Michael Beasley torna protagonista (fonte: AP Photo/Lynne Sladky)

Michael Beasley torna protagonista (fonte: AP Photo/Lynne Sladky)

Quattro partite nella notte e quattro vittorie abbastanza agevoli per le squadre di casa. Miami, dopo un primo tempo finito sul 56-45 chiude la pratica-Bucks in un terzo periodo da 28-17. Washington mette qualche apprensione in più a Dallas quando rientra a -5 dopo essere stata sotto 71-56 prima di subire il nuovo allungo dei Mavs guidato dal duo NowitzkiEllis. Golden State mette subito le cose in chiaro contro Detroit chiudendo il primo periodo sul 35-16 e toccando nel corso della gara anche il +29. Coach Mo Cheeks da così ampio spazio alla panchina e Datome ne approfitta per toccare per la prima volta in carriera la doppia cifra e finire con 10 punti (4/6 al tiro incluse 2 bombe) in oltre 17’. I Los Angeles Lakers infine , cavalcando il career-high di Jordan Hill, hanno la meglio di New Orleans che dopo essere sprofondata a -26 era timidamente  rientrata a -15 nell’ultimo quarto prima di un 11-1 Lakers che ha segnato definitivamente il match. Questi i risultati:

 

Milwaukee Bucks @ Miami Heat 95-118

Washington Wizards @ Dallas Mavericks 95-105

Detroit Pistons @ Golden State Warriors 95-113

New Orleans Pelicans @ Los Angeles Lakers 95-116

 

MVP: con 17 punti nel solo terzo quarto, tanti quanti i Bucks, LeBron James chiude ogni velleità di vittoria (se mai ce ne fossero state) di Milwaukee e porta il record dei suoi Heat a 5v e 3p. Per lui alla fine 33 punti con 13/21 al tiro.

LVP: Dopo il career-high di pochi giorni fa, Bradley Beal (Washington) incappa in una giornata da 2/10 al tiro per soli 9 punti, anche se “addolciti” da 7 assist.

On Fire: John Henson (MIL) 18p (7/10 al tiro), Gary Neal (MIL) 18p, Monta Eliis (DAL) 19p, John Wall (WAS) 14p e 10a, Andre Drummond (DET) 16p e 14r, Steph Curry (GSW) 25p, David Lee (GSW) 17p, Jermaine O’Neal (GSW) 17p (7/8 al tiro), Eric Gordon (NOP) 17p, Nick Young (LAK) 17p (7/11 dal campo).

Losing Effort: nella sconfitta all’AA Center Trevor Ariza è l’ultimo ad arrendersi e comanda i suoi Wizards con una prestazione da 27 punti, 10/17 dal campo (di cui 5/11 da 3) e 7 rimbalzi. Purtroppo non bastano.

The Unespected: se Miami avesse ritrovato il vero Michael Beasley, allora il threepeat non sarebbe così lontano. L’ex Suns disputa una gara da 19 punti con 8/12 al tiro uscendo dalla panchina, il tutto in soli 20’ scarsi di gioco.

Da segnalare anche la doppia doppia di Jordan Hill nella facile vittoria dei Lakers su New Orleans. Per lui 21 punti e 11 rimbalzi con 7/12 dal campo. Bel modo per festeggiare la prima partenza in quintetto della stagione.

Dirk Nowitzki scala la classifica dei migliori marcatori NBA (fonte: AP Photo/Tony Gutierrez)

Dirk Nowitzki scala la classifica dei migliori marcatori NBA (fonte: AP Photo/Tony Gutierrez)

Ups: poche indicazioni nelle quattro gare disputate, vista la differenza di forze emersa sui campi. La migliore impressione la fanno comunque i Warriors che annichiliscono fin da subito i malcapitati Pistons.

Downs: Un passo indietro per New Orleans. In particolare preoccupa il reparto lunghi dove Anthony Davis è chiamato a fare costantemente “pentole e coperchi” altrimenti sono dolori. Nella notte 15 punti e 5 rimbalzi con 6/11 al tiro non sono bastati contro la front line gialloviola. E l’infortunio di Stiemsma (distorsione al ginocchio) non aiuta (così come la firma di Amundson).

Milestone: con i 19 punti rifilati ai Wizards Dirk Nowitzki ha superato al 16° posto all time dei migliori marcatori “Mr. Logo” Jerry West. Ed ora mette nel mirino Reggie Miller che dista solo 82 punti.


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