Eric Atkins sta trascinando Notre Dame ad una serie di vittorie incredibile

La stagione regolare della Big East è sempre stata contraddistinta da numerose sorprese e “upset” imprevisti, almeno sulla carta. Formazioni inconsistenti fuori casa all’interno delle mura amiche diventano temibilissime, riuscendo a mettere in difficoltà anche squadre da primi posti nel ranking nazionale. Quest’anno però questa situazione sembra ancor più portata all’estremo se due squadre come Notre Dame e South Florida sono attualmente appaiate al terzo posto con un bilancio nettamente positivo tra vittorie e sconfitte, mentre Pittsburgh e Villanova ristagnano in fondo alla classifica. I Fighting Irish, dopo  aver compiuto l’impresa imponendo la prima sconfitta stagionale a Syracuse, ha evidentemente preso coraggio e convinzione nei propri mezzi ed è andata a sbancare i difficilissimi campi di Seton Hall e Connecticut. Mentre la vittoria contro gli Orange poteva essere annoverata tra i miracoli del college basket che spesso succedono, le altre due vittorie sono state prove di maturità davvero inaspettate. Le imprese di Notre Dame sono costruite innanzitutto sulla difesa, visto che nelle ultime due vittorie ha lasciato agli avversari meno di cinquanta punti; in attacco le sorti sono affidate alla coppia di guardie sophomore Eric Atkins, che segna in media 13 punti a partita con un ottimo 42% da 3 punti e Jerian Grant, che oltre ai 13 punti aggiunge anche quasi 5 assist. Le vittorie di South Florida, benché meno altisonanti, sono da sottolineare soprattutto perché l’anno passato i Bulls hanno chiuso l’intera stagione con solamente 3 vittorie nella Big East.

Syracuse, dopo lo scivolone nel South Bend, si è ripresa alla grande andando a vincere sul difficile campo di Cincinnati e battendo all’ultimo minuto West Virginia. Altra formazione in ottimo stato di forma è Marquette, che dopo la sconfitta patita proprio sul campo degli Orange, ha inanellato sei vittorie consecutive e propone uno dei migliori giochi offensivi della conference. Connecticut, l’altra grande attesa della Big East, è invece in crisi. Contro Notre Dame ha subito la quinta sconfitta nelle ultime sette gare, tutte contro squadre ben lontane da un posto nel ranking nazionale. La formazione di coach Calhoun sembra aver smarrito quella freschezza offensiva che l’ha contraddistinta per tutto l’inizio di stagione. Il play Shabazz Napier non trova più la via del canestro e non è migliorato nella gestione della squadra; Alex Oriakhi, tolto da sotto il canestro a favore del freshman Andre Drummond, sembra un pesce fuor d’acqua; Jeremy Lamb, sebbene segni quasi 18 punti a partita, non riesce a essere il leader che ci si aspettava. Gli Huskies, dati tra i favoriti ad inizio stagione per la vittoria al torneo NCAA, dovranno sudarsi faticosamente anche l’accesso alla competizione e al momento sembrano un gradino più in basso dei “top ranked”. Settimana molto positiva invece per Louisville, che ha vinto tre partite consecutive traendo molto giovamento dal rientro della fascia Kyle Kuric, il miglior realizzatore dei Cardinals. Andiamo adesso a vedere le partite più importanti della settimana.

West Virginia @ #4 Syracuse : 61 – 63

Punti pesanti per Brandon Triche nella vittoria contro West Virginia

I Mountaineers dimostrano una volta di più di essere una squadra tosta e competitiva e vanno molto vicini alla vittoria contro la capolista della Big East. Con 88 secondi dalla sirena le due squadre erano appaiate 61 pari e Brandon Triche ha segnato gli unici due tiri liberi della sua partita, portando gli Orange avanti di due lunghezze. Dopo questi due punti West Virginia ha sbagliato la bellezza di quattro tiri consecutivi, compreso un “airball” di Darryl Bryant e un tentativo di Deniz Kilicli, sul quale probabilmente è stata commessa interferenza, non fischiata dagli arbitri. Per Syracuse pesa molto l’assenza del centro titolare Fab Melo, seduto a bordo campo per la terza partita consecutiva per problemi di eleggibilità con il college. Coach Boeheim ha anche promosso in quintetto l’ala C.J.Fair, che sembra però meno efficace in questo ruolo rispetto a prima. Mattatore della partita per gli Orange è stato il già citato Brandon Triche con 18 punti con 7 su 12 dal campo. Buona come al solito la prova di Kris Joseph con 13 punti, 7 rimbalzi, 3 assist, 2 palle recuperate e 2 stoppate. Per West Virginia Kevin Jones con 8 su 20 dal campo ha segnato 20 punti e catturato 8 rimbalzi, mentre Darryl Bryant, con un pessimo 4 su 11, ne ha aggiunti 12.

#10 Georgetown @ Pittsburgh : 60 – 72

Non è mai troppo tardi in una stagione per togliersi qualche soddisfazione e i Panthers, dopo sette sconfitte consecutive, stanno sfruttando la striscia di partite casalinghe per ritirare su la testa. Ne ha fatto le spese una stranamente imprecisa Georgetown, che dopo tre vittorie consecutive non riesce a proseguire la striscia vincente. Coach Dixon ha sempre ripetuto che, tornata la salute tra i suoi, sarebbero tornate anche le vittorie. Sicuramente ha fatto molto bene il rientro del playmaker Tray Woodall, che ha ridato impulso all’attacco. Ne ha beneficiato soprattutto Nasir Robinson, che armato con i tempi giusti, ha segnato 23 punti con il 100% dal campo e solo un errore dalla lunetta. Ottima prova anche per Lamar Patterson con 18 punti, 4 rimbalzi e 7 assist. Per gli Hoyas, che hanno tirato con meno del 30% dalla lunga distanza, brutte prove per Hollis Thompson e Jason Clark, mentre continua a migliorare il freshman Otto Porter, miglior realizzatore dei suoi con 14 punti.

Notre Dame @ #19 Connecticut : 50 – 48

I Fighting Irish non smettono di stupire e dopo aver fatto cadere Syracuse fanno un’altra vittima illustre, per di più fuori casa. E pensare che appena venti giorni fa sul campo imbattuto da ventinove partite consecutive di Notre Dame il risultato era stato opposto e gli Huskies avevano dato prova di enorme efficacia. In questo periodo però gli Irish sono bollenti e soprattutto giocano una difesa asfissiante, ottima soprattutto perimetralmente. Stupisce soprattutto come faccia Notre Dame a non pagare eccessivamente la notevole differenza di stazza sotto canestro. In effetti in questo caso Andre Drummond ha dominato con 15 punti, 11 rimbalzi e 4 stoppate, ma in generale UConn ha preso 4 rimbalzi in meno. Questo perché le guardie di Notre Dame sono fortissime nel prendere i rimbalzi lunghi. Jeremy Lamb ha cercato di tenere a galla i suoi con 16 punti, ma non è bastato. Pessima prova per Shabazz Napier con nessun canestro segnato dal campo in 35 minuti. L’unica notizia positiva per UConn è il rientro della guardia freshman Ryan Boatright, restato fuori tre partite per indagini sulla sua eleggibilità.

Classifica (Vittorie-Sconfitte nella Big East , Vittorie-Sconfitte totali):

Syracuse               (9-1 , 22-1)

Marquette             (7-2 , 18-4)

Notre Dame          (6-3 , 14-8)

Georgetown          (6-3 , 16-4)

South Florida       (6-3 , 13-9)

West Virginia       (5-4 , 15-7)

Louisville              (5-4 , 17-5)

Cincinnati            (5-4 , 15-7)

Connecticut          (4-4 , 14-6)

Seton Hall             (4-5 , 15-6)

Rutgers                 (4-5 , 12-10)

St. John’s              (3-6 , 9-12)

Villanova               (3-7 , 10-12)

DePaul                   (2-6 , 11-9)

Pittsburgh             (2-7 , 13-9)

Providence           (1-8 , 12-10)