Trey Lyles (Kentucky) AP Photo

Trey Lyles (Kentucky) AP Photo

Come ogni anno assieme ai regali natalizi, la SouthEastern Conference apre i battenti sulla sua regular season, e dopo due mesi di partite interconferences si riesce ad avere un quadro già ben delineato di quale ruolo le singole università portanno avere nella lotta al titolo divisionale.

Come si potrebbe non affermare che Kentucky sia la squadra da battere; dopo due mesi di trionfi che hanno dato attualmente al team di John Calipari l’unanimità dei favori dell’AP, tutti si aspettano che i Wildcats praticamente passeggino su tutte le altre formazioni in lizza. Non solo per gli oltre 29 punti di scarto medio a partita, non solo perchè non hanno vinto nemmeno un match con un vantaggio in singola cifra, non solo perchè hanno letteralmente spazzato via squadre come Kansas, Texas, Providence, North Carolina e UCLA, ma principalmente perchè Kentucky gioca un basket di altissimo livello e per una v0lta anche i nuovi arrivi a Lexington si sono calati da subito nella mentalità che coach Calipari vuole da loro. Anche quando sono mancati giocatori di esperienza, le matricole come  Ulis o Lyles hanno decisamente fatto faville e quest’anno con ben 11 giocatori ad alternarsi sul campo, tutti impiegati per oltre 9 minuti ad incontro,  i Wildcats fanno veramente paura a tutte le squadre del basket college.

Levi Randolph (Alabama) AP Photo

Levi Randolph (Alabama) AP Photo

Dopo gli ovvi favoriti ci sono almeno quattro squadre che navigano ai margini delle top 25 e come nel caso di Arkansas sono anche riusciti a restare per due settimane nella elite della nazione per merito di due vittorie di prestigio contro Wake Forest e SMU. I Razorbacks che stanno mettendo in evidenza un ottimo Bobby Portis (oltre 16 ppg e 7 rebs), sembrano il miglior team alle spalle di Kentucky e come sempre vincere nella loro tana è una impresa non facilissima. Anche Louisiana State viaggia dall’inizio della stagione alle soglie della top 25, ma nonostante la vittoria contro una team in ranking come West Virginia resta ancora troppo incostante e lo dimostrano sconfitte come quella contro Old Dominion. Discorso molto simile vale anche per Alabama che guidati da uno dei migliori realizzatori della SEC ovvero Levi Randolph, hanno sfiorato l’upset contro Wichita State che avrebbe potuto lanciare i Tides nelle zone alte del ranking e che restano comunque una delle squadre più accreditate della conference. Nonostante questo inizio di stagione orribile, non ci sentiamo di eliminare Florida dal lotto delle prime inseguitrici, vuoi perchè comunque il roster è di primo livello vuoi perchè coach Donovan è comunque semore in grado di risollevare i Gators, vuoi perchè nelle quattro sconfitte stagionali la sfortuna ci ha messo un pò lo zampino soprattutto nei match contro Miami e contro Kansas che Florida avrebbe potuto anche portare a casa. Dopo la sempre solida Ole Miss team capace di qualunque impresa, nel bene e nel male, dalle vittorie contro Cincinnati e Oregon alle sconfitte contro Charleston e Western Kentucky possiamo inserire le sorprese di questa stagione della SEC ovvero Texas A&M, Vanderbilt e South Carolina. Tutti questi team, dal record praticamente identico, partivano non certo per fare una stagione brillantissima ma grazie soprattutto a giocatori del calibro di Danuel House e Jalen Jones per gli Aggies (oltre 25 punti a partita in coppia), Damian Jones per Vandy (terzo marcatore della conference) o Duane Notice per i Gamecocks (con oltre il 40% nelle triple in stagione), stanno rendendo decisamente più di quanto atteso e per tutte loro si potrebbe presentare una stagione quantomeno vincente nel record.

Marcus Thornton (Georgia) AP Photo

Marcus Thornton (Georgia) AP Photo

Fra le delusioni della stagione, oltre ai già citati Gators ovviamente, troviamo Tennessee e Missouri squadre abituate a ben altri record e che non possono certo accontentarsi delle sole 5 vittorie stagionali, anche se mentre per i Vols qualche segno di ripresa sembra arrivare, come la netta vittoria contro Baylor, da Mizzou almeno per ora non arrivano buoni segnali e per entrambe queste formazioni potrebbe essere proprio il torneo di conference a risollevare le sorti di una annata per ora decisamente storta. Anche tutte le altre formazioni della SEC con un bilancio di cinque vittorie attendono la regular season per togliersi qualche soddisfazione, da Georgia a Missisippi State a Auburn; per i Bulldogs potrebbe essere Thornton l’ago della bilancia (14,9 ppg e 7,1 rebs) a caccia del titolo di MVP della conference, per MSU sembra invece necessario cambiare rotta dopo un novembre con solo vittorie stà configurandosi un dicembre con solo sconfitte. Discorso a parte merita infine Auburn che lentamente sembra adeguarsi a quello che il nuovo coach Bruce Pearl stà chiedendo ai suoi ragazzi, e le ultime due vittorie contro Xavier e Winthorp sembrano lasciare qualche barlume di speranza anche se alla fine tutto dovrà necessariamente passare dalle mani di Keith Harrell, primo realizzatore della conference con oltre 18 punti per partita.

SOUTHEASTERN CONFERENCE

Kentucky  12-0

Arkansas, Louisiana State  8-2

Texas A&M, Alabama, Ole Miss, Vanderbilt   7-3

South Carolina   6-3

Florida   7-4

Georgia  5-3

Tennessee  5-4

Auburn, Mississippi State  5-5

Missouri  5-6