George Hill (Indiana Pacers) MVP della nottata NBA. 37 punti 9 rimbalzi e 8 assist (Photo by Andy Lyons/Getty Images)

George Hill (Indiana Pacers) MVP della nottata NBA. 37 punti 9 rimbalzi e 8 assist (Photo by Andy Lyons/Getty Images)

Dieci incontri disputati in questa nottata NBA. La sorpresa della notte è la vittoria di Orlando su Oklahoma City all’ultimo respiro grazie ad un’incredibile schiacciata di Harris. Indiana batte nel big match Portland ma ha bisogno di un tempo supplementare. Seconda vittoria consecutiva per i Lakers, trascinati da Steve Nash, su Philadelphia alla quinta sconfitta consecutiva. Vincono anche i Clippers contro Toronto e New York contro Detroit, con Datome che nuovamente rimane seduto in panchina per tutta la partita. Sullinger è protagonista nella terza vittoria consecutiva per i Boston Celtics che tentano una difficile risalita nella Eastern Conference. Nuova sconfitta per gli Utah Jazz, battuti dai Dallas Mavericks che così colgono la loro quarta vittoria consecutiva.

Ecco i risultati:

Portland Trail Blazers @ Indiana Pacers 113-118 OT
Oklahoma City Thunder @ Orlando Magic 102-103
Los Angeles Lakers @ Philadelphia 76ers 112-98
Cleveland Cavaliers @ Washington Wizards 115-113
Sacramento Kings @ Boston Celtics 89-99
Brooklyn Nets @ Detroit Pistons 95-111
Denver Nuggets @ New York Knicks 90-117
Utah Jazz @ Dallas Mavericks 81-103
Minnesota Timberwolves @ New Orleans Pelicans 91-98

Toronto Raptors @ Los Angeles Clippers 105-118

MVP: George Hill (Indiana Pacers). 37 punti (12/19 da campo) 9 rimbalzi e 8 assist. Grande prestazione di George Hill che sfiora la tripla doppia e, accompagnato da David West (30 punti), trascina gli Indiana Pacers alla quarta vittoria di fila. La giocata decisiva di Hill è la tripla che permette ai Pacers di andare ai supplementari. A fine partita gli elogi di coach Vogel che dice “George Hill è un giocatore speciale, probabilmente il nostro giocatore più sottovalutato”.

LVP: Nicolas Batum (Portland Trail Blazers). 4 punti (1/8 dal campo e 0/3 da 3 punti) 6 rimbalzi e 4 palle perse. Questo è lo score della partita del francese decisamente opaca. Resta sul parquet per 44 minuti ma non riesce mai ad entrare in partita, a differenza dei compagni di quintetto tutti in doppia cifra. Raccoglie 6 rimbalzi che non giustificano però una totale assenza sul fronte offensivo. Portland, con un Batum più presente, avrebbe potuto fare uno sgambetto ai Pacers portandosi a casa la vittoria.

On Fire: David West (Indiana Pacers) 30 pt e 10 reb, Tobias Harris (Orlando Magic) 18 pt, Steve Nash (Los Angeles Lakers) 19 pt, Kyrie Irving (Cleveland Cavaliers) 23 pt e 12 ast, Jared Sullinger (Boston Celtics) 31 pt e 16 reb, Brandon Jennings (Detroit Pistons) 26 pt e 10 reb, Carmelo Anthony (New York Knicks) 31 pt, Monta Ellis (Dallas Mavericks) 22 pt, Anthony Davis (New Orleans Pelicans) 26 pt e 10 reb, Blake Griffin (Los Angeles Clippers) 36 pt.

coach Rick Carlisle (Dallas Mavericks) uno degli artefici dell'ottimo periodo della squadra. Quattro vittorie di fila per i Mavs (AP Photo/Tony Gutierrez)

coach Rick Carlisle (Dallas Mavericks) uno degli artefici dell’ottimo periodo della squadra. Quattro vittorie di fila per i Mavs (AP Photo/Tony Gutierrez)

Losing Effort: Damian Lillard (Portland Trail Blazers) 38 pt e 11 ast, Kevin Durant (Oklahoma City Thunder) 29 pt e 11 ast, Spencer Hawes (Philadelphia 76ers) 15 pt e 11 reb, John Wall (Washington Wizards) 32 pt e 10 ast, DeMarcus Cousins (Sacramento Kings) 31 pt e 16 reb, Jason Terry (Brooklyn Nets) 18 pt, Ty Lawson (Denver Nuggets) 24 pt, Marvin Williams (Utah Jazz) 21 pt, Kevin Love (Minnesota Timberwolves) 26 pt e 19 reb, DeMar DeRozan (Toronto Raptors) 36 pt.

Ups: Dallas Mavericks (30W-21L). Quarta vittoria consecutiva per i Mavericks che così ritrovano l’ottava ed ultima casella utile per la postseason. Nowitzki è sempre il leader indiscusso ma è l’intero quintetto a girare. Ellis, Calderon, Marion, Dalembert con il prezioso contributo dalla panchina di Vince Carter sono in un periodo di ottima forma, vincendo 6 delle ultime 10 partite. Questo è il periodo giusto per mettere un po di vuoto alle spalle e cercare di congelare la propria posizione.

Downs: Philadelphia 76ers (15W-36L). Periodo no per i Sixers. La partita di stanotte contro un’altra squadra in difficoltà come i Lakers poteva essere un’ottima occasione di rilancio ma invece è arrivata un’altra sconfitta, la quinta consecutiva. Nonostante le buone potenzialità della squadra, ogni velleità di postseason è stata abbandonata da tempo e l’unica nota positiva su cui basare una risalita è Carter-Williams, rookie che sta andando oltre ogni aspettativa.

Steve Nash (Los Angeles Lakers) playmaker over 40 di lusso, 19 punti e season-high (Photo by Jesse D.Garrabrant/NBAE via Getty Images)

Steve Nash (Los Angeles Lakers) playmaker over 40 di lusso, 19 punti e season-high (Photo by Jesse D.Garrabrant/NBAE via Getty Images)

The Buzzer Beater: Oklahoma City Thunder @ Orlando Magic 102-103. Finale scoppiettante ad Orlando dove la partita è stata letteralmente decisa da una giocata allo scadere. Tobias Harris degli Orlando Magic sorprende Oklahoma City che già assaporava l’ennesima vittoria. I Magic recuperano palla con Oladipo che fa partire il contropiede, entra in area scaricando la palla ad Harkless che di prima intenzione da palla ad Harris che schiaccia a canestro nell’esatto momento in cui il tabellone si illumina mandando in visibilio l’Amway Center.

Stat of the Night: una serie di statistiche e curiosità su Steve Nash (Los Angeles Lakers). Innanzitutto i 19 punti messi a segno stanotte sono il season high del neo quarantenne. Per un over 40 è la miglior prestazione dai tempi di Karl Malone, che ne aveva messi 20 sempre giocando per i Lakers nel 2004. Insieme a Bob Cousy, John Stockton e Jason Kidd è l’unico playmaker in campo a 40 anni nella intera storia della NBA.