In attesa che -il prossimo martedì (alle 7 pm ora di NY in diretta su NBA TV)- venga diramato il nuovo calendario da 66 gare , la NBA ha ufficializzato il programma di Natale, che per la prima volta nella storia coincide con la giornata di esordio del massimo campionato professionistico americano.

Celtics@Knicks (18 ora ITA, diretta TNT), Heat@Mavericks (20.30, ABC), Bulls-Lakers (23, ABC), Magic-Thunder (2, ESPN), Clippers-Warriors (4.30, ESPN) , questo il gustoso palinsesto del prossimo 25 dicembre.

La regular season terminerà il 28 aprile e l’eventuale gara 7 delle Finals si disputerà il 26 di giugno. Ogni squadra giocherà 48 partite contro formazioni della stessa Conference, mentre delle restanti 18 da giocare contro squadre dell’altra Conference ci saranno casi in cui incontreranno un team o solo in casa o solo in trasferta. Previsti inoltre da uno a tre “back-to-back-to-backs”, ovvero tre partite consecutive, così come accadde nel 1999. Probabili back-to-back potrebbero esserci al secondo turno dei playoffs.

E’ stato calcolato che ogni squadra giocherà una media di 16.1 garea al mese (nel 98-99 lockout furono 16.67, mentre regolarmente sono 14.56)

Il lockout non è ancora concluso ufficialmente, ma la NBA confida che il CBA possa essere pronto e firmato la prossima settimana. Una delle condizioni necessarie era che la NBPA tornasse ad essere un sindacato. Ed è ciò che è successo perchè Hunter ha raccolto le 300  firme necessarie per annullare la proposta di decertificazione e di deresponsabilizzazione.

I giocatori rappresentativi delle 30 franchigie dovrebbero riunirsi a New York il prossimo mercoledì e le votazioni sul nuovo CBA (ne hanno diritto tutti i 450 giocatori) dovrebbero partire il giorno successivo via internet. Si segnalano ancora spaccature all’interno dell’Associazione, con una frangia di giocatori (l’ala intransigente che aveva fortemente voluto la class action) che appare ancora insoddisfatta e che avrebbe addirittura proposto la rimozione dei vertici del sindacato, a partire da Billy Hunter.

Ora la palla passa in mano agli avvocati della NBPA che dovrebbero ritirare definitivamente le class action intentate in Minnesota (di fatto già invalidata) e California.

Dallo scorso giovedì i giocatori hanno avuto il permesso dalla NBA di allenarsi presso i centri sportivi delle proprie squadre di appartenenza (in generale quello di qualsiasi squadra), ma solo con i preparatori atletici e senza alcun membro del coaching staff. In attesa della firma del CBA i giocatori hanno dovuto firmare una liberatoria che sgravi da ogni responsabilità le franchigie in caso di infortunio.

Da oggi inoltre le squadre avranno la possibilità di iniziare a parlare con gli agenti dei giocatori.

Fonti ben informate confermano che l’All Star Game di Orlando (24-26 Feb 2012) dovrebbe svolgersi regolarmente, così come la trade deadline dovrebbe rimanere invariata all’1 Marzo, anche se si è parlato di un suo possibile slittamento di una settimana.

Sul fronte mercato, Grant Hill ha fatto sapere che a 39 anni non ha assolutamente intenzione di ritirarsi e che quasi sicuramente ritornerà ai Suns. I Celtics, che hanno soltanto 6 giocatori sotto contratto, alla ricerca di durezza sotto canestro, hanno manifestato interesse per Reggie Evans. Bostjian Nachbar torna negli USA, favorita è Detroit. Deron Williams ha affermato che al 99% non estenderà con i Nets (contratto in scadenza nel giugno 2012 con PO di un anno). VF