Chicago Bulls @ Philadelphia 76ers   78 – 79  (serie  2-4: 76ers al secondo turno)

Dopo nove anni di attesa, finalmente i 76ers tornano a giocare una semifinale di Conference e lo fanno grazie alla vittoria di stanotte che, di fatto, chiude la serie contro la strafavorita Chicago. L’eroe di questa notte è sicuramente Iguodala, il quale mette a segno, a 2.2 secondi dalla fine, i 2 tiri liberi che permettono il sorpasso sugli ospiti e che regalano a vittoria. E pensare che all’inizio di questa gara 6 sembrava che i Bulls potessero arrivare fino a gara 7, visto che riuscivano a tenere testa ai rivali di Philadelphia in maniera egregia e subendo, nel primo tempo, uno svantaggio di sole 9 lunghezze, pareggiato alla fine del terzo periodo (63 – 63), grazie ai sorprendenti Hamilton e Deng (entrambi a 17 punti fino a quel momento). L’ultimo quarto è un susseguirsi di punti da una parte e dall’altra che, comunque, vede Chicago quasi sempre in vantaggio per gli ultimi 12 minuti di gara, anche grazie agli assist un Watson ispiratissimo (saranno 10 in totale) e alla schiacciata di Asik che a 26 secondi dalla fine, porta sul +3 gli ospiti tenendo in piedi il sogno del passaggio del turno. Tuttavia dopo i 2 punti di Young su sponda 76ers che portano lo svantaggio a -1, sarà proprio Asik con i suoi errori dalla linea della carità a condannare i Bulls: perché su quel rimbalzo sarà Iguodala ad avventarsi sul pallone e ad ottenere quei due liberi che daranno le semifinali (contro Boston)ai padroni di casa e che tengono vivo il sogno delle finali.

Bulls : L.Deng 19, R.Hamilton 19, T.Gibson 14. Ast(19): C.Watson 10. Reb(56): L.Deng 17.

76ers : A.Iguodala 20 J.Holiday 14, L.Williams 14. Ast(19): A.Iguodala 7. Reb(33): S.Hawes 10. 

Atlanta Hawks  @ Boston Celtics  80 – 83 (serie 2-4: Boston al secondo turno)

Quello che è sceso stanotte al TD Garden di Boston è stato un Kevin Garnett straordinario, perché con la sua doppia-doppia (28 punti e 14 rimbalzi) ha condotto i Celtics alle semifinali di Conference, che vedranno la squadra di Boston giocare contro i Philadelphia 76ers; si dovrà ricredere Ivan Johnson, che qualche giorno fa aveva definito il centro dei biancoverdi un “giocatore scorretto”. All’inizio del primo quarto non c’è una vera e netta supremazia da parte di una delle due squadre, le quali si equivalgono per quasi tutto il tempo e chiudono distaccate di soli 3 punti in favore di Atlanta; un vantaggio che sarà alzato a +8 nelle fasi iniziali del secondo quarto, ma che, riportato a 3 punti, sarà annientato dalla formazione di casa, la quale, grazie a Pierce e a Garnett (12 e 11 punti fino al quel momento), otterrà un parziale di 15-0 che fa intendere quale squadra vincerà stanotte. Ma all’inizio del terzo quarto la stanchezza in casa Celtics si fa sentire e gli Hawks posso pian piano riescono tornare sotto accorciando, grazie alle due triple consecutive di Johnson fin lì autore di 17 punti, a sole 4 lunghezze lo svantaggio al suono della terza sirena. Arrivati all’ultimo quarto ecco che Garnett prende in mano la partita e realizza quattro canestri consecutivi, che tuttavia non mettono al sicuro Boston, la quale si addormenta per ben 3 minuti e mezzo, nei quali Smith e Horford danno il meglio e portano Atlanta in vantaggio di 3 punti. Le battute finali però sono tutte per Pierce che mette a segno i 2 liberi finali e che chiudono la partita, e la serie, in favore dei Celtics.

Hawks : J.Smith 18, J.Johnson 17, M.Williams 16 Ast(22): J.Teague 6 Rmb(36): A.Horford 9.

Celtics : K.Garnett 28, P.Pierce 18, R.Rondo 14 Ast(19) R.Rondo 8 Rmb(40) K.Garnett 14

L.A. Lakers @ Denver Nuggets   96 – 113 (serie 3-3)

Disastro Los Angeles in casa dei Nuggets: i gialloviola vengono sconfitti pesantemente dalla formazione di casa e si vedono rimontare il vantaggio di 3-1 nella serie dei playoff complicando così il passaggio del turno. Non bastano i 31 punti del solito Bryant, che sembra non risentire del dolore allo stomaco accusato qualche ora prima della partita, e la doppia-doppia di Bynum; dall’altra parte è stellare la prestazione di Lawson aiutato dai punti e dai rimbalzi di Faried. I primi 3 minuti di gara sono un preludio di come andrà la partita, infatti la formazione di casa va in vantaggio per 13-0 (8 punti solo di Lawson) di fronte a dei Lakers totalmente imprecisi sotto canestro, e che, anche in difesa, mostrano notevoli carenze per tutto il quarto. All’inizio del secondo periodo le squadre rimangono sugli stessi livelli del primo e di fatto il vantaggio di 10 punti ne aumenta ne diminuisce, anche se dalla seconda metà in poi arriva la reazione L.A grazie al suo capitano che porta lo svantaggio a -4 con 1 minuto e mezzo da giocare prima dell’intervallo. Il terzo quarto si apre di nuovo malissimo per i Lakers, i quali segnano il primo canestro dopo 3 minuti, durante i quali i Nuggets si riportano sopra di 18 lunghezze grazie ai punti dalla lunetta di Faried; questo vantaggio fa crollare definitivamente le speranze, per Los Angeles, di vincere la partita e chiudere la serie. Il restante ultimo quarto serve solo per aumentare il punteggio, visto che la rimonta Lakers non inizia nemmeno, e per aprire le porte di gara 7 a dei Nuggets che, viste le ultime 2 partite, possono sperare nelle semifinali.

Lakers : K.Bryant 31, R.Sessions 14, A.Bynum 11. Ast(23): K.Bryant 4. Reb(42): A.Bynum 16

Nuggets : T.Lawson 32, C.Brewer 18, K.Faried 15. Ast(26): D.Gallinari 7 . Reb(47): K.Faried 11

 Alessandro Marelli