Nottata ricca di spunti e di prestazioni sopra le righe, a partire dalla vittoria schiacciante di New York contro Charlotte (+29) grazie a 62 punti di Carmelo Anthony.  Dominano anche Spurs, Thunder (senza Durant), Cavs e Clippers contro Hawks, Celtics, Bucks e Bulls, mentre al contrario parecchie partite vengono decise solo nel finale: vittorie di misura per Nets, Grizzlies e Timberwolves contro Mavericks, Rockets e Warriors; +2 dei Pelicans in rimonta contro i Pistons, +5 all’overtime per i Pacers contro i Kings, +6 per i Wizards a Phoenix grazie a un 4-0 targato Bradley Beal negli ultimi 27 secondi. Infine, vittorie tutto sommato comode per i Magic contro i Lakers e per i Raptors contro i Sixers.

Los Angeles Lakers @ Orlando Magic 105-114
Toronto Raptors @ Philadelphia 76ers 104-95
San Antonio Spurs @ Atlanta Hawks 105-79
Oklahoma City Thunder @ Boston Celtics 101-83
Dallas Mavericks @ Brooklyn Nets 106-107
Milwaukee Bucks @ Cleveland Cavaliers 78-93
New Orleans Pelicans @ Detroit Pistons 103-101
Charlotte Bobcats @ New York Knicks 96-125
Los Angeles Clippers @ Chicago Bulls 112-95
Memphis Grizzlies @ Houston Rockets 88-87
Washington Wizards @ Phoenix Suns 101-95
Indiana Pacers @ Sacramento Kings 116-111 OT
Minnesota Timberwolves @ Golden State Warriors 121-120

MVP. Di prestazioni sopra le righe ce ne sono state parecchie, da quelle di Tobias Harris e DeMar DeRozan a quelle di Blake Griffin, Paul George e Kevin Love (e solo per limitarsi a giocatori di squadre che hanno vinto); ma nessuno può nemmeno lontanamente contendere il premio di MVP di giornata a Carmelo Anthony, che guida i suoi alla vittoria segnando praticamente metà dei punti della squadra. Squadra che ne ha segnati 125. Eh sì, perché Melo mette a segno il suo career high, 62 punti, a cui ha aggiunto 13 rimbalzi, tirando con un pazzesco 23/35 dal campo (di cui 6/11 da tre).

LVP. Serata storta per James Harden contro i Grizzlies: la guardia dei Rockets segna solo 19 punti con un pessimo 2/11 dal campo, anche se, a suo merito, va detto che, conscio dei suoi limiti, evita di forzare troppo e cerca di far giocare i compagni, come dimostrano i 13 assist.

On Fire. P. Gasol (LAL, 21 pts, 11 reb, 6 ast), K. Marshall (LAL, 19 pts, 14 reb, 5/7 3FG), T. Harris (ORL, 28 pts, 20 reb, 4 ast), A. Afflalo (ORL, 23 pts, 6 ast), J. Nelson (ORL, 22 pts, 6 ast), D. DeRozan (TOR, 34 pts, 9 reb), K. Lowry (TOR, 18 pt, 10 reb, 13 ast), M. Carter-Williams (PHI, 20 pts, 5 ast), S. Hawes (PHI, 14 pts, 12 reb), B. Diaw (SAS, 21 pts, 8/10 FG), T. Duncan (SAS, 17 pts, 16 reb, 4 blk), S. Ibaka (OKC,21 pts, 7 reb), D. Williams (BRO, 18 pts, 11 reb), T. Thompson (CLE, 14 pts, 10 reb), A. Morrow (NOP, 21 pts, 4/5 3FG), A. Drummond (DET, 21 pts, 20 reb, 5 blk), B. Jennings (DET, 28 pts, 7 ast), A. Jefferson (CHA, 25 pts, 9 reb), B. Griffin (LAC, 26 pts, 13 reb, 7 ast), J. Noah (CHI, 12 pts. 13 reb, 7 ast), C. Boozer (CHI, 22 pts, 9 reb), D. Howard (HOU, 11 pts, 12 reb), T. Ariza (WAS, 23 pts, 7 reb, 4 stl), J. Wall (WAS, 18 pts, 12 ast), G. Dragic (PHO, 19 pts, 11 ast), P. George (IND, 36 pts, 5 reb), D. West (IND, 22 pts, 6 reb), L. Stephenson (IND, 24 pts, 10 reb, 6 ast), K. Love (MIN, 26 pts, 14 reb, 8 ast), N. Pekovic (MIN, 22 pts, 14 reb), K. Martin (MIN, 26 pts), S. Curry (GSW, 33 pts, 15 ast), D. Lee (GSW, 23 pts, 7 reb).

Losing Effort. Così come, se non ci fossero stati i 62 punti di Anthony, ci sarebbero state varie nomination per il premio di MVP, allo stesso modo parecchi giocatori hanno dato tutto ma senza ricavarne granché: Andre Drummond piazza una doppia doppia da 21 punti e 20 rimbalzi (più 5 stoppate) nella sconfitta contro i Pelicans; Chandler Parsons ne mette 34 (su 87 di squadra) con un pazzesco 10/14 da tre nella sconfitta contro i Grizzlies; Stephen Curry segna 33 punti con 6/10 da tre e ci aggiunge 15 assist nella sconfitta dei Warriors contro i T-Wolves; infine, onore a Marcus Thornton e Isaiah Thomas, che mandano al supplementare la gara con i Pacers praticamente da soli: 42 punti (con 16/27 al tiro) per il primo, 38 (con 6 assist), per il secondo, che combinati fanno 80 punti sui 111 segnati da tutti i Kings.

The Unexpected. Che Mirza Teletovic stia avendo più spazio rispetto allo scorso anno è davanti agli occhi di tutti, così come che lo stia sfruttando piuttosto bene (9 punti di media). Ma in pochi (di “là”, di “qua” probabilmente qualcuno in più) si sarebbero aspettati di vederlo segnare 34 punti, con 5/7 da due e 7/11 da tre, nella vittoria dei suoi Nets contro i Mavs, di cui 9 nell’ultimo, decisivo quarto.

Comeback. Bella rimonta dei Pelicans a Detroit negli ultimi minuti, con i Pistons incapaci di mantenere un margine di +10 ngli ultimi 6 minuti. Da lì, infatti, i Pelicans piazzano un parziale di 20-8 con 11 punti di Morrow e 5 di Gordon, compreso il canestro decisivo a 2 secondi dal termine.

Buzzer Beater. Detto della rimonta dei Pelicans, conclusasi con un canestro di Gordon a 2 secondi dalla sirena, ci sono state molte altre gare decise negli ultimi istanti di gara. Più lontano dalla sirena ma ugualmente decisivo il canestro di Kevin Martin a Oakland per il +1 dei Timberwolves contro i Warriors, che sbagliano l’ultimo tiro con Harrison Barnes. A Brooklyn, invece, il canestro sulla sirena è di Monta Ellis, ma vale solo il -1 finale grazie ai liberi della sicurezza messi a segno da Kirilenko a 5 secondi dal termine. Infine, potrebbe ingannare il +1 con cui i Grizzlies hanno la meglio sui Rockets, ma in realtà l’ultimo canestro della gara è quello di Chandler Parsons appunto per il -1… a 1.51 dal termine! Dopodiché, solo errori da entrambe le parti fino alla sirena finale che sancisce la vittoria di Memphis.

Stat of the Night. La gara di Chandler Parsons è davvero pazzesca se analizzata nel dettaglio: come detto, il suo tabellino dice 34 punti con 10/14 da tre, statistica che ha dell’incredibile se si pensa che nel primo tempo si era fermato a 4 punti con 0/3 da tre. Ciò significa che nel solo secondo tempo, in 24 minuti (giustamente coach McHale non l’ha mai fatto uscire), ha segnato 30 punti (18 nel terzo periodo, 12 nel quarto) con un irreale 10/11 da tre.

Milestone. Oltre a essere career high, i 62 punti di Carmelo Anthony sono anche record franchigia per i Knicks.