James Southerland ha salvato Syracuse da una sconfitta clamorosa

#16 UNC – Asheville – #1 Syracuse : 65 – 72

Gli Orange se la sono vista brutta e sono andati fin troppo vicini al diventare, in 109 incontri, la prima squadra con il numero uno della regione a perdere contro la numero 16. Sicuramente l’aver perso Fabricio Melo, premiato miglior difensore della Big East, è stato scioccante. Fatto sta che la rinomata profondità del roster di Syracuse non è più tale, vista anche l’assenza della guardia freshman Michael Carter – Williams. Inoltre la storia recente al torneo NCAA della squadra di coach Boeheim è costellata di cadute rovinose e di upset subiti clamorosi. La partita è stata tirata per quasi tutti i 40 minuti, ma sia nel primo tempo che nel secondo i Bulldogs hanno avuto dei black-out offensivi che hanno dato ossigeno e coraggio agli avversari. Soprattutto nel secondo non hanno segnato per oltre cinque minuti e dal 54-54 hanno subito un definitivo parziale di 8-0 che ha chiuso la partita. Eroe della partita è stato James Southerland, che è stato il top-scorer della squadra con 15 punti e ha segnato una tripla cruciale nel parziale sopra citato che ha spostato definitivamente l’inerzia dalla parte degli Orange. Per i Bulldogs gran partita per J.P. Primm con 18 punti segnando  4-8 da tre, mentre ha deluso Matt Dickey, che ha tirato un pessimo 1 su 13 dal campo. Per Syracuse continua la crisi di Kris Joseph, che da quando è finita la stagione regolare non riesce più a incidere in attacco come prima. Anche questa notte in 37 minuti ha segnato solamente tre canestri dal campo e nessuno da tre su cinque tentativi.

#9 Southern Miss – #8 KansasState : 64 – 70

Le sorti dei Wildcats sono legate alla prestazione del loro playmaker Angel Rodriguez.  Il freshman ha avuto un inizio di partita difficile, tirando un paio di airball e perdendo tre palloni in poco tempo. Ha però segnato 7 dei suoi 13 punti totali negli ultimi 2 minuti di partita, regalando una vittoria soffertissima a coach Frank Martin. Mattatore della partita per Kansas State è stato però Rodney McGruder. La guardia junior ha infatti tirato 11 su 16 dal campo segnando 30 punti, ha catturato 4 rimbalzi e altrettante palle recuperate e non ne ha persa nemmeno una. Una partita quasi perfetta. Ha invece deluso Jamar Samuels, che non ha preso nemmeno un tiro in 27 minuti giocati. Per i Golden Eagles, che come previsto hanno messo in seria difficoltà Kansas State, ottimo contributo della panchina, che ha portato la bellezza di 35 punti, contro i 9 degli avversari. Inoltre non è mai andata sotto a rimbalzo, vera specialità dei Wildcats. Southern Miss, dopo aver perso in semifinale della Conference USA contro Marshall, saluta una stagione che avrebbe potuto regalare più soddisfazioni rispetto alle poche ottenute.

Jordan Taylor ha guidato l'attacco dei Badgers ad una grande gara

#13 Montana – #4 Wisconsin : 49 – 73

Molti avevano indicato i Grizzlies come possibile Cinderella del 2012, vista la striscia di vittorie consecutive che portavano in dote e vista l’alternanza di prestazioni dei Badgers. Il playmaker di Wisconsin Jordan Taylor ha giocato però una partita sontuosa, governando l’attacco alla grande. 17 punti, 8 rimbalzi, 6 assist, 2 palle recuperate e nessuna palla persa. Delle tre fasce del quintetto titolare, quella che ha beneficiato di più della regia di Taylor è stato Ryan Evans, che ha segnato 18 punti, conditi da 8 rimbalzi. La sfida non è stata mai in bilico ed è stata dominata dall’attacco dei Badgers, che hanno tirato con oltre il 50% dalla lunga distanza e con quasi il 90% dalla lunetta. Per i Grizzlies brutta partita per le due guardie Will Cherry e Kareem Jamar con un pessimo 6 su 22 totale. L’unico che ha tenuto in alto le speranze di Montana è stato Art Steward con 18 punti.

#12 Harverd – #5 Vanderbilt : 70 – 79

Dopo essere usciti senza vittorie nel 2008, 2010 e 2011, i Commodores riescono a evitare l’upset grazie ad una partita davvero solida, che conferma la vittoria del torneo della SEC ai danni di Kentucky. Un’altra possibile Cinderella torna a casa in un regional che non ha regalato sorprese. Harvard aveva gli occhi di tutti addosso soprattutto perché coinvolti nella Linsanity, essendo il college dove ha militato per quattro stagioni. Vanderbilt conferma che al torneo NCAA l’esperienza è un fattore determinante e la squadra di coach Kevin Stallings è formata da molti senior. Tra questi hanno giocato un’ottima gara la fascia Jeffery Taylor e la guardia Brad Tinsley, segnando rispettivamente 15 e 16 punti. Il mattatore della partita è stato però il junior John Jerkins, autore di 27 punti con 7 su12 dal campo e 10 su 13 dalla lunetta. Per Harvard, che ha tentato una disperata rimonta nel secondo tempo quando, sotto di 18 punti sul 62 – 44,  Laurent Rivard ha piazzato due bombe consecutive riportando i suoi sul 70 a 64. La partita si è chiusa con otto tiri liberi consecutivi segnati dai Commodores che non hanno permesso agli avversari di avvicinarsi ulteriormente. Vanderbilt conferma ancora una volta di essere molto precisa dalla distanza tirando con oltre il 44%. Per i Crimson alla fine Laurent Rivard ha messo a referto 20 punti con 6 su 7 da tre, mentre Brandyn Curry e Kyle Casey ne hanno aggiunti 12 e 13.

#10 West Virginia – #7 Gonzaga : 54 – 77

Partita molto strana per i Mountaineers. Di solito la forza e l’adrenalina sono le loro armi migliori, ma questa volta sono stati letteralmente asfaltati dai Bulldogs, che hanno stravinto a livello fisico. In più i ragazzi di coach Bob Huggins hanno litigato con il canestro fin dall’inizio, finendo con un terribile 3 su 17 dalla lunga distanza e con il 32% dal campo. Nel primo tempo la partita è stata combattuta per 10 minuti, poi West Virginia non ha più segnato per oltre 5 minuti e Gonzaga si è portata avanti sul 27 – 10 e non si è più voltata indietro, mantenendo sempre gli avversari in doppia cifra di distacco. Le stelle dei Mountaineers hanno clamorosamente ciccato la gara. Kevin Jones, che ha realizzato in stagione 20 doppie doppie e  20 punti di media, ha segnato solamente 13 punti e catturato 4 rimbalzi; Darryl Bryant ha segnato 9 punti con soli 2 canestri dal campo su 10 tentativi. L’unico che ha giocato una buona partita è stato il freshman Gary Browne, che in 28 minuti ha segnato 15 punti. Per i Bulldogs quattro quinti del quintetto è andato in doppia cifra di punti, con il centro Robert Sacre e la guardia Gary Bell Jr. a quota 14.

Career-high per Deshaun Thomas

#15 Loyola (MD) – #2 Ohio State : 59 – 78

Troppa la differenza fisica e tecnica tra le due formazioni. A differenza della partita di Syracuse, questa non ha avuto storia e i Buckeyes non hanno mai rischiato nulla. Jured Sullinger si è anche potuto permettere una brutta serata al tiro, con soli 4 canestri segnati dal campo su 14 tentativi, anche se ha fatto sentire la sua presenza sotto canestro con 11 rimbalzi e 5 stoppate. Ohio State ha preso esattamente il doppio dei rimbalzi degli avversari (46-23), di cui 14 offensivi. L’eroe della partita è stato Deshaun Thomas, autore di 31 punti con 13 su 22 dal campo, conditi da 12 rimbalzi e 2 stoppate. I Greyhounds, andati sotto 32-22 aquasi 7 minuti dalla fine del primo tempo, non sono più scesi sotto la doppia cifra di distacco, anche se non hanno mai subito pesanti parziali. Da sottolineare la prova di Erik Etherly, fascia junior che ha segnato 19 punti, preso 7 rimbalzi e piazzato 4 stoppate.