ANDREW WIGGINS

Andrew Wiggins, prima scelta assoluta? (photo cbssports.com)

Andrew Wiggins, prima scelta assoluta? (photo cbssports.com)

Data di Nascita : 23 Febbraio 1995

Posizione NBA : SF

Altezza : Mt 2,03

Peso : Kg 89

Hometown : Toronto, Ontario, Canada

High School : Huntington Prep

College : Kansas

Annunciato dal suono delle trombe e dalle note della melodia “Il nuovo LeBron James” al suo arrivo nella NCAA, Andrew Wiggins ha realizzato una stagione complessivamente dalle tinte chiaroscure a Kansas, ma i lampi abbacinanti del suo innegabile e debordante talento sono stati tanti e su quest’ultimo aspetto vogliamo basarci. Poi si può disquisire, come si è fatto da ogni dove a livello NCAA, sui suoi momenti di passività, sul suo scarso killer istinct. Noi in questa sede però ci vogliamo basare solo sul suo potenziale e sulle descrizioni che ci sono giunte da chi lo vedeva in palestra ad allenarsi tutti i giorni. E il ritratto che ne esce è da quotazioni folli all’asta del Draft di questo mese.

Punti di forza : Atleta semplicemente straordinario e questa sua dimensione connota in modo indelebile tutto il resto della sua pallacanestro. Puro TNT quando può attaccare il canestro, meglio se ricevendo dopo aver eseguito un taglio. Ha un primo passo fulmineo. Principesco in transizione e passibile di autovelox. È esplosivo nei movimenti laterali, quanto lo è verticalmente. Salta in un amen, e anche meno. Non importa la via, ma quando può finire l’azione a canestro, le sue realizzazioni sono ad alta percentuale (63,6% di realizzazione a canestro). Efficiente anche quando parte in isolamento. Tiratore fluido e dal potenziale, lo sottolineamo, non del tutto svelato. Efficiente tiratore con il jump shot grazie in primis alla sua rapidità di movimenti con cui può staccare il marcatore diretto (34% dei suoi tiri totali a Kansas sono stati da due punti, con il 34% di realizzazione). Il suo atletismo e la sua rapidità, la sua apertura di braccia e il suo spesso celato spirito d’abnegazione lo rendono un difensore d’elite anche nella nba. Non importa il tipo di ballo a cui è portato dall’avversario da marcare. Ha il bagaglio e il passo per marcare l’avversario più pericoloso che gli viene assegnato, sia che si tratti di una guardia, sia che si tratti di un’ala. In termini di continuità non è un difensore del tipo “cagnaccio”, ma è più un cobra. Nelle avvertenze per l’uso c’è scritto “non pungolare o usare trash talking”, gli effetti sarebbero deleteri. Anche se le statistiche non lo confermano, per la presenza ingombrante a Kansas di Joel Embiid, può essere davvero un rimbalzista con i fiocchi. È molto disciplinato. È innegabile che sia sparito “mentalmente” molte volte dal campo giocando con i Jayhawks. Noi però vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno e giustifichiamo questo in primis con le strette redini imposte da coach Self e dalla necessità di creare un ampio spazio tecnico per Embiid. Quando quest’ultimo è stato assente nel finale di stagione NCAA, ad Andrew sono scappati un quarantello ed un trentello senza nessuna difficoltà. È molto intelligente ed è un fine ascoltatore. Ha molto ancora da imparare, ma ugualmente ha la capacità per far fruttare tecnicamente e con pacchi e pacchi di dollaroni, il suo abbacinante talento. Ha il potenziale complessivo più ampio di tutti i giocatori che si presentano al Draft. Sarà presto un NBA All-Star. Ha ancora, il potenziale di crescita per diventare un giocatore franchigia anche se siamo convinti che non lo sarà in tempi brevi.

Debolezze : Si deve irrobustire fisicamente. Deve migliorare ancora come tiratore da tre. Deve dimenticare in fretta le sirene che lo annunciavano come il nuovo LeBron James, e creare in campo con le proprie prestazioni l’etichetta da usare in futuro, “il nuovo Andrew Wiggins”. Si deve educare difensivamente. Deve avere meno foga nelle marcature, in quanto è stato molto prone ai falli a Kansas. Parecchi erano evitabili. Deve andare più spesso in lunetta. Come futura stella, quel 53.8 di valore FTRate è come minimo da far impennare. È stato a Kansas un passatore come minimo rivedibile, anche se ha l’istinto per essere un ottimo distributore di assist. Deve mostrare più quel killer istinct che siamo convinti abbia nel DNA. Non ha ancora mostrato quella forza mentale che Coach Fulford ha più volte detto che ha. Adesso è proprio ora di farlo.

Best case scenario : Dominique Wilkins e anche qualcosina in più.

Worst case scenario : Harold Miner

Previsione di scelta : Se ci si potesse fidare dei simpatici ragazzi di Cleveland, diremmo che verrà chiamato alla 1 senza dubbio. Il potenziale ci sarebbe tutto. Ma visto che le loro reali intenzioni sono a dir poco imperscrutabili, prevediamo che sarà una delle prime due chiamate assolute.