Denver Nuggets @ Toronto Raptors 96-105 

Il Mago supera quota 6000

Continua il periodo altalenante dei Nuggets, che perdono in casa dei Raptors e sono momentaneamente fuori dalla zona playoff. La gara resta in equilibrio per tre quarti, con i canadesi che arrivano fino al + 10 nel secondo quarto (32-22) e gli ospiti bravi a rimontare e a raggiungere anche il + 6 (63-69) nel terzo periodo. A tenere Denver in partita è Lawson, che realizza tutti i suoi 26 punti, a cui aggiunge anche 9 assist, nei primi tre quarti. Una volta spentosi il numero 3, che tira 0/4 negli ultimi 12 minuti, Toronto, grazie anche all’ottimo 12/22 da 3, mette insieme un parziale di 17-2 nei minuti centrali dell’ultimo quarto, che decide la contesa. Serata storica per Andrea Bargnani, che realizzando 26 punti, supera quota 6.000 con la maglia dei Raptors e diventa il quarto marcatore nella storia della franchigia. Da segnalare, inoltre, per i Raptors i 17 punti di DeRozan e le doppie-doppie di Calderon (11 e 10 assist) e Forbes (11 e 10 rimbalzi). Dall’altra parte, oltre a Lawson, in evidenza anche Afflalo (15) e Wilson Chandler (13 e 8 rimbalzi).

Denver (27W-24L): T. Lawson 26, A. Afflalo 15, W. Chandler 13. Reb (43): W. Chandler 8. Ast (18): T. Lawson 9.

Toronto (17W-34L): A. Bargnani 26, D. DeRozan 17, L.Kleiza 15. Reb (49): G. Forbes 10. Ast (25): J. Calderon 10.

Orlando Magic @ New York Knicks 86-108

Anche senza Lin e Stoudemire e con Anthony ancora alle prese con problemi all’inguine, i Knicks travolgono i discontinui Magic e portano a due partite e mezzo il vantaggio sui Bucks per l’ottavo posto a Est. L’equilibrio dura un quarto e mezzo, fino a quando Nelson (17 e 4 assist) trova con continuità la via del canestro per gli ospiti. Poi New York scappa grazie a due parziali. Il primo di 17-2 che porta i padroni di casa in vantaggio 57-41 all’intervallo. Il secondo, che chiude definitivamente i giochi nel terzo periodo, di 33-18, che viene marchiato da 12 dei 25 punti della serata di Anthony. I Knicks possono contare su 5 uomini in doppia cifra, tra cui Shumpert (25, career high, 7 ribalzi e 4 assist), Novak (16 con 4/8 da 3) e Davis (11, 7 rimbalzi e 6 assist) e sul dominio a rimbalzo (49-34). Tra i Magic oltre a Nelson si salva soltanto Redick (15 con 3/5 da 3). In ombra Howard (12 e 5 rimbalzi), malissimo il trio Jason Richardson-Turkoglu-Anderson, che mettono insieme 13 punti con 5/16 dal campo.

Orlando (32W-19L): J. Nelson 17, J. Redick 15, D. Howard 12. Reb (34): G. Davis 6. Ast (14): J. Nelson 4.

New York (26W-25L): C. Anthony e I. Shumpert 25, S. Novak 16. Reb (49): T. Chandler 9. Ast  (24): B. Davis 6.

Minnesota Timberwolves @ Charlotte Bobcats 88-83 

Love domina a Charlotte

Preziosa vittoria per I Timberwolves, che mantengono viva una piccola speranza di approdare ai playoff violando il parquet dei Bobcats dopo una partita più equilibrata del previsto. Con una rotazione ridotta a soli 8 uomini, coach Adelman ringrazia uno strepitoso Love, autore di 40 punti, 26 dei quali nella ripresa, 14/31 al tiro, 4/7 da 3, 19 rimbalzi e 4 assist. Proprio il numero 42 realizza le 2 triple, che portano i suoi sul + 9 (82-73) nel quarto periodo e mettono un freno al tentativo di rimonta dei padroni di casa. Minnesota, che può contare anche sulle doppie-doppie di Ridnour (15 e 14 assist) e Tolliver (11 e 11 rimbalzi), cattura 13 rimbalzi in attacco, 6 dei quali grazie a Love, da cui nascono 23 punti. Ai Bobcats, capaci comunque di chiudere avanti il primo tempo, non bastano 4 uomini in doppia cifra, con Maggette (22) miglior realizzatore dei suoi e con l’ottimo apporto dalla panchina di Walker (20 in 24 minuti).

Minnesota (25W-27L): K. Love 40, L. Ridnour 15, A. Tolliver 11. Reb (50): K. Love 19. Ast (22): L. Ridnour 14.

Charlotte (7W-41L): C. Maggette 22, K. Walker 20, G. Henderson 15. Reb (38): E. Najera 8. Ast (22): D.J. Augustin 8.

Detroit Pistons @ Cleveland Cavaliers 87-75

Senza Gordon, fuori per problemi all’inguine, e con Stuckey costretto ad uscire nel primo quarto per guai al ginocchio, i Pistons espugnano Cleveland grazie a un Prince tornato per una sera a ottimi livelli. Il numero 22, infatti, chiude con 29 punti, 11/21 al tiro, 4/4 da 3 e 8 rimbalzi. Detroit, grazie a un parziale di 9-0 nel terzo periodo, allunga fino al + 15 (68-53), ma i Cavs sono bravi a tornare prima sul – 7 (68-61) grazie a Jamison (17 e 3 stoppate), poi a – 5 grazie a Irving (22, 9 rimbalzi, 6 assist e 5 palle perse). Il numero 2, però, nell’azione successiva sbaglia la tripla, obiettivo che centra, invece, dall’altra parte Knight (16 e 5 assist), che chiude così i giochi. Da segnalare la buona prova di Maxiell (12, 9 rimbalzi e 3 stoppate) da una parte e la cattiva serata al tiro di Thompson (9 con 3/12 e 11 rimbalzi) dall’altra.

Detroit (18W-32L): T. Prince 29, B. Knight 16, J. Maxiell 12. Reb (49): G. Monroe 10. Ast (18): B. Knight 5.

Cleveland (17W-31L): K. Irving 22, A. Jamison 17, T. Thompson e M. Harris 9. Reb (48): T. Thompson 11. Ast (20): K. Irving 6.

Utah Jazz @ Boston Celtics 82-94

Privi ancora di Ray Allen (problemi alla caviglia per lui), i Boston Celtics colgono la loro terza vittoria consecutiva avendo la meglio, dopo una partita combattuta, sugli Utah Jazz. Boston sembra però aver già archiviato la partita nei primi due quarti. La squadra di Rivers infatti è avanti all’intervallo di 11 lunghezze (46-35). Nel terzo periodo Garnett e soci continuano a macinare bel gioco e toccano il loro massimo vantaggio (+18) sul 61-43 con 7’40” da giocare. La rimonta Jazz vede in Hayward, Jefferson  e Millsap i principali artefici che porteranno Utah fino al -5 con cui si chiude il terzo periodo (61-66). Il quarto periodo si preannuncia scoppiettante e i Jazz riescono ad impattare la partita ad inizio quarto sul 66 pari. A questo punto però Boston riesce a trovare le forze per riprendere una partita che ha sempre tenuto in mano e, aiutata dai punti di Bass, mette insieme un mini-break di 11-5 che la riporta sul +9 (80-71). Utah ci prova ma non rientra più, ed il risultato si assesta sull’82-94 finale in favore dei Celtics.

Utah (27W-24L): G.Hayward 19, A.Jefferson 18, P.Millsap 16. Reb (49): A.Jefferson 12. Ast (23): D.Harris 7

Boston (28W-22L): K.Garnett 23, P.Pierce 20, B.Bass 19. Reb (38): K.Garnett 10. Ast (24): R.Rondo 14

Indiana Pacers @ New Jersey Nets 84-100

Ritorno alla vittoria per i New Jersey Nets che, davanti al proprio pubblico, sconfiggono una squadra rivelazione come gli Indiana Pacers tirandosi su di morale dopo alcune prestazioni non convincenti. La partita rimane in bilico per tre quarti, in cui nessuna delle due squadre è in grado di realizzare il break decisivo. La partita cambia nell’ultimo periodo. Trascinati da un super Deron Williams, che mette a segno 13 punti nel quarto, i Nets volano. Aiutata anche da Brooks e Green, New Jersey tocca anche il +21 (97-76) con poco meno di 3 minuti da giocare. George, autore di 22 punti non molla, ma Indiana limiterà lo svantaggio soltanto a 16 lunghezze. Brutta battuta d’arresto per i Pacers dopo la bella vittoria su Miami, ma playoff quasi assicurati per i gialloblu.

Indiana (29W-20L): P.George 22, T.Hansbrough 13, D.West 12. Reb (39): R.Hibert 7. Ast (20): D.Collison 7

New Jersey (17W-35L): D.Williams 30, M.Brooks 17, G.Green 14. Reb (43): K.Humphries 8. Ast (24): D.Williams 9

Chicago Bulls @ Atlanta Hawks 98-77

Nuova vittoria e leadership della Eastern Conference sempre più netta per I Chicago Bulls. La miglior squadra della Lega, ancora senza Rose, torna alla vittoria battendo gli Atlanta Hawks. Protagonista assoluto del match è Luol Deng autore di 22 punti e di un ottimo 5/8 da 3 punti. Chicago costruisce già nel primo tempo la sua vittoria, grazie al lavoro di Boozer, Gibson e Noah, toccando il +18 e andando a riposo avanti di 12 (54-42). Atlanta al rientro sul parquet, guidata da Teague e Johnson, recupera fino al -4 (52-56). Questo, però, è l’ultimo ruggito della squadra di coach Drew. Chicago prende in mano la partita e non la molla più. La squadra di Thibodeau chiude avanti di 16 il terzo quarto (76-60) e nel quarto periodo si limita a gestire il vantaggio, sino al +21 finale. Chicago, già matematicamente ai playoff, raccoglie la vittoria stagionale numero 41, scavando un bel gap nei confronti di Miami. Seconda sconfitta consecutiva per Atlanta che però guarda con relativa tranquillità la situazione alle sue spalle.

Chicago (41W-11L): L.Deng 22, C.Boozer 20, T.Gibson 19. Reb (46): C.Boozer 9. Ast (26): J.Lucas III 5

Atlanta (30W-22L): J.Smith 19, J.Teague 13, J.Johnson 12. Reb (36): Z.Pachulia 10. Ast (20): J.Teague 8

San Antonio Spurs @ Sacramento Kings 117-112 

Nuova vittoria per gli Spurs, che si confermano sempre più squadra anti-Thunder per la lotta al titolo della Western Conference. Sesta vittoria consecutiva per i ragazzi di Popovich contro degli ottimi Sacramento Kings, che hanno tenuto testa per tutto il match. Sacramento spinta dalle incredibili doppie doppie di Thomas e Cousins rimane a – 7 a poco meno di un minuto dal termine (103-110). Il protagonista dell’incontro, però, è un ritrovato Manu Ginobili che mette a segno 20 punti, compreso il canestro che ammazza la partita a 36” dalla fine. Gli Spurs così si portano sul +9 (112-103), con Sacramento che a quel punto molla definitivamente la presa, raccogliendo così la terza sconfitta consecutiva e la numero 33 complessivamente in questa stagione.

San Antonio (35W-14L): M.Ginobili 20, K.Leonard 19, T.Duncan 18. Reb (42): K.Leonard 9. Ast (28): T.Parker 10

Sacramento (17W-33L): I.Thomas 28, D.Cousins 25, M.Thornton 18. Reb (34): D.Cousins 11. Ast (24): I.Thomas 10

Phoenix Suns @ Los Angeles Clippers 86-103 

Duelli ad alta quota in Arizona

Ottima prova dei Los Angeles Clippers che ottengono la loro terza vittoria consecutiva e rimangono a sole due partite di distanza dai Lakers. Nuova battuta d’arresto per i Suns che vedono allontanarsi al momento l’obiettivo ottavo posto. La partita rimane viva per tre quarti. Infatti Los Angeles mette le basi della sua vittoria alla fine del terzo periodo, con un parziale di 7-0, targato da Blake Griffin (27 punti e 14 rimbalzi) e dai 15 punti e 15 assist di Chris Paul. Nel quarto periodo i Clippers tengono a distanza i Suns. I 15 assist di Nash e i 23 punti di Gortat non bastano alla squadra dell’Arizona per rientrare. In conclusione i Clippers toccano anche il +20 e la partita si assesta sull’86-103 finale.

Phoenix (25W-26L): M.Gortat 23, C.Fyre 16, 3 giocatori 10. Reb (40): M.Gortat 7. Ast (26): S.Nash 15

Los Angeles (29W-21L): B.Griffin 27, C.Paul 15, C.Butler 14. Reb (48): B.Griffin 14. Ast (26): C.Paul 15

New Orleans Hornets @ Golden State Warriors 102-87

Quasi sicuramente è la partita meno affascinante di questa notte NBA, ma alla Oracle Arena di Oakland si registra il grande colpo esterno dei New Orleans Hornets. La squadra peggiore della Western Conference riesce a giocare del bel basket, come poche volte è accaduto in quest’annata disgraziata. Sconfitti i Golden State Warriors che, perso Ellis nell’ultimo mercato, faticheranno da qui fino a fine stagione per ritrovarsi. I Warriors non impensieriscono praticamente mai gli Hornets e New Orleans è avanti già di 17 a fine primo tempo (57-40). Grazie ad un piazzato di Jarrett Jack, (20 punti) gli Hornets toccano il +20 (massimo vantaggio) sul 69-49. Ottima prova anche per il nostro Marco Belinelli, finalmente protagonista ed autore di 22 punti e 6 assist. Golden State, con Lee e Thompson, nel terzo quarto prova a tornare in partita, ma alla sirena lo svantaggio è di 16 punti (81-65). Ad inizio quarto periodo la musica non cambia e la partita è già chiusa.

New Orleans (13W-37L): M.Belinelli 22, J.Jack, C.Landry 20. Reb (39): A.Aminu, C.Landry 8. Ast (26): J.Jack 9

Golden State (20W-29L): D.Lee 28, K.Thompson 13, B.Rush, D.Wright 12. Reb (33): D.Lee 7. Ast (19): N.Robinson 6

Ecco la Top Ten della giornata:

httpv://www.youtube.com/watch?v=dSE0C_zJ32c


Marco Pirri e Alessio Simeone