In una Conference Big 12, che vedrà in questa stagione al proprio vertice lo scontro tra Oklahoma State e Kansas Jayhawks per la corona di regina, i Cowboys cominciano la stagione con davvero solide speranze di vittoria. Abbiamo raggiunto Michael Cobbins, giocatore proprio di Oklahoma State, proveniente da Amarillo, Texas, e gli abbiamo posto alcune domande. Presentiamo con piacere ai nostri lettori le risposte che ci ha dato.

Raccontaci qualcosa sulla tua esperienza ad Oklahoma State?

“Uno degli aspetti più belli della mia esperienza qui è stata conoscere Markel Brown e Brian Williams. Sono dei ragazzi fantastici e usciamo spesso insieme, girando per la città. Abbiamo inoltre girato un video chiamato OkStateCribs sulla nostra prima stagione qui, nel quale abbiamo mostrato il nostro spogliatoio.”

Questo è il link del videohttp://www.youtube.com/watch?v=RvkrGLIpp5c

Michael Cobbins, Oklahoma State Cowboys (Credits: okstate.com/Ok.State Athletics Communications Department)

Michael Cobbins, Oklahoma State Cowboys (Credits: okstate.com/Ok.State Athletics Communications Department)

Quando hai deciso di andare ad Oklahoma State, quali fattori ti hanno spinto alla tua scelta, rispetto a quello che potevano offrirti altri college?

“Quando sono venuto qui per la mia visita, mi sono subito sentito come a casa. Gli allenatori mi hanno dato un’accoglienza speciale ed inoltre la scuola aveva il corso di specializzazione che a me interessava. Per ultimo risiedendo qui, i miei nonni possono venirmi a trovare. In pratica, tutto ha reso Oklahoma State, una fantastica scelta per me.”

Ci puoi raccontare qualcosa della rivalità accesa tra la tua scuola e quella di Oklahoma?

“Si respira davvero un’atmosfera completamente diversa durante Bedlam (è questo il nome che usiamo qui per la rivalità tra Oklahoma State University e l’Università di Oklahoma di Norman). È puro caos che si crea nel campus, in palestra, e alle partite di football. Quando si tratta di affrontare OU, tutti qui, a qualsiasi livello, sanno che devono innalzare il loro sostegno alla squadra e fare molto di più dei tifosi rivali.”

Questa stagione è cruciale per la vostra squadra. Siete stati designati assieme a Kansas come favoriti a vincere il titolo della Big 12. Che cosa vi ha detto coach Ford nel suo primo discorso alla squadra in questa stagione?

“Coach (Ford) ci ha detto che non possiamo pensare di spegnere la nostra intensità come si spegne una luce. Dobbiamo mantenere la nostra energia e il nostro entusiasmo in tutte le partite che giocheremo. Gli avversari ci affronteranno in maniera particolare visto che siamo favoriti per vincere il titolo della Conference. È come se avessimo un bersaglio sulle spalle. Dobbiamo farci trovare pronti in ogni partita.”

Generalmente quante ore alla settimana dedichi ad allenarti alla pallacanestro?

“Di solito 20 ore alla settimana per gli allenamenti divise in 4 o 5 giorni in base alle partite da giocare. Abbiamo allenamenti individuali con i nostri allenatori alla mattina, poi passiamo in sala pesi. Nel pomeriggio andiamo in palestra e lavoriamo tutti assieme. Ognuno di noi poi si impegna a tornare in palestra oltre i normali orari per sessioni extra di tiri. Guardiamo inoltre diversi video prima di ogni allenamento, per capire i nostri errori sia in allenamento che in partita.”

Di recente si è spento Howard D. “Bones” Francis”. Nel giocare a pallacanestro ad Oklahoma State, hai osservato se c’è un giocatore del passato con cui le persone che lavorano li, i tifosi hanno un ricordo e un legame ancora speciale?

“Le persone qui mi parlano spesso di Marshall Moses, anche perché sono mancino come lui. Un altro giocatore di cui mi raccontano molto è Ivan McFarlin, ed in particolare per le sue abilità di gioco in campo.”

Per finire, mandi un saluto ai nostri lettori e ai vostri tifosi qui in Italia?

“Un saluto a tutti e ai nostri tifosi in particolare dico di continuare a seguirci e supportarci, attraverso gli alti e bassi della nostra stagione. Noi apprezziamo davvero il loro affetto per la squadra. Go Pokes!”