I Pirates festeggiano il tiro della vittoria di Sterling Gibbs - AP Photo

I Pirates festeggiano il tiro della vittoria di Sterling Gibbs – AP Photo

Continuano le sorprese nel torneo della Big East, a riprova che il livello medio della conference è ben più alto di quanto molti analisti possano pensare. Succede così che la dominatrice della stagione, numero tre del ranking nazionale, cada per mano di Seton Hall, che aveva un record di sei vittorie e dodici sconfitte. Doug McDermott e i suoi Bluejays avanzano invece come uno schiacciasassi e polverizzano DePaul, che ieri aveva sorpreso Georgetown. Nelle sfide in teoria più incerte, Xavier prevale su Marquette, mentre Providence batte St. John’s.

Seton Hall vs Villanova : 64 – 63

Un tiro cadendo indietro di Sterling Gibbs, fratello minore della star di Pittsburgh trasferito da Texas nell’estate, allo scadere regala ai Pirates un’insperata vittoria contro Villanova, che rischia di perdere il #1 di un regional. I Wildcats pagano la pessima serata al tiro delle loro guardie. James Bell ha realizzato solamente 3 punti, senza segnare nemmeno un canestro dal campo, Ryan Arcidiacono ne ha aggiunti solamente 7, mentre Darrun Hillard II, l’unico ad andare in doppia cifra per punti segnati, ha comunque tirato un pessimo 5-13 dal campo. In totale 21% da tre e 38% dal campo. Sconfitta che deve far riflettere coach Wright in vista del torneo NCAA. Villanova è molto forte contro squadre che difendono a zona o che prediligono la difesa del canestro a quella perimetrale. Invece Seton Hall e in particolare Fuquan Edwin, non a caso vincitore del premio di miglior difensore dell’anno nella Big East, non ha lasciato respiro alle guardie avversarie. Offensivamente poi, come spesso accade, tutto sulle larghe spalle del centro seniorEugene Teague, autore di una splendida doppia doppia da 19+12. 

St. John’s vs Providence : 74 – 79

La sfida tra le sorprese positive della stagione della Big East si conclude a favore dei Friars, che hanno sfruttato la serata di grazia di Josh Fortune, autore di un “career-high” da 24 punti. Con 6 minuti e mezzo sul cronometro, Providence sembrava in netto controllo della gara, avendo un vantaggio di ben 17 punti. Poi il grande talento dei ragazzi di coach Lavin si è acceso di botto e la Red Storm ha piazzato un terrificante parziale di 22-6, portando la gara, dopo due tiri liberi di D’Angelo Harrison, sul 69-68. La giocata decisiva della gara l’ha messa a segno la fascia junior Carson Desrosiers, che ha stoppato il tiro di D’Angelo Harrison che avrebbe permesso il sorpasso e ha fermato l’ondata emotiva negativa dei Friars. Il resto lo hanno fatto i tiri da tre sbagliati dallo stesso Harrison e da Rysheed Jordan negli ultimi secondi di gara. La vittoria di Providence è ancor più incredibile perché avvenuta in una delle peggiori gare offensive della sua stella Bryce Cotton, che ha segnato un solo canestro dal campo su dieci tentativi. Purtroppo le speranze per St. John’s di essere invitata al torneo NCAA si fermano qui, magari potrebbero rifarsi al NIT. I Friars invece sperano ancora e cercheranno di sfruttare l’inaspettata sconfitta di Villanova per raggiungere la finale.

Creighton vs DePaul : 84 – 62

Non tradisce le aspettative invece Doug McDermott e pronostico rispettato per la seconda forza della conference, che si sbarazza facilmente di DePaul. I Bluejays hanno messo da subito la gara sui binari giusti, segnando tre triple con Jahenns Manigat e altrettante con McDermott e portandosi avanti 20-8. La musica non è cambiata per tutto il primo tempo e i Blue Devils sono andati al riposo sotto di venti punti, sul 49-29. Partita ormai in ghiaccio e secondo tempo passato a controllare il risultato, visto che DePaul non ha il talento offensivo adeguato per una rimonta del genere. Il fuoriclasse da Ames chiude con 35 punti con 14-22 dal campo e ben sette triple messe a segno, mentre Jahennes  Manigat ne ha aggiunti 14. Per DePaul, il “rookie of the yearBilly Garrett Jr. non ha ripetuto la bella prova contro Georgetown segnando solamente sette punti, senza nemmeno un assist. L’unico a salvarsi è stato il veterano Brandon Young con 22 punti, ma come spesso gli è accaduto in carriera, tanti punti sempre in partite perdenti.

Marquette vs Xavier : 65 – 68  

Se qualcuno pensava che le nuove arrivate avrebbero incontrato molte difficoltà contro le veterane della Big East, questi primi due turni del torneo ha fugato ogni dubbio. La domanda più ricorrente per coach Chris Mack a fine gara è stata: “domani come fermerete McDermott?”. La risposta? “Impedendogli le ricezioni comode.” Vedremo come andrà a finire. Intanto la partita per i Musketeers è stata molto complicata perché la Marquette di coach Buzz Williams raramente buca gli incontri a eliminazione diretta. Tanto è vero che l’approccio alla gara è stato migliore quello dei Golden Eagles, che sono partiti in quarta portandosi subito avanti sul 10-3 e mantenendo 5-10 punti di vantaggio per quasi tutto il primo tempo. Quest’anno però Xavier ha il giocatore di talento superiore che Marquette non ha: Semaj Christon, che con tre canestri negli ultimi due minuti del tempo ha portato i suoi negli spogliatoi avanti di 2 sul 31-29. Nel secondo tempo è stata invece Xavier a portarsi avanti, anche se di pochi punti, e non ha mai lasciato il timone agli avversari. Alla fine il top scorer dei Musketeers è stato Justin Martin con 19 punti, mentre Semaj Christon si è fermato a 18. Per Marquette ha fatto finalmente la voce grossa Todd Majo con 21 punti e un ottimo 8-13 dal campo, a cui si è aggiunto Deonte Burton con 23 punti, ma le 15 sanguinose palle perse hanno fatto la differenza.