New York (foto: nbaarena.com).

New York (foto: nbaarena.com).

Serata decisamente interessante quella di ieri in NBA con ben 26 squadre in campo.  Ad est segnaliamo le vittorie importanti di Pacers, che tornano a sorridere dopo qualche sconfitta di troppo, New York, che strapazza Brooklyn nel derby e si avvicina all’ultimo posto disponibile in chiave PO. Sorridono anche i Wizards che, battendo Boston, si assicurano matematicamente l’accesso alla post season. Ad ovest invece cadono Golden State, contro un’inarrestabile San Antonio, Phoenix e Memphis, risultati che riportano il sorriso sulla bocca dei Mavs che, senza giocare, balzano dal nono al settimo posto.

Detroit Pistons @ Indiana Pacers 94-101
Brooklyn Nets @ New York Knicks 81-110
Cleveland Cavaliers @ Orlando Magic 119-89
Charlotte Bobcats @ Philadelphia 76ers 123-93
Houston Rockets @ Toronto Raptors 103-107
Boston Celtics @ Washington Wizards 92-118
Chicago Bulls @ Atlanta Hawks 105-92
Milwaukee Bucks @ Miami Heat 77-96
Memphis Grizzlies @ Minnesota T’Wolves 88-102
Golden State Warriors @ San Antonio Spurs  90-111
New Orleans Pelicans @ Denver Nuggets 107-137
Los Angeles Clippers @ Phoenix Suns 112-108
Los Angeles Lakers @ Sacramento Kings 102-107

Paul George (Getty Images)

Paul George (Getty Images)

MVP: I playoffs si avvicinano e l’aria di crisi respirata in Indiana ha fatto preoccupare più di un tifoso. A riportare il sereno però ci ha pensato Paul George che, da vero leader della squadra, ha trascinato i compagni alla vittoria con una grande prestazione. Per lui, contro Detroit, ci sono 27 punti, 13 rimbalzi e 7 assist con un buon 4/10 da 3 punti, in una serata in cui il resto della squadra ha chiuso con 1/8 dalla grande distanza.

LVP: Serata da dimenticare per i Grizzlies e Zach Randolph. La franchigia del Tennessee perde contro gli abbordabili Wolves e butta una chance importante di avvicinarsi in maniera decisa ai playoffs. Giocatore simbolo di questa debacle, Randolph ha avuto una delle serate peggiori dell’anno. Per lui, in 27 minuti, ci sono 4 punti, 5 rimbalzi, 3 assist e 2 palle perse, il tutto accompagnato da un pessimo 1/8 al tiro.

Losing Effort: Tra i pochi giocatori di Atlanta a crederci fino alla fine, Paul Millsap, contro Chicago è stato il migliore in casa Hawks. Contro una frontline decisamente più dotata sotto quasi ogni punto di vista, l’ex Utah ha tenuto botta praticamente da solo per quasi tutta la partita e per lui alla fine ci sono 22 punti, 11 rimbalzi e 3 assist.

The Unexpected: Partito titolare per le tante assenze nel reparto, Ray McCallum ha sfruttato al meglio l’occasione e nei 46 minuti in cui ha giocato ha messo assieme 27 punti, 4 rimbalzi e 5 assist con un ottimo 11/17 da due punti. Un apporto fondamentale il suo, per battere dei Lakers mai domi.

On Fire: Tra i protagonisti assoluti della vittoria di Denver ai danni di New Orleans, Aaron Brooks ha marchiato a fuoco la partita con una prestazione balistica impressionante. L’ex giocatore dei Rockets ha infatti messo 6 triple su 8 tentativi per un bottino finale di 24 punti

Up: Terza vittoria consecutiva per i New York Knicks che per la prima volta da tempo immemore entrano tra le prime 8 della Eastern Conference. Certo il record (33-43) resta fortemente negativo, ma i ragazzi di Coach Woodson sono lontani parenti di quelli inguardabili visti per gran parte della stagione.

James Harden (fonte: US Presswire)

James Harden (fonte: US Presswire)

Down: Quella di Toronto è la terza sconfitta consecutiva dei Rockets, falcidiati dagli infortuni. I texani a questo punto rischiano di perdere il preziosissimo fattore campo al primo turno vista la velocità con cui i Blazers, al momento quinti, si stanno avvicinando.


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