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Los Angeles Lakers @ Boston Celtics: 88-87 (OVERTIME)
Meno di due anni fa queste due squadre si contendevano il titolo di campione NBA in una bellissima serie finita a gara 7. Ora, per motivi diversi, entrambe sono in parabola discendente e non sembrano più in lotta per il massimo traguardo. Tuttavia la sfida tra le due franchigie più titolate della storia del basket professionistico americano resta affascinante. La gara è equilibrata dall’inizio alla fine, con Boston che prova a metà del terzo quarto ad allungare grazie ad un canestro di Rondo e una tripla di Allen (53-60) e Los Angeles che risponde colpo su colpo terminando in vantaggio il periodo grazie ad un 7-0 di parziale negli ultimi tre minuti (67-64). Ad un minuto dal termine dell’incontro Ray Allen realizza un tiro pesante che vale il +2 Boston, ma a 9 secondi Pau Gasol impatta nel punteggio grazie ad un tap-in a segno a rimbalzo d’attacco sull’errore al tiro di Kobe Bryant. Nell’overtime è ancora un canestro dalla lunga distanza, questa volta di Pierce, a permettere ai Celtics di andare sopra nel punteggio (86-87), mentre per i Lakers la chiave della partita resta il controllo dei tabelloni: è cosi che Andrew Bynum sfrutta l’errore al tiro di Bryant per andare a realizzare il nuovo vantaggio LA (88-87). Da qui alla fine nessuna delle due squadre sarà più in grado di trovare la via del canestro, mentre Gasol sulla sirena fa l’azione più bella della partita andando a stoppare il tiro da sotto di Ray Allen successivo all’errore di Pierce dalla media.
Los Angeles (15W-11L): K.Bryant 27, P.Gasol 25, A.Bynum 16. Reb (55): A.Bynum 17. Ast (13): K.Bryant 4.
Boston (14W-11L): R.Allen 22, P.Pierce 18, R.Rondo 14. Reb (45): K.Garnett 12. Ast (22): P.Pierce e R.Rondo 7.

Golden State Warriors @ Denver Nuggets: 109-101
I Denver Nuggets, sempre privi di pedine fondamentali come Danilo Gallinari, arrivano a collezionare la quinta sconfitta consecutiva. Ne approfittano cosi i Golden State Warriors di uno straordinario Curry (36 p.ti tirando 13/17 dal campo di cui 6/9 da tre). Gli ospiti provano a scappare già in avvio di secondo quarto, quando due triple di Thompson e Rush portano il punteggio sul 39-31. Gli uomini di George Karl non si disuniscono e si riportano sopra nel punteggio a metà partita grazie al contributo di Nenè e Faried (47-51). Il crollo delle Pepite arriva però nel terzo quarto: Golden State rientra dagli spogliatoi con le marce altissime e inizia ad infilare una serie impressionante di canestri con Curry e Wright (24-5 il parziale dei primi 7 minuti). Denver a questo punto è costretta ad inseguire per tutto il resto dell’incontro e le rotazioni forzatamente ridotte non le consentono mai di essere pericolosa. A 3 minuti dalla fine il divario è di 20 punti (105-85) e solo un parziale di 4-16 consente ai padroni di casa di ridurre il pesante passivo.
Golden State (9W-14L): S.Curry 36, K.Thompson 19, D.Wright 15. Reb (41): D.Lee e A.Biedrins 8. Ast (22): S.Curry 7.
Denver (15W-12L): A.Afflalo 26, Nenè 15, A.Harrington 11. Reb (39): K.Faried 10. Ast (28): T.Lawson 10.

Houston Rockets @ Phoenix Suns: 96-89
Terza vittoria consecutiva per i sorprendenti Houston Rockets che guadagnano cosi la quarta posizione assoluta della Western Conference, alle spalle dei Los Angeles Clippers. Con un’ottima prestazione nel secondo quarto gli ospiti costruiscono un vantaggio importante a metà partita (28-15 il parziale, +10 all’intervallo lungo) grazie ad un Luis Scola già in doppia cifra e ai canestri dalla lunga distanza di Lee e Dragic. Phoenix rientra in campo con il piglio giusto e sono sufficienti i primi 5 minuti di gioco per riaprire le sorti del match: Houston mette infatti a referto la miseria di 3 punti (tripla di Lowry), mentre i padroni di casa guidati da Jared Dudley (8 p.ti con 2 triple) si portano a +3 (57-60). Phoenix inizia a macinare gioco e punti dalla distanza con Redd e Frye, cosi ai Rockets non resta che tentare di arginare l’attacco avversario rimanendo in partita (74-76 dopo 36 minuti). È sufficiente un momento di secca offensiva dei Suns a metà dell’ultimo quarto per consentire ai Rockets di chiudere il match: dopo un canestro di Redd a 7 minuti dal termine, nei successivi 5 giri d’orologio Phoenix trova punti solo in un paio di occasioni con Steve Nash, mentre dall’altra parte due triple di Budinger e Dragic portano i Rockets a +7 (92-85) chiudendo di fatto la gara.
Houston (16W-11L): L.Scola 16, K.Lowry e P.Patterson 14. Reb (44): S.Dalembert 7. Ast (26): G.Dragic 11.
Phoenix (11W-15L): C.Frye 21, M.Gortat 16, J.Dudley e S.Nash 14. Reb (31): C.Frye 10. Ast (25): S.Nash 13.

Ai Thunder non è bastata l’ottima prova di Russell Westbrook (Fonte: www.sports.yahoo.com)

Oklahoma City Thunder @ Sacramento Kings: 101-106
I ritmi serrati e asfissianti della stagione NBA non risparmiano nemmeno i primi della classe a ovest, ovvero gli Oklahoma City Thunder, che cadono all’ARCO Arena di Sacramento contro i Kings che interrompono cosi una striscia di sei sconfitte consecutive. La gara scorre sui binari dell’equilibrio per tre quarti, con i Thunder che tuttavia sembrano averne di più. 12 punti consecutivi della “solita” coppia Durant-Westbrook portano Oklahoma City a +7 a 1 minuto e mezzo dalla fine del terzo quarto (77-70), ma i Kings reagiscono subito con due canestri di Evans e uno di Fredette, chiudendo alla sirena sul -2 (78-76). Nell’ultimo quarto sono ancora una volta gli ospiti a tentare di mettere la mani sulla partita: tre canestri dalla lunga distanza firmati Durant (2) e Cook (1) riportano i Thunder a +7 con 6 minuti ancora da giocare (95-87), mentre i Kings restano in partita grazie ai punti di Thompson e Cousins. A questo punto però gli ospiti vanno in secca offensiva, riuscendo a sbloccarsi solo dopo 4 giri d’orologio. Sacramento firma un miniparziale di 0-7 ricucendo lo strappo fino a -1 (95-94). Kevin Durant realizza un tiro dalla media, ma nell’azione successiva Thompson fa impattare i Kings nel punteggio con una tripla a bersaglio (97-97). I Thunder finiscono qui la benzina e, dopo un canestro di Westbrook, vanno nuovamente in secca offensiva nel successivo minuto e mezzo. I padroni di casa vanno spesso in lunetta e, con un buon 6/8 dalla linea della carità, portano a casa la contesa.
Oklahoma City (20W-6L): R.Westbrook 33, K.Durant 27, J.Harden 17. Reb (40): S.Ibaka 9. Ast (13): 4 con 3.
Sacramento (10W-16L): T.Evans 22, D.Cousins 19, M.Thornton 15. Reb (46): J.Thompson 10. Ast (21): T.Evans 5.

Ecco la Top 10 della giornata:

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