Dal nostro corrispondente

VALPARAISO, IN – E’ accaduto dunque ciò che non era stato previsto da nessuno, alla vigilia della stagione. E’ accaduto che una formazione praticamente priva di senior e con un allenatore all’esordio assoluto in panchina ha chiuso la stagione regolare in cima alla classifica, come nemmeno i più ottimisti tra gli abitanti di questo angolo di Indiana avrebbero mai immaginato qualche mese or sono. C’erano i tanto reclamizzati cugini di Butler. C’era l’ormai appurata solidità di Cleveland State. C’erano i centimetri e il talento di Detroit. C’erano dei preseason polls che la vedevano proiettata in quinta o sesta posizione. Ebbene, nulla di tutto questo e’ bastato per impedire a Valparaiso di portare a casa il suo primo titolo della Horizon League (in cui, ricordiamolo, e’ entrata a far parte nel non lontano 2007), al termine di una stagione che per i Crusaders e’ stata davvero indimenticabile. Detto questo, e’ comunque ancora presto per emettere dei verdetti definitivi su quest’annata che si avvia ormai verso la sua fase terminale, a cui manca ancora il torneo di conference, che si svolgerà proprio qui a Valparaiso. Due sono state le partite che in questa settimana hanno visti protagonisti gli uomini di coach Bryce Drew.

LOYOLA v VALPARAISO 62 – 66

Esulta l’australiano Ryan Broekhoff, stella di Valpo

La prima contro l’ultima della classe. Una formazione altamente motivata a portare a casa la vittoria che le assegnerebbe il primo titolo di conference nella sua storia contro una squadra priva di ambizioni ed ormai da tempo stabilmente ultima in classifica. Così si presentava alla vigilia Loyola-Valparaiso e, di conseguenza, tutti si aspettavano una trionfale vittoria dei Crusaders, visto anche il fatto che questi ultimi giocavano in casa. Ed i primi minuti di gioco si svolgono esattamente secondo tale copione: 8-0 Valpo, grazie ad un lay-up di Kevin Van Wijk (12 punti) e a due triple di Will Bogan (16), e pubblico già che assapora il gusto del titolo di conference. Ed invece, la partita finirà per rivelarsi molto (ma molto) più combattuta del previsto. Loyola infatti comincia ad ingranare in attacco, e a limitare l’attacco dei padroni di casa. E’ l’ala/centro Ben Averkamp (21 e 9 rimbalzi) il giocatore più ispirato dei Ramblers, ben supportato da Denzel Brito (12) e Christian Thomas (10). Grazie ad un contro-parziale di 12-2, Loyola si riporta a galla, e riesce poi a recuperare un altro tentativo di fuga dei Crusaders sul finire del primo tempo, che si conclude sul 26-24 in favore di Valpo. Gia’ questo un punteggio che pochi avrebbero pronosticato prima della palla a due, considerando anche il precedente scontro stagionale tra le due formazioni che aveva visto i Crusaders sbancare la Gentile Arena con un +21 finale. Sara’ stata un’inconsapevole sottovalutazione dell’avversario, sarà stata una possibile ‘ansia da prestazione’ dovuta al fatto di giocarsi una così importante posta in palio… Fatto sta che al rientro dagli spogliatoi Valparaiso cala, ed e’ Loyola che prende in mano le redini (ed il ritmo) del gioco. Sono infatti gli ospiti a prendere il comando sin dalla prima azione del secondo parziale, e a mantenerlo per i primi dieci minuti. Sono due consecutivi tiri dalla lunga distanza di Ben Boggs (6) e Ryan Broekhoff (17) a riportare avanti Valpo, sul 41-38, e a portarci verso gli ultimi minuti di partita, che si rivelano molto concitati. Loyola si ritrova sul +4 con 3 minuti sul cronometro, grazie all’unico canestro della giornata di Jordan Hicks (3), ma viene poi velocemente recuperata da due consecutivi lay-up di Van Wijk. I tiri liberi prima di Broekhoff da una parte, poi di Averkamp dall’altra fissano il risultato sul 54-54, un punteggio che lo stesso Broekhoff non riesce a sbloccare negli ultimi secondi, visto che la sua tripla sulla sirena va a spegnersi sul ferro. Si va dunque al più improbabile degli overtime. E’ qui che Bogan e Matt Kenney (8) salgono in cattedra, e firmano i punti decisivi che permettono a Valparaiso di spuntarla al termine di un incontro molto più combattuto di ciò che i Crusaders si aspettassero alla vigilia. Ed e’ con questa vittoria che Valparaiso conquista ufficialmente il titolo della Horizon League, che le permetterà di ospitare il torneo di conference e di essere direttamente ammessa alle semifinali, ‘bypassando’ i primi due scomodi turni. Grazie a questa vittoria, inoltre, Valpo si garantisce perlomeno una partecipazione all’NIT, nel caso in cui non riuscisse a vincere il torneo–vincendolo, invece, entrerebbe nell’NCAA Tournament, da cui manca dal 2004. Enorme la gioia e la commozione per coach Bryce Drew, protagonista di una stagione estremamente intensa sia dal punto di vista sportivo che soprattutto da quello personale (entrambi i genitori stanno lottando contro il cancro), e che per l’occasione ha ricevuto la visita a sorpresa del fratello Scott, allenatore di Baylor, arrivato in giornata da Waco, Texas. “E’ stato speciale avere la mia intera famiglia presente quest’oggi,” commenta Drew a fine partita, elogiando poi anche la sino ad ora superba stagione dei suoi. “I ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro, presentandosi pronti a giocare in ogni singola occasione in cui sono scesi in campo.”

BUTLER v VALPARAISO 59 – 71

Ancora Ryan Broekhoff, questa volta in azione contro la difesa di Butler

Finalmente, ecco la partita che da mesi tutti da queste parti aspettavano. La chiamano The Rivalry (con la R maiuscola, ma pur sempre in tono minore rispetto alle altre rivalità statali), e Valpo si presenta forse per la prima volta in una posizione di forza rispetto all’odiata Butler. E tutto questo si sente, nell’aria, dentro e fuori dalla palestra. Fuori, e’ una classica giornata invernal-collegiale, fatta di vento, neve e clima gelido. Dentro, fa caldo che più caldo non si può, grazie ad un pubblico accorso in massa a gremire ogni spazio disponibile dell’Athletics-Recreation Center. E’ il solito pubblico composto per la maggior parte da anziani del posto, da decenni possessori di abbonamenti stagionali, e che per percorrere il tragitto dall’ingresso alle loro postazioni sulle tribune impiegano svariati, interi minuti a causa delle condizioni fisiche ormai non più freschissime. Il vestiario da loro indossato, e’ semplicemente meraviglioso; maglioni/pail/cardigan rigorosamente gialli fatti di un tessuto robustissimo, di quelli che ormai (purtroppo) non ne vendono più. Per loro, ogni partita e’ una festa, un appuntamento da non mancare e in cui passare una serata in allegria, dove applaudire i propri Crociati e passare qualche sana ora di divertimento. Per loro, il momento davvero saliente di queste serate e’ quello in cui, durante l’ultimo time out della partita, la banda studentesca lascia la student section, per intrufolarsi tra le gradinate e le file degli spalti e intonare il classico ‘inno’ da college basketball. Momenti in cui tutti si alzano in piedi ad applaudire a ritmo di musica, dando libero sfogo al proprio entusiasmo ed infondendo nell’aria un clima di festa assoluta. Per noi, e’ il solito pubblico di cui non saremo mai stanchi di essere circondati, che non finiremo mai di apprezzare ed elogiare, e che rappresenta uno dei lati più affascinanti di questo mondo sportivo e sociale così speciale. C’e’ pero’ anche una partita da raccontare. Butler, dopo un avvio di stagione decisamente sottotono, ha ripreso a marciare più che dignitosamente, e si presenta in Northwest Indiana ancora immischiata nella lotta per il secondo posto di conference, da giocarsi con Detroit e Cleveland State. Vista la vittoria di conference già conseguita da Valpo martedì sera contro Loyola, sarebbero dunque i Bulldogs coloro che dovrebbero partire forte. Usiamo il condizionale, in quanto la partita comincia in maniera disastrosa per la squadra di coach Brad Stevens (che tra l’altro fa ben poco per nascondere al pubblico la sua rabbia nel vedere i suoi partire in maniera così negativa). Il parziale con cui le danze prendono il via e’ di 16-2 a favore di Valparaiso, con gli unici due punti di Butler messi a segno dalla lunetta. I Bulldogs sbagliano i primi 12 tiri della partita–il che aiuta a spiegare il motivo per il quale la loro percentuale di tiro nel primo tempo e’ del 29.6%. A Valpo va dato il merito di difendere benissimo il proprio tabellone, ostruendo agli avversari l’accesso a rimbalzo offensivo (il che faceva esplicitamente parte del piano pre-partita, come poi affermato a fine incontro da coach Bryce Drew). Il primo canestro–o, potremmo meglio dire, gol–dal campo viene segnato da Andrew Smith (12 punti) quando sul cronometro mancano 10’50” all’intervallo. Da qui, Butler non riesce comunque ad ingranare in attacco, e nemmeno a limitare in maniera adeguata l’arsenale offensivo dei Crusaders, più o meno omogeneamente rappresentato da tutti i giocatori schierati in campo, e che permette ai padroni di casa di chiudere la prima frazione sul 31-21. Non ci sono (per fortuna) né Pitbull né Nicki Minaj all’intervallo, che hanno preferito il clima mite della Florida centrale e il glamour dell’NBA All Star Game, ma ci sono invece i componenti della Valpo 1961/62, che vengono commemorati–visto il 50esimo anniversario del loro primo, storico accesso alla post-season NCAA–provocando una calorosissima reazione da parte dell’intero pubblico presente (e a noi, va benissimo così). Tornando al basket giocato, Valpo parte forte anche nella ripresa, segnando i primi due canestri, guidata da Kevin Van Wijk (18) che sembra avere finalmente recuperato dall’infortunio al ginocchio. Riuscendo pero’ a trovare in attacco un ritmo perlomeno accettabile e sfruttando gli accresciuti errori offensivi di Valparaiso, Butler recupera gradualmente terreno, e raggiunge il -6 con poco più di 2 minuti da giocare grazie alla tripla di Chrishawn Hopkins (9). Durano tuttavia ben poco le speranze del nutrito gruppo di tifosi di Indianapolis che ha seguito i Bulldogs in trasferta. I Crusaders infatti non si scompongono, e riprendono subito la partita in mano, allungando ancora nei secondi conclusivi di partita, in cui coach Drew riesce pure ad inserire in campo i walk-on seniors Nick Shelton e Nathan Stegelmann, in quella che e’ anche la ‘Senior Night’, serata celebrativa di chi si appresta a concludere il proprio percorso di studi (e di conseguenza sportivo). Da segnalare per Valpo il prezioso contributo a rimbalzo di Ryan Broekhoff (9 carambole per lui) e l’ottima prestazione di Will Bogan (14), che trasferendosi la scorsa estate da Ole Miss difficilmente avrebbe immaginato di ritrovarsi parte della formazione regina della Horizon League. “Valpo e’ stata eccezionale,” afferma nel post-partita Stevens, la cui squadra scivola addirittura al quinto posto. “Hanno dimostrato di meritare il seed #1 nel torneo, sono davvero una squadra molto forte.” L’entusiasmo a fine partita e’ dilagante, per una vittoria che rappresenta una vera e propria ciliegina sulla torta. I Crusaders si accingono dunque ad ospitare per la prima volta il torneo di conference, dove scenderanno in campo sabato 3 marzo, giorno in cui verranno giocate entrambe le semifinali, da cui poi verranno decise le due finaliste che il martedì successivo si giocheranno l’accesso al torneo NCAA.

I Crusaders con il trofeo della Horizon League, al termine della vittoriosa partita contro Butler

Gli amanti della pallacanestro di Valparaiso e dintorni hanno dunque di fronte a loro ancora qualche intensa settimana cestistica. Considerando anche il fatto che tra pochi giorni prenderà il via il 102esimo (!) Indiana High School Athletic Association (IHSAA) State Tournament, torneo statale dei licei dell’Indiana, che e’ causa di gran parte della cosiddetta ‘Hoosier Hysteria’ (ai pochi che non abbiano ancora ammirato il film ‘Hoosiers’ con Gene Hackman, consigliamo vivamente di farlo al più presto). Una magica espressione con cui si cerca di definire e riassumere il senso di eccitazione collettiva ed amore sfrenato per il basket che contraddistingue questa parte d’America. E noi siamo orgogliosi di potere testimoniare alcuni dei momenti che la rendono così speciale, assolutamente unica.

HORIZON LEAGUE STANDINGS

TEAM                                                            CONF                                OVERALL

Valparaiso                                                      14-4                                     21-10

Cleveland State                                              12-6                                      22-9

Detroit                                                             11-7                                    18-13

Milwaukee                                                      11-7                                     19-12

Butler                                                              11-7                                     18-13

Youngstown State                                          10-8                                      15-14

Green Bay                                                      10-8                                      15-14

Wright State                                                    7-11                                     13-18

Illinois-Chicago                                               3-15                                       8-21

Loyola (IL)                                                      1-17                                       7-22