Kyrie Irving (Cleveland Cavaliers) MVP della nottata con 39 punti messi a segno (AP Photo/Mark Duncan)

Kyrie Irving (Cleveland Cavaliers) MVP della nottata con 39 punti messi a segno (AP Photo/Mark Duncan)

Nove gare ricche di emozioni nella nottata NBA appena trascorsa. Philadelphia, Cleveland e Toronto hanno avuto bisogno di un tempo supplementare per poter avere la meglio rispettivamente su Brooklyn, Milwaukee e Dallas. Indiana e Miami continuano il loro testa a testa in vetta alla Eastern Conference sconfiggendo senza troppe difficoltà Houston e Sacramento. Detroit (con Datome rimasto seduto in panchina per tutta la partita) ha sciupato 20 punti di vantaggio e si è fatta sconfiggere da Charlotte. I Los Angeles Lakers, senza Bryant, stendono Minnesota, Phoenix batte rimontando Denver mentre Atlanta ha vita facile su Utah.

Ecco i risultati:

Brooklyn Nets @ Philadelphia 76ers 120-121 OT
Utah Jazz @ Atlanta Hawks 85-118
Milwaukee Bucks @ Cleveland Cavaliers 111-114 OT
Charlotte Bobcats @ Detroit Pistons 116-106
Sacramento Kings @ Miami Heat 103-122
Houston Rockets @ Indiana Pacers 81-114
Toronto Raptors @ Dallas Mavericks 109-108 OT
Phoenix Suns @ Denver Nuggets 103-99
Minnesota Timberwolves @ Los Angeles Lakers 91-104

MVP: Kyrie Irving (Cleveland Cavaliers). 39 punti (13/25 dal campo) e 6 assist. Altra grande prestazione per l’ex prodotto di Duke University. Si guadagna il titolo di MVP per il lavoro fatto nell’overtime della partita contro Milwaukee: 10 punti e 3 assist entrando in ogni canestro della squadra. Cleveland è in piena corsa per i playoffs e l’apporto di Irving sarà fondamentale.

Chris Bosh (Miami Heat) uno dei giocatori "on fire" della notte (Steve Mitchell-USA TODAY Sports)

Chris Bosh (Miami Heat) uno dei giocatori “on fire” della notte. 25 punti per lui (Steve Mitchell-USA TODAY Sports)

LVP: Corey Brewer (Minnesota Timberwolves). Prestazione opaca per l’ala piccola di Minnesota. 5 punti esclusivamente ottenuti dalla lunetta (0/8 dal campo), 3 rimbalzi, 3 assist e 3 palle perse. Mai entrato in partita, ai Timberwolves manca il suo contributo su tutta la linea e i Lakers hanno avuto pressoché vita facile nell’ottenere la vittoria.

On Fire: Evan Turner (Philadelphia 76ers) 29 pts e 19 reb, Al Horford (Atlanta Hawks) 23 pts, Tristan Thompson (Cleveland Cavaliers) 10 pts e 15 reb, Kemba Walker (Charlotte Bobcats) 34 pts, Chris Bosh (Miami Heat) 25 pts, Paul George (Indiana Pacers) 24 pts, Jonas Valanciunas (Toronto Raptors) 18 pts e 13 reb, Markieff Morris (Phoenix Suns) 25 pts, Pau Gasol (Los Angeles Lakers) 21 pts e 13 reb.

Losing EffortDeron Williams (Brooklyn Nets) 17 pts e 14 ass, Enes Kanter (Utah Jazz) 13 pts e 13 reb, O.J.Mayo (Milwaukee Bucks) 20 pts, Brandon Jennings (Detroit Pistons) 26 pts, DeMarcus Cousins (Sacramento Kings) 27 pts, Dwight Howard (Houston Rockets) 19 pts e 12 reb, Monta Ellis (Dallas Mavericks) 21 pts e 11 reb, Wilson Chandler (Denver Nuggets) 15 pts, Kevin Love (Minnesota Timberwolves) 25 pts e 13 reb.

The Unexpected: Alan Anderson (Brooklyn Nets). Exploit in termini realizzativi per la shooting guard dei Nets. 26 punti (9/17 dal campo e 5/11 da 3 punti), migliore prestazione stagionale e per la prima volta sopra i 20 punti quest’anno. Fondamentale per tenere i Nets agganciati a Philadelphia ma il buzzer beater di Turner ha reso tutto vano.

Kemba Walker (Charlotte Bobcats) uno dei simboli dell'ottimo inizio di stagione dei Bobcats (NBAE via Getty Images/Allen Einstein)

Kemba Walker (Charlotte Bobcats) uno dei simboli dell’ottimo inizio di stagione dei Bobcats 34 punti stanotte (NBAE via Getty Images/Allen Einstein)

Ups: Charlotte Bobcats (13W-14L). Continua il bel momento di forma dei Bobcats. Terza vittoria consecutiva e quinto posto nella Eastern Conference (anche se con una percentuale di vittorie maggiore rispetto ai Boston Celtics attualmente quarti). Ai molti giovani presenti nel roster si sono affiancati alcuni veterani della lega (Haywood, Jefferson, Pargo, Gordon) che stanno garantendo il giusto mix tra gioventù ed esperienza. Kemba Walker dopo un primo anno difficoltoso, si sta attestando su livelli più che buoni e i Bobcats sognano di ripetere l’exploit della stagione 2009-2010 in cui arrivarono ai playoffs.

Downs: Brooklyn Nets (9W-17L). Ancora lunga la strada per i Brooklyn Nets per ritornare nelle posizioni che più competono al valore della squadra. Dopo la batosta subita nel derby contro i Knicks, Brooklyn aveva disputato alcune buone partite, portando a casa i risultati. Nelle ultime due gare sono invece arrivate due sconfitte che fanno suonare nuovamente l’allarme. I Nets non stanno vivendo un bel momento ma il roster è di alto valore e lo storico equilibrio della Eastern Conference concede a Brooklyn ancora del tempo per poter risolvere le difficoltà.

The Comeback: In una notte ricca di emozioni, due incontri hanno avuto il loro epilogo dopo una grande rimonta. In Charlotte Bobcats @ Detroit Pistons 116-106 i Bobcats hanno mangiato il gap di 20 punti (32-52) guadagnato dai Pistons nella prima parte della partita ed hanno ottenuto la loro vittoria numero 13 in stagione. L’altra rimonta si è verificata in Phoenix Suns @ Denver Nuggets 103-99 dove i Nuggets hanno sprecato una leadership di 21 punti (60-39) accumulata nei primi due quarti e concedendo la rimonta nel secondo tempo a Phoenix.

The Buzzer Beater: Ben due canestri sul filo di lana che hanno cambiato le sorti dei rispettivi match. In Brooklyn-Philadelphia, a 3 decimi di secondo dallo scadere, Evan Turner realizza i 2 punti decisivi che permettono ai Sixers di battere Brooklyn (121-120). Il secondo protagonista è Tristan Thompson (Cleveland Cavaliers). Il suo canestro, a poco meno di due secondi dalla sirena finale, ha permesso ai Cavs di impattare sul 96 pari la partita e giocare i supplementari che hanno poi regalato la vittoria a Cleveland.

Evan Turner (Philadelphia 76ers) festeggia dopo aver realizzato il canestro della vittoria a 3 decimi di secondo dalla fine (AP Photo/Matt Slocum)

Evan Turner (Philadelphia 76ers) festeggia dopo aver realizzato il canestro della vittoria a 3 decimi di secondo dalla fine (AP Photo/Matt Slocum)

Stat of the Night: Qualche curiosità dalla nottata NBA. Michael Carter-Williams è un giocatore fondamentale per Philadelphia e i numeri lo dimostrano; con lui sul parquet i Sixers sono 7-9, senza sono 1-10.  Josh Smith (Detroit Pistons) recupera il pallone numero 900 nella sua carriera.  I Miami Heat infrangono un altro record di franchigia superando Sacramento, per la tredicesima volta consecutiva, realizzando più di 100 punti. Gli Atlanta Hawks per la terza gara in fila realizzano almeno 110 punti.