata sin dal 1° quarto con i Warriors che tentano la fuga iniziale con le triple di Richard Jefferson, ma vengono raggiunti sul finire del quarto dal buon impatto dalla panchina di Carl Landry. Nel 2°quarto 5 punti consecutivi di Marco Belinelli segnano il sorpasso, ma Klay Thompson e Brandon Rush dall’arco riportano i Warriors a stretto contatto. Ad inizio ripresa si scatena Gustavo Ayon che con 8 punti in pochi minuti porta gli Hornets sul +6. Un parziale di 9-2 ispirato da Klay Thompson riavvicina i Warriors e con la tripla di Rush a fine quarto sorpassano. Nell’ultima frazione ancora Rush dall’arco e Charles Jenkins, mantengono i padroni di casa sul +7 a 3 minuti dal termine. Ma proprio sul più bello, i Warriors si bloccano e gli Hornets piazzano un 9-2 concluso con il lay up di Vasquez che li porta sull’81 pari a 1 minuto dal termine. Golden State ha 3 occasioni per passare davanti, ma le spreca e con la stoppata di Ayon su Jenkins, Vasquez si lancia in contropiede e scarica la palla a Marco Belinelli che con 7 decimi sul cronometro appoggia il lay up, stoppato irregolarmente da Chris Wright, che vale la vittoria per gli Hornets.
New Orleans (21W-44L):
M.Belinelli 23, C.Landry 14, G.Ayon 13. Reb (43): A.Aminu 11. Ast(22): G.Vasquez 7.
Golden State (23W-42L): K.Thompson 16, B.Rush 15, J.Tyler 13. Reb(37): J.Tyler 8. Ast(18): C.Jenkins 10.

 


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