Michael Snaer, protagonista assoluto nella vittoria di Brindisi su Venezia (foto di Savino Paolella 2014)

Michael Snaer, protagonista assoluto nella vittoria di Brindisi su Venezia (foto di Savino Paolella 2014)

Enel Brindisi

Delroy James 7: CVD, sotto canestro evidenzia tutte le difficoltà dei lagunari. Fa valere il suo apporto in entrambe le metà campo.

Miroslav Todic 6,5: Disputa una buona gara in linea con quella dei compagni di squadra, anche se 4 palle perse fanno intendere che forse non era proprio una serata di grazia.

Matteo Formenti 7: L’uomo della provvidenza, che porta dalla panchina il definitivo slancio per consentire ai suoi di spaccare la gara.

Jerome Dyson 6,5: Svolge il compitino con diligenza, ma non riesce a diventare padrone assoluto della partita come successe in campionato. Poco male se i compagni forniscono questo apporto.

Ron Lewis 5: Sembra essere restato a Brindisi con mente e corpo. Totalmente estraneo alla gara, chiude con un eloquente -7 di valutazione.

Michael Snear 8: Come se non bastassero gli assi già a disposizione di Piero Bucchi. Domina la contesa, chiudendo con cifre straordinarie e dando la sensazione di essere veramente inarrestabile.

Folarin Campbell 7,5: Sesto uomo di nome e non di fatto. Solito, straordinario apporto dalla panchina, è grazie alle sue triple che l’inerzia della partita poco a poco si sposta in favore dei suoi.

Guido Rosselli i nazione, uno tra i pochi a salvarsi per i lagunari (Foto Savino Paolella 2014)

Guido Rosselli i nazione, uno tra i pochi a salvarsi per i lagunari (Foto Savino Paolella 2014)

Umana Reyer Venezia

Hrvoje Peric 5,5: Questa volta il croato non riesce ad eguagliare le buone prestazioni offerte nelle ultime uscite, sembrando estraneo al gioco orogranata. Parzialmente salvato grazie ai rimbalzi.

Jacopo Giachetti 5: Solo 2 minuti, che sanno tanto (visto anche l’arrivo di Aaron Johnson) di bocciatura quasi definitiva.

Guido Rosselli 6: Il fatto che Markovski lo abbia relegato a lungo in panchina resta un punto di domanda. Fornisce il solito contributo alla squadra, con energia ed intelligenza.

Nate Linhart 5: Stecca anche un altro dei giocatori che recentemente sembrava essere entrato in ritmo. Il tiro da 3 non va, a rimbalzo non riesce ad incidere come ha abituato.

Luca Vitali 5: Emblema di una squadra alla tremenda ricerca di ricompattarsi. Recuperato in extremis dopo due settimane di letto, l’unico giocatore in grado di far girare la squadra gioca una gara davvero brutta e costellata di errori, chiusa con 6 palle perse.

Donell Taylor 6: In crescita, ed almeno quello, è un buon segnale per Markovski. Tanti uno contro uno, ma viste le condizioni del play e visto l’avversario non gli si può rimproverare nulla.

Andre Smith 6,5: Fossero andate a segno un paio di quelle triple, forse parleremmo di un’altra gara. Il miglior elemento di Venezia gioca una gara orgogliosa, chiusa non distante da una clamorosa tripla-doppia, ed oltre ai numeri c’è uno straordinario apporto alla partita.

Aaron Johnson 5: Forse non è proprio il giocatore che può risolvere i problemi dell’Umana. Il curriculum parlava di un discreto passatore a cui mancavano però i punti ed il tiro, l’impressione e le statistiche della gara sembrano confermare.

Andrea Crosariol 6: Decisamente meglio rispetto a quanto visto contro Varese. Ha bisogno di tempo per entrare nei meccanismi difensivi, davanti sgomita e ne mette anche 12.


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