Kevin Durant (Oklahoma City Thunder) MVP della nottata NBA. 48 punti per lui. (Jordan Johnson/NBAE via Getty Images)

Kevin Durant (Oklahoma City Thunder) MVP della nottata NBA. 48 punti per lui. (Jordan Johnson/NBAE via Getty Images)

Nove gare in questa nottata NBA, dove sono scese in campo le prime tre forze sia della Eastern che della Western Conference. Ad est Indiana ha la meglio su New Orleans e conserva il miglior record NBA, Miami, seconda, ha vita facile con Orlando mentre gli Atlanta Hawks, terzi, sono battuti dagli Chicago Bulls. Ad ovest, Oklahoma City soffre ma ma mantiene il primato sconfiggendo Minnesota, San Antonio ha la meglio sui Los Angeles Clippers e continua ad inseguire OKC. In campo per gli Spurs anche Marco Belinelli che, partito in quintetto, non sfodera una grande prestazione, solamente 5 punti per lui. Sconfitta di misura invece per Portland, terza forza dell’ovest, per mano dei Philadelphia 76ers. Da segnalare anche le vittorie di Brooklyn su Cleveland, di Phoenix su Milwaukee e di Charlotte su Sacramento.

Ecco i risultati:

New Orleans Pelicans @ Indiana Pacers 82-99
Miami Heat @ Orlando Magic 110-94
Cleveland Cavaliers @ Brooklyn Nets 82-89
Atlanta Hawks @ Chicago Bulls 84-91
Oklahoma City Thunder @ Minnesota Timberwolves 115-111
Los Angeles Clippers @ San Antonio Spurs 92-116
Milwaukee Bucks @ Phoenix Suns 100-116
Philadelphia 76ers @ Portland Trail Blazers 101-99
Charlotte Bobcats @ Sacramento Kings 113-103

MVP: Kevin Durant (Oklahoma City Thunder). 48 punti (16/32 dal campo e 4/9 da 3 punti), 7 rimbalzi e 7 assist. Prestazione super per KD (season high), che sopperisce all’assenza del compagno Westbrook, e permette ai Thunder di avere la meglio su Minnesota. Gestisce la quasi totalità delle azioni d’attacco dei Thunder e svolge il ruolo di protagonista nella seconda parte dell’incontro nel guidare alla rimonta Oklahoma. In pratica, vince da solo.

LVP: DeAndre Jordan (Los Angeles Clippers). 4 punti (2/5 dal campo) e 10 rimbalzi. Prestazione opaca dal punto di vista dei punti per il centro dei Clippers. Salva la serata collezionando 10 rimbalzi. Da uno come lui però ci si aspetta sostanza anche nella metà campo offensiva.

Paul George (Indiana Pacers) uno degli ingredienti più pregiati della "ricetta" Pacers. 24 punti stanotte (AP Photo/R.Brent Smith)

Paul George (Indiana Pacers) uno degli ingredienti più pregiati della “ricetta” Pacers. 24 punti stanotte (AP Photo/R.Brent Smith)

On Fire: Paul George (Indiana Pacers) 24 pt e 10 reb, Chris Bosh/Dwayne Wade (Miami Heat) 20 pt, Deron Williams (Brooklyn Nets) 21 pt e 6 ast, Luol Deng (Chicago Bulls) 17 pt e 11 reb, Derek Fisher (Oklahoma City Thunder) 13 pt, Tim Duncan (San Antonio Spurs) 19 pt e 11 reb, Gerald Green (Phoenix Suns) 24 pt, Thaddeus Young (Philadelphia 76ers) 30 pt, Kemba Walker (Charlotte Bobcats) 30 pt.

Losing Effort: Eric Gordon (New Orleans Pelicans) 21 pt, Jameer Nelson (Orlando Magic) 21 pt, Dion Waiters (Cleveland Cavaliers) 26 pt, Paul Millsap (Atlanta Hawks) 16 pt e 12 reb, Nikola Pekovic (Minnesota Timberwolves) 31 pt e 11 reb, Jamal Crawford (Los Angeles Clippers) 24 pt, Brandon Knight (Milwaukee Bucks) 25 pt,  LaMarcus Aldridge (Portland Trail Blazers) 29 pt e 14 reb, DeMarcus Cousins (Sacramento Kings) 26 pt e 11 reb.

The Unexpected: Mike Dunleavy (Chicago Bulls). 20 punti (9/14 dal campo e 2/3 da 3 punti). Esce dalla panchina e sorprendendo tutti decide la partita con un ultimo quarto da incorniciare (11 punti messi a segno solo nel quarto decisivo).

Ups: Philadelphia 76ers (12W-21L). Buon periodo di forma per Philadelphia che, nonostante un record non proprio entusiasmante, ha collezionato stanotte la quarta vittoria consecutiva. Philadelphia torna così in piena lotta per la postseason grazie a giocatori come Young e Turner e alla crescita esponenziale di uno dei migliori rookie della lega come Carter-Williams.

Evan Turner (Philadelhia 76ers) una delle cause del buon momento di Philadelphia (Sam Forenchic/NBAE via Getty Images)

Evan Turner (Philadelhia 76ers) una delle cause del buon momento di Philadelphia (Sam Forenchic/NBAE via Getty Images)

Downs: Orlando Magic (10W-23L). Anche se con un record tutto sommato simile, gli Orlando Magic non stanno attraversando un bel momento. Terza sconfitta consecutiva e speranze di realizzare una buona stagione che scendono sempre più. Afflalo a parte, la squadra non sembra essere all’altezza per uscire dai bassifondi della Eastern Conference.

Stat of the Night: Piccolo record per i Miami Heat che, sconfiggendo stanotte Orlando, ottengono la loro ventiduesima vittoria consecutiva contro una squadra della stessa division. In cima a questa mini-classifica ci sono i Boston Celtics del 1961 fermatisi a quota 23. I Phoenix Suns, da quando giocano nel loro palazzetto attuale (US Airways Center), hanno uno score decisamente favorevole contro i Miwaukee Bucks affrontati stanotte. 20 vittorie e solo 1 sconfitta.