È difficile stabilire una priorità tra i tanti motivi d’interesse che ammantano la Big 12 in questa stagione. Il solo arrivo di Andrew Wiggins meriterebbe una trattazione a parte. Ma ci sono anche la sfida Kansas e Oklahoma State, davvero tanto vicine tra loro per la vittoria della Conference. Ci interessa poi tanto, la possibile stagione di West Virginia. Non crediamo possibile per le coronarie di Coach Higgins sostenere un’altra stagione di mediocrità. Non è assolutamente nel carattere del coach, abituato ad altre altitudini di risultati. E poi la stagione di Texas ed il conseguente futuro di coach Rick Barnes. E la lista potrebbe continuare. Un aspetto è già certo. L’interesse sulla Big 12 è rinato. Se qualcuno parlava nel recente passato di una Conference ridimensionata di molto e attesa ad un periodo di vacche magre, è stato smentito. L’arrivo del miglior talento della nazione in questo momento, la sola presenza di Marcus Smart, e la sfida tra Jayhawks e Cowboys, ridanno alla Big 12quel lustro che secondo qualcuno aveva perso.

Ranking (tra parentesi Offense Efficiency e Defense Efficiency del 2012 riferite alla Conference)

1)Kansas Jayhawks (105.7-91.5)

Andrew Wiggins

Andrew Wiggins

 

Con l’arrivo di Wiggins a Kansas, per coach Self, il Natale è arrivato in anticipo (e la cosa potrebbe ricapitare in queste settimane per il recruiting). Wiggins è un talento abbacinante. Un futuro giocatore franchigia nella NBA. Ma in questa sede, ci preme sottolineare altre questioni tecniche dei Jayhawks. Ed in primis sono le presenze di due giocatori che adoriamo. Il primo è Waine Selden ed il secondo è Joel Embiid. Selden è oscurato dalla presenza di Wiggins, ma il suo apporto sarà fondamentale per la stagione. È probabilmente il giocatore più versatile della sua classe ed è sottovalutato anche come difensore. Si può combinare splendidamente tecnicamente con Wiggins. Embiid è passato sottotraccia fino ad ora, ma ha margini di miglioramento incredibili. Ci intriga tantissimo. Segnatevi da qualche parte il suo nome, perché salirà in cima alle cronache sportive molto presto. Questi due giocatori e gli altri freshmen di questa stagione, come l’interessante ala freshman da Portland Landen Lucas, con i giocatori con più esperienza, rendono Kansas più profonda e con più soluzioni tattiche rispetto alla scorsa stagione. C’è tantissimo materiale su cui quel fantastico staff può lavorare. L’unico dubbio tecnico che abbiamo è sulla difesa. Nel recente passato i Jayhawks avevano imperniato il loro sistema difensivo su Jeff Withey e quest’ultimo aveva servito quei movimenti difensivi davvero bene, mascherando lacune di altri giocatori. Ora Kansas non ha più quel tipo di giocatore dietro nel breve periodo. Nel medio periodo, quel vuoto può essere riempito in modo fantastico da Embiid. Nel mentre serviranno molti accorgimenti tattici. In attacco, Wiggins a parte, tutti saranno aiutati da un sistema di pallacanestro che li farà crescere tanto. Kansas nella Conference, non in partita singola, ma alla lunga distanza è insidiabile solo da Oklahoma State, ma ha in più di quest’ultima, profondità nel roster e uno staff tecnico con più talento dei rivali.

Giocatore chiave: Andrew Wiggins

Giocatore rivelazione: Joel Embiid

Fattore chiave per la stagione: Wayne Selden e Joel Embiid.

2)Oklahoma State Cowboys (105.2-94.4)

Ancora un gradino. Oklahoma State dopo una stagione da protagonista, la scorsa, si appresta a vivere una stagione cruciale per tutto il programma. La squadra è stata votata non a caso co-favorita per vincere la Conference. E lo spazio tecnico tra loro ed i soliti favoriti Jayhawks non è mai stato cosi piccolo. I Cowboys cedono ai rivali probabilmente dei punti per la varietà di soluzioni tecniche e come detto, per la bravura dello staff tecnico dei Jayhawks, ma recuperano nel confronto, per l’esperienza che il gruppo attuale ha, e per la mancata partenza per l’NBA di Marcus Smart. Quest’ultimo, dopo aver annunciato il suo salto nella NBA nel 2014, è pronto a battagliare con Wiggins, per il POY. Il resto del gruppo comprende tra gli altri la guardia senior Markel Brown, la guardia sophomore Phil Forte e la guardia/ala LeBryan Nash. Confidiamo che il talento di quest’ultimo sbocci definitivamente. È difficile comparare direttamente il roster dei Cowboys con quello dei Jayhawks, ma di sicuro i primi hanno ad un palmo la possibilità di vincere la Conference. Sarebbe l’ultimo passo di un programma in crescita ed in grado di reclutare Marcus Smart.

Giocatore chiave: Marcus Smart.

Giocatore rivelazione: Jeffry Carroll.

Fattore chiave per la stagione: L’esperienza del gruppo.

DeAndre Kane sarà una delle sorprese delle stagione (qui con la magia di Marshall).

DeAndre Kane sarà una delle sorprese delle stagione (qui con la magia di Marshall).

3)Iowa State Cyclones (112.7-104.9)

Amiamo il lavoro di coach Fred Hoiberg ad Iowa State. Da quando è arrivato li, la squadra è stata soggetta ad una costante progressione tecnica. E bisogna sottolinearlo, questo risultato è stato raggiunto con meno materiale tecnico rispetto a quello che hanno da altre parti (vedi Baylor….). I Cyclones la scorsa stagione, hanno avuto il migliore attacco della Conference (per Adj.Eff.), quando in altri lidi, avevano delle autentiche stelle. Nella stagione entrante, coach Hoiberg ha degli interrogativi tecnici a cui rispondere, come per esempio chi sostituirà Tyrus McGee. Oscurati dal prestigio di alcuni rivali, ad Iowa State sono riusciti ad assicurarsi un solidissimo realizzatore come DeAndre Kane e tre buoni junior college transfers come K.J.Bluford per esempio. Se sul primo puntiamo ad occhi chiusi, siamo convinti che anche gli ultimi tre forniranno il loro contributo. Un altro giocatore in cui crediamo è la solida point guard Monte Morris. L’ala senior Melvin Ejim sarà un brutto cliente per chiunque. Riteniamo che alla fine i quesiti tecnici saranno risolti e che i Cyclones si confermino una squadra difficile per chiunque, rendendo l’Hilton Coliseum, un forte quasi inespugnabile. Accesso al torneo Ncaa.

Giocatore chiave: Melvin Ejim

Giocatore rivelazione: DeAndre Kane, Monte Morris

Fattore chiave per la stagione: La stagione di DeAndre Kane.

4)Baylor Bears (104.5-97.6)

Mentre per altre squadre a nostro avviso molto dipenderà dalle prestazioni di singoli giocatori, nel caso di Baylor, ci spiazza la situazione tecnica dei Bears, apparsa in anni non troppo lontani, quale rivale dei Jayhawks e ora sorpassata nell’economia della Conference da Oklahoma State e Iowa State. Lo sviluppo tecnico del progetto, pare essersi bloccato. Per carità, per talento, specie del frontcourt, rimane competitiva; ma perde a nostro avviso una piazza nella Big 12 a favore dei Cyclones. La scorsa stagione Pierre Jackson è riuscito a piazzare molte pezze nel tessuto tecnico della squadra. In questa stagione il ritorno di Isaiah Austin e di Cory Jefferson, permetterà ai Bears di avere un pacchetto di lunghi tra i migliori della nazione. Inoltre in Ish Wainwright ha un prospetto che ci intriga tantissimo. La point guard Kenny Cherry è un buon giocatore. Il tasso di talento del roster è sopra alla media della Conference, ma la domanda è: il lavoro di coach Drew e del suo staff ha raggiunto il proprio massimo?. Accesso al torneo Ncaa.

Giocatore chiave: Isaiah Austin.

Giocatore rivelazione: Ish Wainwright.

Fattore chiave per la stagione: Effettiva maturità del gruppo.

5)Kansas State Wildcats (112.3-101.9)

Si profilano dei nuvoloni minacciosi all’orizzonte Kansas State. La prima stagione di coach Weber ha mantenuto i Wildcats vicino alla vetta per molto tempo. La musica sembra cambiata ora e la squadra si presenta con molti punti interrogativi all’inizio di questa. Il primo e più eclatante sarà l’assenza di Rodney McGruder, ma anche le partenze di Angel Rodriguez, trasferitosi a Miami, e Jordan Henriquez non appaiono risolvibili nel breve-medio periodo. Non sono presenti nel roster giocatori dal tasso tecnico di McGruder, cardine assoluto della pallacanestro recente di Kansas State. Giocatori interessanti sono la point guard freshman dal Queens Jevon Thomas, l’ala piccola Wesley Iwundu e l’ala junior Nino Williams. Critica rimane la posizione di point guard dopo la partenza di Rodriguez e coach Weber ha alcuni giocatori da provare in quella posizione, ma nessuna garanzia immediata. Molto dipenderà dai giocatori senior come Will Spradling, ma la sensazione forte è che il tasso tecnico generale dei Wildcats si sia abbassato, non tanto da farli precipitare, ma abbastanza da relegarli a metà classifica nella Conference. L’accesso al torneo NCAA dovrebbe essere acciuffato per i capelli.

Giocatore chiave: Will Spradling, senior guard.

Giocatore rivelazione: Jevon Thomas, freshman, point guard.

Fattore chiave per la stagione: Per la pallacanestro di Weber, le garanzie che offrirà chi giocherà point guard.

6)West Virginia Mountaineers (99.7-105.4)

Dopo il doloroso scotto del cambio di Conference lo scorso anno, West Virginia approccia questa stagione con poche buone notizie : giocatori chiave partiti, talento che latita e poche garanzie dai nuovi. Coach Huggins ci ha abituato ad altri tipi di rendimenti delle sue squadre e sicuramente sarà una West Virginia più solida rispetto alla scorsa stagione quella che seguiremo. Sono quattro i freshman entranti, di cui nessuno sopra la media. Di questi, salvo sorprese, Elijah Macon sarà il più interessante da seguire. Fondamentali nell’economia della squadra saranno i contributi della guardia sophomore Eron Harris, di Remi Dibo, e del centro senior Aaric Murray. Quest’ultimo in particolare dovrà assurgere al ruolo di leader del gruppo, oltre ad occuparsi del lavoro sporco. La squadra in generale è sotto la media della Conference per talento, ma è molto profonda. Se coach Huggins troverà nel roster dei tiratori affidabili, West Virginia potrà diventare molto pericolosa. Pur cedendo una piazza nel roster ai Wildcats in sede di preview, considerando appunto il talento rispettivo, alla lunga i Mountaineers con i giusti aggiustamenti tecnici, potrebbero diventare la sorpresa della stagione nella Conference.

Giocatore chiave: Kevin Nooren, junior, forward

Giocatore rivelazione: Elijah Macon, freshman, guard.

Fattore chiave per la stagione: Trovare affidabili tiratori da tre e difendere contro il tiro da tre avversario.

Sarà una stagione complessa per gli Oklahoma Sooners.

Sarà una stagione complessa per gli Oklahoma Sooners.

7)Oklahoma Sooners (108.4-101.7)

Gli Oklahoma Sooners si apprestano a vivere una stagione di transizione. Cederanno per il secondo anno di fila il proscenio ai rivalissimi Cowboys. Il roster dello scorso anno ha perso dei pezzi pregiati in Romero Osby e del frontcourt solido che ricordavamo non c’è traccia. Tra i volti nuovi D.J.Bennett, è un buon difensore e rimbalzista. Jordan Woodard invece sarà il giocatore chiave nella stagione. Possiede tutti i crismi del realizzatore letale e può diventare una buonissima point guard. Potrebbe rilevarsi importante anche il contributo di Ryan Spangler, ala sophomore, e Buddy Hield, guardia sophomore, dovrebbe rappresentare il tiratore più pericoloso della squadra a partire dal medio-lungo periodo. Lo scorso anno ha avuto un rendimento molto ondivago. I Sooners complessivamente si configurano come una squadra interessante, ma meno solida dello scorso anno. Sono profondi e hanno dei lunghi interessanti, ma devono trovare dei nuovi protagonisti. Aspetto questo da non dare per scontato.

Giocatore chiave: Jordan Woodward.

Giocatore rivelazione: Jordan Woodward.

Fattore chiave per la stagione: Il contributo fin da subito dei nuovi.

8) Texas Longhorns (98.9-104.3)

Come sono lontani i tempi di Durant. I Texas Longhorns sono irriconoscibili rispetto a quelli che abbiamo seguito in tempi recenti. La conduzione del programma da parte di coach Barnes potrebbe essere giunta ad un momento davvero critico. In questa stagione la squadra si presenta come un gruppo ancora una volta giovane, ma troppe tessere tecniche devono combaciare tutte insieme – difficile – perché Texas possa vivere una stagione da protagonista. Nel gruppo dei nuovi spiccano i nomi di DeMarcus Croaker e Isaiah Taylor. Il primo è un abile realizzatore e tiratore in particolare. Il secondo è un abile point guard. Resta poco tra gli altri nuovi. Tutto allora dipenderà dal rendimento – che si deve impennare fin da subito– dei giocatori con più esperienza: Javan Felix e Connor Lammert per citarne due. Il primo però starà fuori a tempo indeterminato per un’operazione all’anca. Il frontcourt dei Longhorns latita costringendo l’ala junior Jonathan Holmes ad un super lavoro fin da subito. La sensazione è che quella che ci apprestiamo a vivere non sarà nemmeno una stagione di ricostruzione. Il programma ha perso molto in termini di reclutamento. Una stagione di sofferenze potrebbe portare molti cambiamenti al termine della stessa.

Giocatore chiave: Lo era Javan Felix, ora lo sarà Connor Lambert.

Giocatore rivelazione: Demarcus Croacker, freshman, guardia.

Fattore chiave per la stagione: Il rendimento dei sophomores

9)Texas Tech Red Raiders (89.3-11.3)

Texas Tech, dopo il temporale Bill Gillespie, si trovano alla porta della nuova stagione, nelle mani sapienti di coach Tubby Smith. Una guida abilissima, ma il problema è il talento generale. Alcuni interessanti giocatori non elevano da soli un tasso di talento basso. Mentre qualcosa in prospettiva potrebbe cambiare con l’arrivo da Minnesota dell’assistant coach Vince Taylor, un abilissimo reclutatore. Nel frattempo, i Red Raiders si potrebbero togliere qualche soddisfazione con delle vittorie emotive come quella ottenuta contro Iowa State lo scorso 23 Gennaio.

Giocatore chiave: Jaye Crockett.

Giocatore rivelazione: Alex Foster, freshman forward.

Fattore chiave per la stagione: /

10)TCU Horned Frogs (86-109.5)

Assegnamo a TCU l’ultima posizione del nostro ranking. Sono vicini a Texas Tech come valori generali, ma hanno perso Devonta Abron per infortunio. Per un roster non profondo, una perdita sanguinosa in una Conference d’elite come la Big 12. Intrigante il talento di Karviar Shepherd.

Giocatore chiave: Kyan Anderson

Giocatore rivelazione: Karviar Shepherd.

Fattore chiave per la stagione: /