Tra gli appuntamenti più interessanti per gli amanti del college basketball all’inizio di questa stagione, figura senza dubbio il torneo Champions Classic, che si disputa all’interno del Georgia Dome di Atlanta e che ha preso il via la scorsa notte.

Keith Appling, miglior marcatore per gli Spartans

Vi partecipano quattro squadre che rappresentano l’elite nel panorama del basket universitario statunitense: Duke, Kansas, Kentucky e Michigan State, e pur essendo le stesse non ancora in grado d’esprimere la loro migliore pallacanestro, le sfide in programma mantengono un fascino notevole per gli appassionati.

Il programma di quest’anno ha dato vita alle partite tra Duke e Kentucky, e tra Kansas e Michigan State. Per quanto riguarda quest’ultima partita, alla vigilia i Jayhawks presentavano un vantaggio a loro favore nel pronostico, avendo tra le altre cose un record di 2 vinte e 0 perse contro i rivali negli ultimi 4 anni, e con in termini complessivi, un maggior numero di vittorie negli ultimi anni ed in particolare nel torneo NCAA (27 contro le 19 dei rivali) ed infine una migliore posizione nel ranking di questa stagione.

Tra gli aspetti più interessanti del college basketball va ricordato però il fatto che molte volte quanto accaduto in passato tra due squadre, scompare nel contesto di una partita secca.

La sentenza scaturita dal campo di gioco ha visto infatti prevalere Michigan State per 67-64 su Kansas. La gara è stata sostanzialmente equilibrata con le due squadre che hanno chiuso il primo periodo con i Jayhawks in vantaggio 35-32. Questi ultimi poi, quando il cronometro segnalava 5 minuti al termine, erano in vantaggio 59-55 e sembrano in grado di chiudere la contesa a proprio favore.

In quel frangente sono salite in cattedra le guardie degli Spartans e il freshman Gary Harris, ha messo la propria firma su un parziale di 8-0 della propria squadra che ha ribaltato la gara. Il forcing finale dei Jayhawks, in particolare con Ben McLemore, autore di una tripla che riavvicinava temporanemente la propria squadra, veniva soffocato dal tiro di Keith Appling a 13.5 dal termine che sapeva di sentenza.

Appling è stato il miglior marcatore di Michigan State con 19 punti e il suo compagno Harris ne ha messi a segno 18. Elijah Johnson come si poteva prevedere alla vigilia è stato il miglior realizzatore dei suoi con 16 punti in una Kansas che in generale ha pagato difensivamente nei minuti finali.

Il giocatore atteso ad una gara più incisiva al fischio d’inizio era Jeff Withey. Lo stesso ha segnato a referto 8 punti, 7 rimbalzi e 4 palle perse. Esiste come detto in precedenza nell’articolo una distanza tecnica tra quanto si è visto questa notte e quanto vedremo da febbraio in poi, ed è naturale applicare questo concetto a Withey.

Per quanto riguarda gli Spartans, la squadra ha ottenuto una di quella vittorie che sintetizzano bene il carattere di coach Izzo: fatta cioè di tanto carattere e forza mentale, in una gara che per stessa ammissione del proprio allenatore, non hanno giocato bene, ma nella quale ancora una volta si sono dimostrati più concreti che gli avversari.

In chiusura segnaliamo due giocatori che hanno sorpreso in positivo nella contesa. Per quanto riguarda Michigan State, Adreian Payne, autore di 8 rimbalzi e 4 stoppate, dimostrando una marcata presenza difensiva. Dall’altra parte della barricata, ha mostrato sprazzi di buonissima pallacanestro Ben McLemore, autore di 14 punti, 3 assists, 3 rimbalzi, 1 palla rubata e 1 stoppata.

Finalmente è di nuovo college basketball.