Oklahoma City riabbraccia la sua arena e il suo incredibile pubblico, cercando una reazione necessaria dopo aver perso – e male – le prime due sfide della serie. Rispetto ai due match giocati in Texas torna Serge Ibaka nelle fila della squadra di casa, e questo pare fare tutta la differenza del mondo: il centro congolese di passaporto spagnolo nel primo quarto gioca una bellissima pallacanestro, punendo regolarmente gli Spurs dalla media e garantendo la solita, enorme protezione nel pitturato dei Thunder. Nonostante ciò, dopo i primi 12′ gli Spurs sono in vantaggio, grazie soprattutto alle triple di Green e, nel finale, di Manu Ginobili.

Gli uomini di Brooks riescono a costruire un piccolo vantaggio nel secondo periodo, annullato con pazienza dagli Speroni. Negli ultimi secondi del primo tempo Ginobili e Westbrook danno vita ad uno spettacolo pirotecnico impressionante, la cui degna chiusura è la tripla di quest’ultimo da metà campo con cui termina la seconda frazione, con i Thunder a +4.

Nella ripresa Okc stringe ulteriormente le maglie in difesa, trova un nuovo allungo cui San Antonio risponde con qualche difficoltà in più ed infine dilaga nell’ultimo periodo. Finisce 106-97.

Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder), photo by Mark D.Smith-USA TODAY Sports.

Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder), photo by Mark D.Smith-USA TODAY Sports.

MVP – All’inizio ha faticato molto, non riuscendo a trovare canestri dal campo, ma dal secondo periodo in avanti Russell Westbrook è stato un vero fattore. Chiuderà con 26 punti, 8 rimbalzi e 7 assist in 36′ di gioco, e nonostante un non eccelso 8/19 al tiro porta anche a casa un +15 nel plus/minus.

LOSING EFFORT – Sprazzi di vecchio Manu in quel di Oklahoma. L’argentino gioca una gran partita, si prende sulle spalle i compagni più volte e martella dalla lunga distanza con costanza e precisione rare. 23 punti con 4 assist alla fine per lui, tirando con un eccezionale 6/9 da tre.

ON FIRE – K. Durant (25 pts, 10 rbds); T. Duncan (16 pts, 8 rbds); S. Ibaka (15 pts, 8 rbds).

Tony Parker (San Antonio Spurs). photo by Craig Mitchelldyer-USA TODAY Sports

Tony Parker (San Antonio Spurs). photo by Craig Mitchelldyer-USA TODAY Sports

LVP – Per una volta Tony Parker non è riuscito ad incidere come avrebbe dovuto. Il ritorno di Ibaka sotto le plance ha condizionato anche un giocatore rapidissimo come lui, che infatti chiude con 9 soli punti e 4 assist, con un poco incoraggiante 4/13 dal campo e un indicativo -12 nel plus/minus. Serata storta, può succedere a chiunque, persino al numero 9 degli Spurs.