Denzel Valentine, egregio nella sfida contro Ohio St. (wxyz.com)

Denzel Valentine, egregio nella sfida contro Ohio St. (wxyz.com)

Nessun upset nei quarti di finale della Big Ten, che vedrà quindi oggi affrontarsi le quattro squadre coi seed più alti, già di fatto al Torneo NCAA, ma in lotta per il prestigioso titolo e magari per migliorare la propria posizione in vista del Selection Sunday ormai a poche ore di distanza.

Ohio St.-Michigan St.: 67-76

Convincente vittoria di una MSU generosa (23 assist su 29 canestri), fisica e sempre più in forma da torneo ai danni di Ohio St.: il mostro a tre teste Valentine-Dawson-Trice ha funzionato alla perfezione, con il primo che si è reso autore di una delle sue incredibile prestazioni “all around” concludendo con 23 punti, 8 rimbalzi, 7 assist e 3 palle rubate, altrettanti rimbalzi e assist (oltre a 14 punti) anche per Dawson, mentre Trice, opaco nella prima frazione, si è reso autore di 15 dei suoi 18 punti nel secondo tempo. I Buckeyes hanno sofferto la fisicità difensiva degli Spartans chiudendo con meno del 40% dal campo, con nessun giocatore in grado di dare una mano ad un comunque buon D’Angelo Russell da 19 punti. I ragazzi di Matta sono rimasti in gara fino a 5 minuti dall’inizio del secondo tempo, quando i successivi 5 minuti senza punti seguiti dagli 8 punti in un amen di un ritrovato Trice li hanno affossati su un -14 da cui non hanno più potuto rialzarsi. Ora semifinale contro Maryland per gli Spartans: i Terrapins hanno già avuto la meglio nei due scontri di regular season, ma con questo trio delle meraviglie e l’aria di Torneo gli Spartans promettono battaglia fino all’ultimo secondo.

Indiana-Maryland: 69-75

L’assenza di colpi di scena prosegue nella sfida tra Indiana e Maryland, con la difesa dei Terrapins che tiene il solitamente prolifico James Blackmon Jr. ad un misero 2-12 dal campo e soprattutto lascia gli Hoosiers senza canestri dal campo per gli ultimi sei minuti, con il digiuno interrotto solamente da una vana tripla a 3” dal termine di Max Hoetzel. Per Maryland bene Dez Wells (22 punti) coadiuvato da Melo Trimble (17), ma ammirabile specialmente la solita freddezza nei finali dei ragazzi di Williams: anche in questo caso negli ultimi -brutti- minuti i Terrapins si sono distinti per la precisione ai liberi e il lavoro difensivo nelle giocate decisive, confermandosi ad oggi squadra imbattibile nelle partite conclusesi con 6 o meno punti di scarto. Per Maryland in arrivo una bella semifinale contro MSU, per Indiana dita incrociate (e potrebbero non bastare) per un’entrata nel gruppo delle 68.

Penn. State-Purdue: 59-64

Non riesce la terza vittoria in tre giorni a Penn. State che deve fermare la sua corsa contro la più fisica Purdue: i Nittany Lions non sembrano patire la maratona di partite che li ha visti protagonisti e partono subito forte, guidando alla fine del primo tempo e persino a poco più di 9 minuti dal termine, ma è lì che il meccanismo si inceppa, con Penn State che non riesce più a segnare un singolo punto fino a 40” dalla fine, quando una tripla di D.J. Newbill riporta i suoi sul -4. Il leader dei Nittany Lions segnerà altri 6 punti, ma i Boilermakers fissano il risultato finale dalla lunetta. Molto bene il solito A.J. Hammons con 23 punti, 9 rimbalzi e 4 stoppate, ora difficile compito per gli uomini di Painter che dovranno affrontare la super-favorita Wisconsin.

Michigan-Wisconsin: 60-71

Nessun miracolo per Michigan che deve piegarsi, seppur dignitosamente, allo strapotere di Wisconsin: un commovente Zak Irvin (21+11 rimbalzi) tiene pienamente in partita i Wolverines fino al 54 pari a sei minuti dal termine, ma i Badgers si dimostrano eccessivamente superiori in troppi aspetti del gioco, dominando a rimbalzo e nei punti su seconda occasione (34 a 19 e 17 a 7 rispettivamente) e riuscendo a non mandare sostanzialmente mai in lunetta gli avversari che terminano le ostilità con un deprimente e inappellabile 0-2 che ha la meglio sulle ottime percentuali dal campo degli uomini di Beilein.