Dwyane Wade (foto AP)

Miami Heat @ Charlotte Bobcats 96-95
Miami
mantiene l’imbattibilità dopo tre partite ma per uscire indenne da Charlotte ha bisogno del canestro decisivo di Dwyane Wade a 2.9 secondi dal termine. Ed è stata una vittoria in rincorsa, perché ci sono voluti 35 punti combinati nella ripresa della coppia JamesBosh per rientrare dal -15 dell’intervallo. Poi Spoelstra ha affidato, un po’ a sorpresa, l’ultima palla al meno in ritmo dei “Big Three”, ma “Flash” l’ha ripagato con l’azione della vittoria. Resta comunque una grande prestazione per i Bobcats, che avevano esaltato il pubblico con una partenza 11-0 e una fuga fino a +16, con i canestri di Henderson e Augustin e una prova tutta sostanza di Diaw. Nel finale però sono venuti fuori gli All-Star degli Heat.
Charlotte (1W-1L): Henderson 21, Augustin 20, Diaw 16. Rim (53): Diaw 16. Ast (22): Diaw 8.
Miami (3W-0L): James 35, Bosh 25, Chalmers 15, Wade 10. Rim (30): James, Bosh 6. Ast (19): James 7.

Indiana Pacers @ Toronto Raptors 90-85
Indiana è forse una delle squadre che ha lavorato meglio sul mercato, l’arrivo di David West come seconda opzione al fianco di Danny Granger è un rinforzo di tutto rispetto. E non è un caso che, dopo il grande impatto nel 1° tempo di Paul George, siano stati proprio i loro canestri a frenare definitivamente la rincorsa di Toronto nel 4° quarto quando, dopo essere stati anche a +14, i Pacers hanno visto negli specchietti i Raptors arrivare fino a -2. Ci hanno provato Calderon, Bargnani – partito con due falli rapidi ma poi diventato il terminale più costante per la squadra di Casey – e soprattutto DeRozan, che ha messo 16 punti nel solo 4° periodo. Non è bastato e per Toronto l’esordio casalingo non è stato felice, complici le 19 palle perse e i 9 tiri liberi tentati in meno degli avversari.
Indiana (2W-0L): Granger 21, George 18, West 14. Rim (41): Hibbert 10. Ass (20): Collison 12.
Toronto (1W-1W): DeRozan 22, Bargnani 21. Rim (39): A. Johnson 10. Ass (21): Calderon 6.

Kevin Durant (foto AP)

Oklahoma City Thunder @ Memphis Grizzlies 98-95
Un Russel Westbrook da incubo (0/13 dal campo e 4 palle perse) non impedisce ai Thunder di cogliere la terza vittoria in altrettante partite espugnando il FedExForum di Memphis. Gli ospiti conducono praticamente sempre il match, ma senza mai scrollarsi di dosso i Grizzlies che riescono ad arrivare agli ultimi secondi punto a punto, mancando però il sorpasso finale. Oklahoma è guidata dal solito strabiliante Durant da 32 punti ed 8 rimbalzi, spalleggiato da un buon Harden (20 punti con 5/11 dal campo per lui). Per Memphis, che ha dovuto fare a meno di Conley già dai primi istanti di partita, doppie-doppie per Gasol (16 punti e 12 rimbalzi), Gay (19 punti e 12 rimbalzi) e Randolph (24 punti e 12 rimbalzi).
Oklahoma City (3W-0L): K. Durant 32, J. Harden 20, K. Perkins 10. Rim (41): K. Durant 8. Ass (16): R. Westbrook 6.
Memphis (0W-2L):
Z. Randolph 24, R. Gay 19, M.Gasol 16. Rim (49): M. Gasol, R. Gay e Z. Randolph 12. Ass (13): J. Pargo 7.

Utah Jazz @ Denver Nuggets 100-117
Utah incappa nella seconda batosta in due giorni andando a perdere a Denver, dove saranno ben felici di essere riusciti a rinnovare il contratto di Nene. Il brasiliano infatti colleziona dei numeri mostruosi: 25 punti (10/13 dal campo), 7 rimbalzi e 3 palle rubate in poco più di 23 (!) minuti di gioco. Ma i Nuggets non sono soltanto il loro centro, e George Karl riesce a mandare ben 6 uomini in doppia cifra (tra cui Gallinari con 11 punti) e 11 a referto, ricalcando in questo modo il finale della scorsa stagione, in barba ai “cinesi” che quest’anno mancano. Per i Jazz ben poco da salvare: probabilmente solo il garbage time giocato dal rookie Alec Burks (15 punti in meno di 10 minuti) che vista anche la prova offerta dalle guardie titolari, forse meriterebbe una chance in più da coach Corbin.
Utah (0W-2L): A. Jefferson 19, A. Burks 15, C. Miles e P. Millsap 13. Rim (39): D. Favors 10. Ass (25): G. Hayward 7.
Denver (2W-0L):
Nene 25, A. Harrington 18, T. Lawson 15. Rim (45): C. Andersen, A. Harrington e Nene 7. Ass (29): A. Miller 12.

Joe Johnson (foto AP)

Washington Wizards @ Atlanta Hawks 83-101
Seconda vittoria in altrettante gare per Atlanta. Ed è la seconda vittoria netta. Dopo i Nets, anche Washington è andata al tappeto di fronte alla squadra di Larry Drew, che ha vinto due gare con un margine complessivo di 54 punti. Una partita sempre controllata, indirizzata con una partenza 11-0 e un 5/5 iniziale da tre per una doppia cifra di vantaggio sempre mantenuta ad eccezione dei primi due minuti del 2° tempo. Ancora impressionante, in casa Hawks, la voglia di passarsi la palla (21 assist) e la capacità di spartirsi le responsabilità offensive: alla fine sei uomini in doppia cifra. Serata negativa per Washington, che non è andata oltre il 39% dal campo ed è stata molto imprecisa soprattutto con Blatche (2/13) e Crawford (0/6) che hanno fatto mancare il necessario supporto a Wall e Young (3/6 da tre).
Atlanta (2W-0L): Johnson 18, M. Williams 17, Smith 15. Rim (45): Smith, Horford 10. Ass (21): Teague 5.
Washington (0W-2L): Young 21, Wall 20, McGee 15. Rim (32): McGee 12. Ass (16): Wall 6.

New York Knicks @ Golden State Warriors 78-92
Nonostante l’assenza di Stephen Curry i Warriors riescono ad agguantare un’ottima vittoria contro i Knicks. La partita viene decisa all’inizio dell’ultimo periodo, dopo tre quarti di sostanziale equilibrio, quando Monta Ellis (22 punti e 8 assist) sale in cattedra e prende per mano la propria squadra. In precedenza era stato invece l’eccellente Rush a tenere in partita i padroni di casa (per lui 19 punti con 2/3 da tre punti e 6 rimbalzi). New York ha troppo poco da colui che era stato l’artefice principale della vittoria su Boston il giorno di Natale: per Carmelo Anthony 13 punti con un desolante 3/13 dal campo; ma in generale è l’attacco a non funzionare e quando una squadra di Mike D’Antoni tira con il 19% dall’arco (4/21) significa che nei meccanismi c’è ancora qualcosa che non gira in maniera dovuta.
New York (1W-1L): A. Stoudemire 16, L. Fields e B. Walker 14. Rim (31): A. Stoudemire 10. Ass (15): M. Bibby 4.
Golden State (2W-1L):
M. Ellis 22, B. Rush 19, D. Lee 13. Rim (47): K. Brown 10. Ass (20): M. Ellis 8.

Cleveland Cavaliers @ Detroit Pistons 105-89
Prima vittoria stagionale per i Cavs, che rovinano il debutto interno dei Pistons andando a vincere in maniera netta ad Auburn Hills. Sfida tra squadre in ricostruzione, le risposte migliori arrivano per Cleveland che chiude col 57% dal campo e sei uomini in doppia cifra. Uno di questi è Kyrie Irving, decisamente più convincente rispetto all’esordio, che ha segnato 12 dei suoi 14 punti nel 1° tempo, cioè di fatto finché la partita ha avuto un senso. In evidenza anche Sessions (16, 7 rimbalzi e 6 assist) e Samuels (17 con 6/8), buon impatto pure per Tristan Thompson. Detroit, spazzata via a rimbalzo, ha parecchio lavoro da fare, ma può contare sulle solite esplosioni offensive di Ben Gordon (25, 4/9 da tre) e su un Brandon Knight già piuttosto a proprio agio (23 con 10/13 al tiro).
Cleveland (1W-1L): Samuels 17, Sessions 16, Jamison 15. Rim (40): Varejao, Sessions 7. Ass (28): Irving 7.
Detroit (0W-2L): Gordon 25, Knight 23, Stuckey 11. Rim (26): Monroe 7. Ast (16): Knight 6.

Manu Ginobili (foto AP)

Los Angeles Clippers @ San Antonio Spurs 90-115
Gli Spurs infliggono una severa lezione agli ambiziosi Clippers, facendo capire loro cosa significa battagliare per le posizioni alte della classifica. Nel primo tempo è un Ginobili con la mano calda dall’arco a guidare i texani (24 punti con 5/8 da tre alla fine per lui), ma i losangelini tra mille difficoltà riescono a rimanere aggrappati alla partita (58-54 all’intervallo lungo). Il break arriva ad inizio terzo quarto quando anche Blair (20 punti con 10/15 complessivo) e Duncan bucano la retina avversaria, mentre a chiudere definitivamente la partita ci pensano 8 punti consecutivi di Tony Parker (fin lì “assente” dal match). Per i Clippers si salva solo il solito Blake Griffin con 28 punti e 9 rimbalzi, ma anche un imbarazzante -37 di plus-minus.
Los Angeles (1W-1L): B. Griffin 28, C. Butler e M. Williams 12. Rim (30): B.Griffin 9. Ass (17): C. Paul 9.
San Antonio (2W-0L):
M. Ginobili 24, D. Blair 20, R. Jefferson 19. Rim (43): T. Duncan e K. Leonard 8. Ass (27): T. Parker 9.

Boston Celtics @ New Orleans Hornets 78-97
Clamorosa, soprattutto nelle proporzioni, vittoria degli Hornets che lasciano ancora a secco dopo tre partite i Celtics che non partivano 0-3 dal 2006-07, ovvero la stagione che ha preceduto gli acquisti di Garnett (8 con 4/10) e Allen (15, 4/8 da tre). La difesa è stata il marchio di fabbrica degli Hornets nella passata stagione e si è confermata in quest’occasione, concedendo appena il 37% su azione ai biancoverdi e piazzando ben 12 stoppate (5 di Okafor). 13 punti con 4/6 dal campo e 3/4 per un Belinelli partito in quintetto in virtù dell’assenza per un problema al ginocchio di Eric Gordon, ma i più convincenti per New Orleans – a +16 già nel 1° tempo – sono stati Jack e Landry, quest’ultimo determinante insieme a Okafor e Kaman nella vittoria del duello nei punti in area (46-24) e dei punti da rimbalzo d’attacco (21-11).
Boston (0W-3L): Allen 15, Rondo 13, Bass 11. Rim (37): Garnett 7. Ass (16): Rondo 6.
New Orleans (2W-0L): Jack 21, Landry 20, Okafor 13, Belinelli 13. Rim (48): Landry 11. Ass (16): Jack 9.

Philadelphia 76ers @ Phoenix Suns 103-83
Brutto passo falso per i Suns che rimediano una magra figura davanti al proprio pubblico per mano dei pimpanti 76ers. Le percentuali dalla lunga (18%), la lotta a rimbalzo e il peggior Nash che ci ricordiamo da almeno un lustro a questa parte (4 punti con 2/11 complessivo 6 palle perse ed appena 1 assist) condannano Phoenix ad una figura che non fa certo presagire una buona stagione all’orizzonte. Philadelphia allunga sul finire del secondo periodo e gestisce poi tranquillamente il vantaggio per tutta la ripresa. 6 gli uomini in doppia cifra (tutti compresi tra i 12 e i 15 punti) per coach Doug Collins che ha risposte positive un po’ da tutti.
Philadelphia (1W-1L): J. Holiday, A. Iguodala e T. Young 15. Rim (48): S. Hawes 11. Ass (22): A. Iguodala 6.
Phoenix (0W-2L):
R. Price 16, G. Hill e H. Warrick 14. Rim (39): C. Frye e M. Gortat 8. Ass (15): R. Price 4.

Ecco la Top Ten della giornata:

httpv://www.youtube.com/watch?v=OWxuFNxUIgc

 

Eugenio Simoni e Davide Sardi


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