Dopo che le squadre della Big 12 sono state protagoniste in questa prima parte della stagione, sabato notte, con la partita tra TCU e West Virginia, cominciano le partite di Conference, e la classifica generale attuale, verrà scremata finalmente, mostrando più fedelmente i valori tecnici che separano le varie squadre. La regina assoluta, per quanto si è visto in campo, appare naturalmente Oklahoma State, il cui ruolino di marcia è inficiato, lo ricordiamo, solo dalla sconfitta subita lo scorso 1 Dicembre contro Memphis.

Iowa State invece, unica ancora imbattuta, è titolare del miglior record, e ha mostrato tratti di grande pallacanestro. Attualmente però appare un gradino sotto i Cowboys. Nel record attuale di 11 vinte e 0 perse, sono nascoste, alcune vittorie di stretta misura.

DeAndre Kane, vitale per Iowa State

DeAndre Kane, vitale per Iowa State (credits https://collegebasketballtalk.nbcsports.com)

Lo scorso 20 Novembre hanno battuto BYU 90-88, agguantando la W solo nell’ultima parte di gara, dopo aver inseguito l’avversario, per buona parte della stessa. Lo scorso 7 Dicembre, hanno sofferto in modo incredibile in difesa contro Northern Iowa, perdendo il proprio ritmo in attacco e ottenendo un insperato tempo supplementare. In quest’ultimo frangente, il loro talento ha fatto la differenza, ma gli avversari sono sembrati in grado di fare il colpaccio fino a poco prima dei minuti finali. Nella sfida infuocata contro i cugini di Iowa, hanno prevalso 85-82, andando pesantemente sotto a rimbalzo. Hanno in seguito asfaltato Akron 83-60, vincendo poi contro Boise State la successiva 70-66, ma rincorrendo gli avversari fino al secondo tempo, per l’ennesimo brutto inizio di partita.

La sensazione forte seguendo queste gare, è che i Cyclones siano dotati di un talento superiore alla scorsa stagione, ma che siano ancora alle prese con alcuni problemi tecnici da sistemare e vivano le partite in base a ondate emotive dei propri protagonisti. La squadra, specchio della pallacanestro di coach Hoiberg, ha un’ottima gestione dei possessi offensivi (nona nella nazione per turnover %), mentre non riesce ad essere per niente incisiva a rimbalzo d’attacco. Difensivamente la squadra fa un ottimo lavoro per come difende vicino il proprio canestro, permettendo non molti rimbalzi offensivi agli avversari (24.1%) e mandandoli poco in lunetta (quinto migliore FTRate della nazione). La dinamo di questa squadra è rappresentata dalla guardia senior DeAndre Kane, autore attualmente di 14.9 punti di media. Ha salde in mano le briglie di Iowa State e mentre smazza meno assists di quelle che donava a Marshall, fa un ottimo lavoro a rimbalzo difensivo. Una tiratina simbolica d’orecchi per quel 66% ai liberi, vista la buona frequenza con cui vi viene mandato (57.5%). Le sue realizzazioni alla linea del tiro libero servirebbero come il pane alla squadra. Se eccellente è l’apporto dei volti noti, George Niang ed Elvim Ejim, quest’ultimo vitale per il lavoro a rimbalzo d’attacco, ci ha favorevolmente impressionato l’ala junior Dustin Hogue (#22).

Il ragazzo ha imparato in fretta il mestiere ed è già un fattore all’interno della squadra. Ha giocato in tutte le gare fin qui disputate, con 30 minuti di media per apparizioni in campo. È il miglior rimbalzista difensivo della squadra (25 DR%), realizza metà dei propri jumpers tentati, tratta molto bene la palla (8.4 TORate, secondo migliore dei suoi) ed è il giocatore che va più spesso in lunetta dei Cyclones. Anche per lui percentuali da far salire prima possibile (68%). Molti sono quindi i protagonisti in questa Iowa State, come il giovane freshman Matt Thomas. Molto è il talento. L’unica cosa che lascia perplessi è la continuità della squadra e i cali di concentrazione. Oklahoma State non permetterà cali o passaggi a vuoto difensivi come quelli avvenuti contro Northern Iowa. La squadra nella Conference sarà sicuramente protagonista e questo sabato, in trasferta contro Texas Tech, primo ballo di Conference.

Non ci sono solo i Cowboys a sventolare la bandiera dell’Oklahoma in questa stagione. I Sooners infatti sono una sorpresa nell’economia della Conference, anche per noi, che non abbiamo puntato su di loro nella preview della stagione. Il loro ruolino di marcia fino ad ora li ha visti impegnati contro solo una squadra davvero sopra la media della nazione: quella Michigan State che li ha battuti 87-76 lo scorso 23 Novembre. Nelle rimaneneti partite sono stati impegnati contro avversari inferiori o comunque al massimo dello stesso lignaggio tecnico. Interessante è stata anche l’ultima partita disputata e vinta 64-52, contro i vecchi avversari di Conference di Texas A&M.

Oklahoma non eccelle in pratica in nessuno degli aspetti del gioco. Hanno un attacco da non sottovalutare (26esimo nella nazione per Adj.Eff.). E questo è importante sottolinearlo, rispetto alla scorsa stagione giocano un maggior numero di possessi (noni nella nazione per Adj.Tempo). Sensibilmente. Coach Kruger ha assemblato una squadra a tutto tondo visto che non ha nel roster un talento decisivo, ma dei buoni giocatori. Il senior Cameron Clark è il volto più noto, oltre a miglior realizzatore della sua squadra con 17.6 di media, in una squadra che conta ben 5 realizzatori in doppia cifra per punti segnati, ad ulteriore testimonianza della loro pallacanestro.

Jordan Woodard, piacevole sorpresa di questo scorcio di stagione.

Jordan Woodard, piacevole sorpresa di questo scorcio di stagione. (credits isportsweb.com)

Buddy Hield (#3) è il secondo miglior realizzatore, ma sono i volti meno noti ad essere decisivi in quella pallacanestro. A partire dalla guardia freshman Jordan Woodard, 12.3 di media e bruttissimo cliente da marcare: viene mandato spesso ai liberi (111.9 FTRate) e subisce 7.4 falli ogni 40 minuti di gioco. Smazza poco più di 5 assists di media. L’ala sophomore Ryan Spangler (quello con il doppio 0 sulla maglia), è un rimbalzista indefesso. Anche se non esiste un corretto paragone ancora, potenzialmente è tra i primi 2 della Conference in questo aspetto. Utile alla causa è anche la guardia sophomore Isaiah Cousins, dal quale ci aspettiamo maggiore aggressività nel corso delle prossime partite. Il resto del roster, davvero profondo, giova dirlo, non presenta il talento dei giocatori fin qui descritti, ma offre davvero tante soluzioni a coach Kruger. Oklahoma, sabato giocherà contro Texas, la sua prima partita contro un’avversaria di Conference. Per il momento appare davvero come un insidioso cliente da affrontare.

Dietro a queste due squadre, record a parte, i ragazzi terribili di Texas hanno avuto un inizio di stagione meno traumatico del previsto. Titolari al momento di un record di 11 vinte e 2 perse, hanno perso contro BYU lo ricordiamo, 86-82, e contro Michigan State, 78-92, affrontando prima, in mezzo e dopo queste gare, avversari dal tasso tecnico molto diversificato. Per esempio lo scorso 7 Dicembre hanno battuto Temple 81-80 dopo un tempo supplementare. Nella gara seguente hanno sconfitto l’ondivaga North Carolina 86-83. Lavorano bene a rimbalzo difensivamente, grazie al lavoro in particolare dei sophomores Connor Lammert e Cameron Ridley. Sulla loro stessa traiettoria di prestazione anche il junior Jonathan Holmes. Sotto il loro tabellone, si stoppa e per davvero (quarti nella nazione per Block%). Offensivamente si nota come siano calati i tentativi da tre punti e queste realizzazioni rappresentano ora il 20.3% dei loro punti segnati in totale. Di sicuro per le coronarie di coach Barnes, meglio non vadano spesso in lunetta (63% di realizzazione). Javan Felix, anima, cuore e anche molto altro di questa squadra. Peccato per quel 30% di realizzazione da 2 punti.

Con il materiale tecnico-umano che aveva a disposizione, coach Bruce Weber, ha assemblato una squadra sui generis rispetto alla Kansas State che eravamo abituati a seguire. Ora la squadra è solida difensivamente, ma latita in attacco. Il loro record attuale di 9 vinte e 3 perse, racconta poco dei loro valori. Nel loro calendario era stata programmata solo una gara contro una squadra di alto profilo, Georgetown, e in quell’occasione Kansas State è stata sconfitta 90-63. Prima di questa gara, altra sconfitta, questa volta contro Charlotte, 68-61. La prima sconfitta di stagione era arrivata contro Northern Colorado 60-58. Nelle successive partite, vittorie di larga misura sono seguite a vittorie non esaltanti, come contro South Dakota 64-62.

Questo piccolo quadro descrive una squadra su cui permangono non poche perplessità. Complessivamente, bene difensivamente, specie per come difendono sul tiro da tre punti avversario, e per la pressione difensiva che porta ad un discreto numero di palle perse avversarie. Offensivamente abbiamo notato che le loro brutte percentuali da tre (29.7%) inficiano un buon lavoro fatto a rimbalzo d’attacco. Male anche ai liberi (64.4% di realizzazione). Molti i diversi quintetti di partenza della squadra, segno che coach Weber, non ne ha ancora in mano le chiavi tecniche della sua squadra. In calo le prestazioni della guardia senior Will Spradling. Il freshman Marcus Foster e il junior Thomas Gipson, i due talenti più in evidenza fino ad ora. Sabato subito un complicato esame da superare in Oklahoma State. Per il momento a Kansas State pochi i motivi per sorridere.

Classifica

Team Record
Kansas 9-3
Kansas St. 9-3
Okl.State 12-1
Iowa State 11-0
Oklahoma 11-2
Baylor 11-1
West Virginia 8-5
Texas 11-2
Texas Tech 8-5
TCU 9-3