Gerald Lee, pivot Prima Veroli

VEROLI – A 40 minuti dal fallimento. O dal ritorno della speranza. Stando in tema con la bella ricorrenza odierna per la storia patria, anche il match di domenica al PalaOlimpia di Verona sarà per la Prima Veroli una “liberazione”: vincendo inizierebbe a liberarsi dall’enorme delusione di non conquistare nemmeno i playoff, perdendo si “libererebbe” definitivamente dalla lunga agonia di una stagione tormentata, con il reset abbastanza totale che ne dovrebbe seguire.

Ieri per la squadra di Nando Gentile è iniziata una settimana di allenamenti che si vivrà sul filo del rasoio con il pensiero alla partita della vita di domenica in riva all’Adige. O la va o la spacca, non è che ci sono alternative. Due partite sono rimaste e due bisogna vincerne, quella di Verona sicuro. Ma la stessa cosa si diceva per la ripresa dopo Pasqua e si è visto come è andata a finire, con due sconfitte su due con Pistoia e Barcellona.
Tante volte in stagione il general manager Ferencz Bartocci ha provato a fare il motivatore, a fare la faccia dura, a fare il rampognatore di comportamenti da parte di qualcuno in squadra. Ci prova pure stavolta ma il tono appare più sconfortato: “Pensavamo di arrivare alle ultime due giornate con un successo tra Pistoia e Barcellona ma questo non è avvenuto, soprattutto per demeriti nostri, che ancora riusciamo a prendere dei parziali disarmanti. Comunque la squadra pure nel finale con Barcellona ha dimostrato di poter reagire, poi si è sciolta in un attimo, ma almeno ci ha provato. Ora dobbiamo pensare a Verona, gara del dentro o fuori da vincere a tutti i costi. Dobbiamo cercare in settimana la giusta serenità, ma anche determinazione in tutti gli allenamenti”. Con 6 sconfitte in 13 partite casalinghe, per Veroli è quasi un bene giocarsi fuori casa la partita dell’anno: “Per come doveva essere la nostra stagione le sconfitte in casa non dovevano essere così tante – il giemme verolano non può far altro che concordare – Purtroppo, per demerito nostro e non per colpa del pubblico, non siamo riusciti ad avere tutto questo fattore campo decisivo per la nostra classifica. Dobbiamo tornare in palestra determinati, dobbiamo chiedere agli atleti, allo staff, due settimane di assoluta concentrazione e dedizione massima al nostro lavoro. Bisogna farlo perché altrimenti andremmo in vacanza anticipata e non è una cosa che può essere accettata”.
La società starà vicino alla squadra nel momento topico della stagione come sempre: “La società è stata sempre vicina ai giocatori e anzi nel momento più delicato, quando eravamo ultimi in classifica, abbiamo fatto un Cda dove ci siamo guardati tutti in faccia e ci siamo detti che dovevamo sostenere tutti questo gruppo: adesso dobbiamo continuare a farlo. Sul parquet stiamo invece lavorando per reintegrare Elder all’interno della nostra rosa lunga, nel senso che con il suo ritorno siamo tornati a equilibri differenti di minutaggio per tutti e bisogna riadeguarsi. Spero pure che in questa settimana Bj possa recuperare definitivamente sotto il profilo fisico, domenica ha fatto una buona partita ma è ancora in affanno. Insomma, dobbiamo lavorare per arrivare in piena forma, mentale e fisica. Sarà una settimana più di motivazioni che di basket”.
A proposito di giemme e affini. Ieri è uscita la voce che Antonello Riva a fine stagione si separerà dalla Virtus Roma, novità in qualche modo attesa da tempo. E che ha tutta l’aria di essere il prologo al ritorno a Veroli da direttore sportivo del grande ex, sempre rimasto in ottimi rapporti con ambiente e società giallorossi in questi due anni di “semi” lontananza.
Paolo De Persis