Dal nostro corrispondente

La Chapel of the Resurrection nel campus della Valparaiso University

La Chapel of the Resurrection nel campus della Valparaiso University

VALPARAISO, Ind. – Reduci da tre abbondanti settimane trascorse in terra nostrana, rieccoci nel Midwest americano, già rituffati nella magica atmosfera del college basket. E se la fame — quella vera e propria — portata con noi dall’Europa non può essere delle più grandi, visti gli sfarzosi eccessi (eno)gastronomici del break natalizio, quella di pallacanestro collegiale è più che mai presente, alimentata anche dall’ambiente che ci accoglie al nostro arrivo all’O’Hare International Airport di Chicago, tipicamente invernale, freddo e con la neve sui marciapiedi. Vale a dire, quello che fa venire ancora più voglia di rinchiudersi in qualche calda palestra di provincia a riscaldarsi anima e cuore assieme a qualche altro migliaio di appassionati della palla a spicchi.

BACK TO VALPO – Al nostro rientro nella piccola Valparaiso, abbiamo assistito alle tipiche scene ripetute ogni qualvolta ci si appresta a cominciare un nuovo semestre accademico: campus in buona parte ancora deserto, orari di servizio ridotti, parcheggi semi-vuoti, e l’arrivo via via sempre più intenso di studenti alla guida d’arrugginite automobili colme di vestiti e cianfrusaglie che verranno poi riversate nelle anguste camere dei dormitori. Mentre la quasi totalità della popolazione studentesca ha tolto il disturbo per la pausa natalizia, il men’s basketball team è invece rimasto a Valpo, disputando 7 partite, e cominciando il calendario di conference con un doppio appuntamento casalingo che ha (perlomeno inizialmente) lasciato l’amaro in bocca a Bryce Drew ed al suo coaching staff. La vittoria per 74-50 di venerdì 4 gennaio contro Cleveland State non è infatti bastata ad alleviare l’intera delusione per la sconfitta del 2 gennaio contro Loyola, un avversario che — nonostante i netti miglioramenti messi in mostra durante questi primi mesi di stagione, anche da noi sottolineati qualche settimana orsono — avrebbe dovuto costituire un ostacolo non insormontabile per i Crusaders, che potevano anche puntare sul fattore-campo a loro favore.

Lavonte Dority, subito decisivo per Valpo (Foto Kyle Telechan/NWI Times)

Lavonte Dority, subito decisivo per Valpo (Foto Kyle Telechan/NWI Times)

PRONTA REAZIONE – Reduce da questo doppio appuntamento interno dal sapore agrodolce — con l’appena citata débâcle interna contro i cugini di Chicago che rappresenta, al momento, l’unica sconfitta subita sull’Homer Drew Court — Valparaiso ha però reagito egregiamente, andando ad infilare due vittorie esterne consecutive contro UIC e Milwaukee. Al Pavilion della University of Illinois at Chicago è stato Lavonte Dority il grande protagonista di giornata — 18 punti, 4 assist, e tanta sostanza nei decisivi minuti finali di partita. E non è stata una novità. L’ex-South Florida, rimasto forzatamente ai box fino a metà dicembre per ragioni burocratiche, è riuscito infatti fin dal suo esordio sul campo di Missouri State ad iniettare nel gruppo quella dose di fisicità e faccia tosta di cui i Crusaders avevano tanto bisogno. Prestazioni che hanno certamente lasciato di stucco non pochi addetti ai lavori, ma che non hanno impressionato più di tanto chi — come noi — ha potuto tenere quotidianamente d’occhio ciò che di buono il prodotto del West Side di Chicago ha messo in mostra in ogni singola seduta d’allenamento autunnale.

BROEKHOFF IN CATTEDRA – Salendo di una settantina di miglia lungo la costa del Lago Michigan, è stata Milwaukee la successiva tappa per la formazione di coach Drew. La partita di sabato scorso si è conclusa con una facile vittoria per Valpo, che ha preso il commando sin dal primo possesso senza mai più lasciarlo, e per la quale il +24 finale (76-52) rappresenta il più ampio margine di vittoria di sempre in partite della Horizon League. Ryan Broekhoff, appena votato per la terza volta in stagione come miglior giocatore di conference della settimana, ha guidato i suoi con 26 punti e 10 rimbalzi, confermando per l’ennesima volta il suo talento cristallino che lo potrà continuare a portare in alto, anche una volta conclusasi questa stagione, e di conseguenza la sua carriera collegiale. Per una previsione che è in fondo anche una nostra intima speranza, vista l’anima incredibilmente umile e gentile che contraddistingue il nativo di Frankston, Australia. Ritornando per un attimo agli impegni pre-conference, da segnalare che — dopo i dolorosi tonfi esterni contro Nebraska, Saint Louis, New Mexico e Oakland — i Crusaders lo scorso 29 dicembre sono riusciti ad espugnare il difficile campo di Murray State (66-64 il punteggio finale), andando ad interrompere la striscia interna di 19 vittorie consecutive dei Racers, formazione ormai da diversi anni sulla bocca di tutti, e considerata tra le più emergenti a livello nazionale.

L'acrobata Doug Anderson, uno dei leader di Detroit (Foto Angela J. Cesere)

L’acrobata Doug Anderson, uno dei leader di Detroit (Foto Angela J. Cesere)

VALPO-DETROIT, LA RIVINCITA (ATTO I) – Ora ci troviamo invece di fronte all’attesissima sfida di giovedì alla Calihan Hall tra Valparaiso e Detroit, con le due formazioni che si troveranno di fronte in campo per la prima volta dopo la bollente finale del torneo di conference dello scorso marzo. Una partita che attirerà su di sé tutti gli occhi della zona, e non solo, se si pensa che tale incontro andrà in onda in diretta nazionale su ESPNU, canale del celebre network televisivo riservato agli sport collegiali. I Crusaders, come detto, si avvicinano alla partita con una ritrovata fiducia, dopo che il negativo esordio contro Loyola pareva potesse aver minato qualche loro certezza. Non che dalle parti di Detroit le cose stiano andando male, anzi. I Titans possono infatti vantare un record simile a quello di Valparaiso — 3-1, 11-6 contro il 3-1, 13-5 di Valpo — e si stanno confermando formazione dall’altissimo potenziale offensivo. La prova più eloquente in questo senso è stata la dilagante vittoria in trasferta su Youngstown State, chiusa con un davvero impressionante +41 (101-60), frutto anche di un 11/22 dalla lunga distanza. Peccato però che l’euforia dei MacCallums si sia poi subito scontrata contro i Vikings di Cleveland State, che sono riusciti a strappare ai Titans una significativa vittoria tra le mura amiche del Wolstein Center.

CHICAGO GIÙ – Loyola e UIC, le già accennate squadre chicagoane, stanno esibendo i primi segni di cedimento dopo un positivissimo avvio di stagione che aveva sorpreso l’intera opinione pubblica, locale e non. I Ramblers di Loyola non sono riusciti a dare continuità alla prestigiosa vittoria ottenuta nella opening night a Valparaiso, andando a perdere le successive tre partite contro Youngstown State, Green Bay e Wright State. Praticamente identico il discorso per UIC. Anche i Flames, infatti, hanno aperto la stagione di conference con una vittoria (65-60 in casa contro Youngstown St.), per poi perdere i rimanenti tre incontri, rispettivamente a favore di Cleveland State, Valparaiso e Green Bay.

Wright State, guidata da Reggie Arceneaux, è la sorpresa della stagione (Foto Horizon League Hoops)

Wright State, guidata da Reggie Arceneaux, è la vera sorpresa della stagione (Foto Horizon League Hoops)

LA SORPRESA WRIGHT STATE – E mentre Milwaukee giace in solitaria in fondo alla classifica, unica squadra ancora a corto di vittorie nel nuovo anno, e Cleveland St., Green Bay e Youngstown St. occupano le attuali posizioni centrali della classifica di conference, la vera sorpresa è rappresentata dall’ancora imbattuta Wright State, da sola in vetta alla classifica. L’equilibrio offensivo dei Raiders, il cui capocannoniere al momento è il sophomore Reggie Arceneaux con i suoi soli 10.8 punti di media, è forse il dato più significativo della loro sin qui sorprendente stagione, che li vedrà ora impegnati in Indiana contro Valpo sabato prossimo, 19 gennaio. Un banco di prova che aiuterà a capire di quale reale pasta siano fatti i ragazzi di coach Billy Donlon, e se potranno davvero puntare a mettere il bastone tra le ruote a Detroit e Valparaiso in vista del rush finale di stagione. Noi siamo pronti, desiderosi più che mai di tornare a passare le nostre serate all’Athletics-Recreation Center, lasciando all’esterno il gelido inverno, e ritrovando finalmente quel calore da noi così adorato.

HORIZON LEAGUE STANDINGS

Wright State, 4-0, 13-4

Valparaiso, 3-1, 13-5

Detroit, 3-1, 11-6

Cleveland State, 2-2, 10-8

Green Bay, 2-2, 8-9

Youngstown State, 1-2, 9-7

Loyola, 1-3, 10-6

UIC, 1-3, 10-7

Milwaukee, 0-3, 4-13