Chris Paul

Chris Paul, decisivo in cabina di regia per i Clippers (fonte: nba.com)

Nel “matinee” NBA Oklahoma City sfianca alla distanza la resistenza di Boston e i Lakers battono abbastanza agevolmente i Bulls di Belinelli (11 punti ma con 5/15 al tiro in quasi 43’). Rimonta vincente per Toronto che batte Cleveland mentre servono 6 punti quasi consecutivi nel finale di Afflalo per consegnare ad Orlando la vittoria su Philadelphia. Nonostante un Lebron James da soli 13 punti, Miami allunga la striscia vincente a 18 gare consecutive, battendo nella sfida al vertice della Eastern Conference Indiana, l’ultima squadra ad averla sconfitta l’ormai lontano 1 febbraio. Portland perde nel finale a New Orleans mentre Dallas ha vita facile a Minneapolis contro i TWolves. Sesta vittoria nelle ultime 7 gare per Milwaukee che espugna il campo di Sacramento che sbaglia con Evans la tripla della vittoria (con Cousins espulso dopo un fallo su Dunleavy). Infine i Clippers asfaltano Detroit con il solito show di schiacciate della coppia Griffin-Jordan ben imbeccati da Chris Paul. Questi tutti i risultati:

Boston Celtics @ Oklahoma City Thunder 79-91

Chicago Bulls @ Los Angeles Lakers 81-90

Cleveland Cavaliers @ Toronto Raptors 96-100

Philadelphia 76ers @ Orlando Magic 91-99

Indiana Pacers @ Miami Heat 91-105

Portland TrailBlazers @ New Orleans Hornets 96-98

Dallas Mavericks @ Minnesota Timberwolves 100-77

Milwaukee Bucks @ Sacramento Kings 115-113

Detroit Pistons @ Los Angeles Clippers 97-129

MVP: nella vittoria dei Los Angeles Clippers Chris Paul segna e fa segnare. L’MVP dell’ultimo All Star Game infila 20 punti tirando 9/12 dal campo ed aggiunge 14 assist al suo fatturato

LVP: Kevin Garnett chiude la gara con una doppia doppia (10 punti + 11 rimbalzi) ma il suo misero 5/19 al tiro pesa nella sconfitta dei suoi Boston Celtics ad Oklahoma City.

Kevin Durant

Kevin Durant festeggia con Hasheem Thabeet la vittoria dei Thunder (fonte: nba.com)

On Fire: Paul Pierce (BOS) 20p, Kevin Durant (OKC) 23p+11r, Joakim Noah (CHI) 18p+17r, Nate Robinson (CHI) 19p, Kobe Bryant (LAK) 19p, Dwight Howard (LAK) 16p+21r, Dion Waiters (CLE) 21p, Amir Johnson (TOR) 17p+16r, Thaddeus Young (PHI) 26p+12r,  Jameer Nelson (ORL) 24p+10a, Nikola Vucevic (ORL) 14p+17r, Chris Bosh (MIA) 24p, Dwyane Wade (MIA) 23p, Wesley Matthews (POR) 24p, Damian Lillard (POR) 20p, Greivis Vasquez (NOH) 20p, Ryan Anderson (NOH) 20p+13r, Vince Carter (DAL) 22p, Monta Eliis (MIL) 29p, DeMarcus Cousins (SAC) 24p+10r, Tyreke Evans (SAC) 20p, Blake Griffin (LAC) 22p.

Losing Effort: Indiana cede nettamente a Miami ma David West fa il possibile per tenere a galla i suoi: 24 punti con 7/10 da 2 e 10/11 ai liberi.

The Unexpected: Mario Chalmers ci ha abituati ad estemporanei exploit realizzativi, soprattutto quando è in serata col tiro da fuori. Contro Indiana infila 26 punti, miglior marcatore del match, con 7/9 al tiro di cui 5/6 da 3 a cui aggiunge anche 7 rimbalzi, non esattamente la specialità della casa (ed infatti rappresenta un career-high pareggiato).

Playoff race: i Lakers si affacciano per la prima volta in stagione in zona-playoff. Al momento sono ottavi ad 1 gara di distanza da Houston (7a) e 2 da Golden State (6a). Dallas conserva qualche flebile speranza di rimanere in corsa, mentre Portland sembra ormai rassegnata a chiudere la stagione a metà aprile. Ad Est, con le 8 qualificate ormai definite (anche se manca ancora la certezza matematica), Indiana retrocede al terzo posto a favore dei Knicks e Milwaukee può aspirare a qualcosa più dell’ottavo posto, visti i rallentamenti di Chicago, Boston ed Atlanta.

Comeback: Toronto risale dal -17 (50-33 a 3’ dall’intervallo lungo) e con 4 punti in fila di Lowry nel finale supera Cleveland che perde nel corso della partita Kyrie Irving, toccato duro alla spalla sinistra da Valanciunas.

Dwight Howard

Dwight Howard è tornato a dominare sotto i tabelloni ed i Lakers sono risaliti (fonte: nba.com)

Buzzer beater: Dopo la tripla del +1 Portland di Lillard, New Orleans si affida a Graivis Vasquez che in penetrazione trova il taglio di Ryan Anderson per il canestro e fallo che valgono il +2 Hornets a 1.8” dalla sirena. Dopo il time out i Blazers ci provano, ma la tripla dall’angolo di Wesley Matthews non trova la retina.

Milestone: career-high di rimbalzi (16) pareggiato per Amir Johnson nella vittoriosa gara dei suoi Raptors contro i Cavs.


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