Chicago Bulls @ New York Knicks OT 99-100
Doveva essere la partita del ritorno di Derrick Rose (29 punti, ma con un negativo 8/26 al tiro) e invece verrà ricordata come una delle più grandi serate di Carmelo Anthony che ha regalato una preziosissima “W” a New York con una prova da 43 punti con 12/26 da 2 e 4/5 da 3. Più della quantità a pesare è stata l’importanza dei punti di Melo che prima ha dato ai Knicks un tempo supplementare con la tripla del 91 pari a 11” dalla fine, poi ha consegnato la vittoria alla sua squadra, dopo che Rose aveva portato Chicago sul 99-95, segnando gli ultimi 5 punti del supplementare, tra cui spicca la tripla del 100-99 a 8” dalla fine. In casa Knicks decisivo anche il contributo di Iman Shumpert che pur tirando male (5/14) ha contributo alla causa con 15 punti, 9 rimbalzi, 6 assist e 4 recuperi, male invece JR Smith che chiude con 14 punti e un pessimo 6/22 dal campo. Tra le fila dei Bulls invece serata storta per Deng che tira malissimo, 4/16.
Bulls (43W-14L): Rose 29, Deng e Boozer 13 Reb (64): Boozer 16 Ast (14): Rose 4
Knicks (29-27): Anthony 43, Shumpert 15, Smith 14 Reb (48): Chandler 16 Ast (17): Shumpert 6

Philadelphia 76ers @ Boston Celtics 79-103
Quarta sconfitta consecutive per i 76ers che continuano a sprofondare mettendo sempre più a rischio la qualificazione ai playoffs. A Boston i ragazzi di Doug Collins durano ben poco, a metà del secondo periodo Kevin Garnett (20 punti e 6 rimbalzi con 8/11 al tiro) mette già il canestro del +15 (41-26) e ad inizio terzo periodo i punti di distacco sono ben 21 e diventeranno 28 sul 77-49. Gran serata per Avery Bradley, partito in quintetto per dare riposo a Ray Allen (10 punti) che sfrutta l’occasione e chiude con 18 punti (6/12) 4 rimbalzi e 5 assist. Dall’altra parte nell’ennesima brutta serata per Philadelphia c’è ben poco da salvare visto il 2/11 da 3 punti e il 38.2% complessivo dal campo, gli unici due giocatori positivi sono Nikola Vucevic, doppia-doppia da 14 punti e 13 rimbalzi e Andre Iguodala, 13 punti con 50% al tiro.
76ers (29W-27L): Vucevic 14, Iguodala 13, Turner 10 Reb (43): Vucevic 13 Ast (15): Turner 5
Celtics (32W-24L): Garnett 20, Bradley e Bass 18 Reb (40): Pavlovic 6 Ast (32): Rondo 15

Cleveland Cavaliers @ New Jersey Nets OT 117-122
Finisce dopo un tempo supplementare la splendida partita tra Cavs e Nets, due squadre che ormai hanno ben poco da chiedere alla classifica che si sono affrontate a viso aperto in una partita dall’altissimo punteggio. Protagonista della serata Gerald Green, season high da 32 punti, che ha giocato un quarto periodo devastante, mettendo anche la tripla del 106-109 con cui New Jersey sembrava aver chiuso il discorso, ma dall’altra parte è arriva l’inaspettata risposta di Lester Hudson, career high a quota 26, che ha mandato la partita al supplementare mettendo un importantissimo canestro da 3 punti a 0.3” dalla fine. Nel supplementare, nonostante i 5 punti di Alonzo Gee, doppia-doppia da 22 punti e 11 rimbalzi condita da 5 assist, sono i Nets, grazie anche al solito immenso Deron Williams (19 punti e 10 assist) a spuntarla. Per i Cavs, che rinunciavano ad Irving, non bastano le grandi prestazioni sotto canestro di Antawn Jamison, 34 punti, e Tristam Thompson, doppia-doppia da 15 punti e 15 rimbalzi. Preoccupazione invece in casa Nets per Gerald Wallace uscito dal campo per un infortunio.
Cavs (18W-36L): Jamison 34, Hudson 26, Gee 22 Reb (57): Thompson 15 Ast (31): Sloan 14
Nets (21W-37L): Green 32, Morrow 24, Williams 18 Reb (61): Humphries 11 Ast (21): Williams 10

Detroit Pistons @ Miami Heat 75-98
Vittoria senza troppi problemi per gli Heat, nonostante l’assenza di Wade, che approfittando della sconfitta dei Bulls provano a riavvicinarsi alla testa della Eastern Conference. Il parziale contro i Pistons arriva tra secondo e terzo periodo, con LeBron James sugli scudi, autore di 18 punti nei due quarti di mezzo. Bosh è il suo secondo violino di giornata e chiude sfiorando un’ottima doppia-doppia. Impressionante anche il 6/8 da tre di James Jones dalla panchina. Per Detroit pessime le percentuali al tiro (3/19 da tre) e troppe le palle perse (19) per provare anche soltanto ad impensierire Miami all’American Airlines Arena. Da salvare forse solamente l’ennesima buona prova del rookie Brandon Knight (6/12 dal campo) e del secondo anno Monroe (5/8).
Detroit (21W-35L): B. Knight 16, G. Monroe e R. Stuckey 11. Reb (44): G. Monroe e T. Prince 7. Ast (8): B. Gordon 2.
Miami (40W-15L): L. James 26, C. Bosh 22, J. Jones 18. Reb (48): C. Bosh e R. Turiaf 9. Ast (16): S. Battier e M. Chalmers 5.

Utah Jazz @ San Antonio Spurs 104-114
Undicesima vittoria consecutiva per San Antonio che ormai hanno nel mirino il primo posto ad Ovest e stanno dando anche un’occhiata importante per il miglior record assoluto. Anche gli ottimi Jazz di quest’anno hanno faticato, e non poco, ad impensierire questi Spurs in straordinaria forma. Nei momenti di massimo sforzo Utah non è mai riuscita a riavvicinarsi abbastanza per rendersi pericolosa: puntualmente i padroni di casa ricacciavano indietro gli avversari senza apparenti problemi. Il mattatore della serata è stato sicuramente Tony Parker (9/15 dal campo, 10/10 ai liberi), che con le sue incursioni ha mandato in bambola più di una volta la difesa di coach Corbin. Prestazione comunque totale da quasi ogni elemento di squadra per i texani: ad un positivo Daniel Green (14 punti 4 rimbalzi e 5 assist), s’è ad esempio aggiunta la partita confortante giocata da Splitter (9 punti e 7 rimbalzi). Utah ha buone cose da Jefferson e Favors, ma Millsap stecca clamorosamente (1/8). Da segnalare i 16 punti in 17 minuti dalla panchina di Carroll (3/4 da due e 3/4 da tre).
Utah (29W-28L): A. Jefferson 19, D. Harris 18, D. Carroll 16. Reb (39): D. Favors 12. Ast (24): D. Harris 6.
San Antonio (40W-14L): T. Parker 28, M. Ginobili 23, D. Green 14. Reb (45): T. Duncan 16. Ast (19): D. Green 5.

Toronto Raptors @ Oklahoma City Thunder 75-91
Alla Chesapeake Energy Arena i Thunder giocano al gatto con il topo con i malcapitati Raptors che s’illudono di poter rimanere in partita, fin quando nel finale di terzo periodo Durant e soci decidono di chiuderla. Toronto tiene in panchina per tutto il secondo tempo Andrea Bargnani, facendo preoccupare sulle condizioni fisiche del romano. Senza la sua prima punta, gli ospiti si affidano a Calderon, cogliendo buone risposte (8/12 dal campo), e a DeRozan, da cui però era lecito aspettarsi di più (6/22). Oklahoma City tira con ottime percentuali dalla grande distanza (10/23 da tre) e fa il break con la panchina (Collison, Fisher e Cook chiudono con +16 di plus minus, Harden addirittura con un +21). La vera punta di diamante della squadra è però come al solito Kevin Durant (4/6 da tre), che viene limitato solamente dal minutaggio concessogli dal proprio coach. I Thunder interrompono così la striscia di 3 sconfitte consecutive e si preparano alla volata finale di regular season.
Toronto (20W-37L): J. Calderon 19, D. DeRozan 16, A. Anderson e G. Forbes 8. Reb (43): A. Gray 10. Ast (14): J. Calderon 6.
Oklahoma City (41W-15L): K. Durant 23, J. Harden 17, R. Weastbrook 15. Reb (42): N. Collison 9. Ast (18): R. Westbrook 6.

Houston Rockets @ Sacramento Kings 104-87
I Rockets festeggiano il ritorno in campo di Kyle Lowry (7 assist), schiantando i Kings in California. La squadra di McHale sente odore di playoffs e non vuole farsi scappare l’occasione per mettere un’altra vittoria di distanza fra sé e le inseguitrici. Courtney Lee vive un’altra serata magica (11/18 dal campo e 4 palle rubate) trascinando i texani per buona parte del match. In doppia cifra finiscono comunque altri cinque giocatori di Houston, e se le prestazioni di Dragic oramai non sorprendono più (doppia-doppia sfiorata), fa piacere vedere l’ottimo contributo che Budinger può dare dalla panchina (6/12, 5 rimbalzi, 3 assist e 3 palle rubate). Dall’altra parte Sacramento viene schiacciata dall’ottimo gioco di squadra degli ospiti, perdendosi in un attacco confusionario (21 palle perse). L’ex di turno Terrence Williams continua nel suo ottimo momento da quando è approdato in California (7/16 e 8 rimbalzi questa sera), ma i padroni di casa vengono traditi dalle loro stelle principali: Cousins ed Evans segnano appena 15 punti in due.
Houston (31W-25L): C. Lee 25, C. Budinger e G. Dragic 15. Reb (45): S. Dalembert e P. Patterson 10. Ast (29): G. Dragic 9.
Sacramento (19W-38L): T. Williams 21, J. Fredette 17, I. Thomas 16. Reb (44): H. Whiteside 10. Ast (15): I. Thomas 6.

Ecco la Top Ten della giornata:

httpv://www.youtube.com/watch?v=_EUwSbAsEnM

 

Edoardo Lavezzari ed Eugenio Simoni