Dopo le fantastiche interviste delle scorse settimane, vi vogliamo presentare un punto di vista diverso questa volta, nell’ottica di raccontare nuovi aspetti della stagione NCAA appena cominciata. Per farlo, abbiamo raggiunto con davvero tanto piacere Mike DeCourcy, primissima firma sportiva di Sporting News per il basket universitario, che ringraziamo sentitamente e vi riportiamo quindi le risposte che ha dato ad alcune nostre domande :

Mike DeCourcy

Che cosa ne pensa della migrazione di alcune università da un Conference ad un’altra e come cambia secondo lei la geografia del college basketball?

Personalmente sono stato veramente deluso da come tutta questa questione è stata presentata e spiegata. E’ cominciato tutto con il marcato ego di alcuni membri del consiglio e tutto è poi debordato a causa dall’insicurezza e dalla mancanza di fiducia tra i presidenti delle università. Anche i media non hanno aiutato. Hanno avanzato ai lettori l’idea che alcune conferences erano instabili per vari motivi e che un cambiamento fosse “inevitabile”, ed inoltre hanno accentuato la percezione che quelle scuole che non cambiavano league sarebbero rimaste indietro verso le altre. Gli sports NCAA sono in generale stati lasciati in una posizione inferiore rispetto a quella che avevano in precedenza. Nessuno mi può convincere della teoria in base alla quale Pitt e Syracuse sono in una condizione migliore ora nell’Atlantic Coast Conference rispetto a quella che avevano nella Big East, o che Missouri ha guadagnato dopo il passaggio nella SEC, rispetto alla sua situazione nella Big 12. Questo è di gran lunga il più deludente sviluppo in questo gioco nella mia trentennale esperienza di copertura degli sports di college.

Durante l’estate appena trascorsa sono venute alla luce molte violazioni delle norme della NCAA e molti freshmen sono stati sottoposti ad investigazione. Come può la NCAA secondo lei cambiare questo comportamento?
Un motivo di questa situazione è dovuto alle regole del reclutamento del recente passato. Per esempio, prima di quest’anno i prospetti non potevano fare visite ufficiali per il reclutamento fino al loro anno senior della high school. Quando arrivava il periodo delle firme in novembre, molti giocatori dovevano prendere la propria decisione prima che la loro stagione senior cominciasse. Cosi molti facevano delle visite non ufficiali. Questo non era un problema per un ragazzo di New York interessato ad andare a St. John, ma se lo stesso ragazzo di New York era interessato ad una scuola lontana cinque stati dal proprio – o comunque molto lontana dal proprio paese – doveva arrivare li in qualche modo. E come queste visite non ufficiali sono stati finanziate, è stato una fonte costante di dilettantistiche violazioni.

Quello che questi giovani ragazzi usano per giocare e quanto conseguono, sono una vera e propria merce commerciabile in questo paese. Ci sono persone che vogliono ricavare dei soldi da loro e che non esitano a sfruttarli. Non so davvero come si può risolvere questo problema, perchè molti ragazzi arrivano da situazioni di assolutà povertà o da gravi situazioni familiari. Anche se la NCAA arrivasse a dire che per loro fosse possibile avere un agente, ho paura che molti dei ragazzi verrebbero sfruttati dagli stessi agenti che avrebbero loro stessi scelto.

Nella Big 10 ci sono molte storie affascinanti. Una di queste per esempio, è il lavoro di Tom Izzo e la pallacanestro che le sue squadre hanno espresso negli anni. Anche quest’anno nonostante manchi qualcosa alla sua squadra, pensiamo farà ancora bene. Lei che cosa ne pensa dopo averlo seguito per tanti anni?

Conosco Tom da circa 15 anni. A mio parere non trovo un’altra persona cosi piacevole nella pallacanestro. E’ onesto, umile e sinceramente riconoscente della fortuna che gli capita. A mio parere l’aspetto che fa di lui un coach eccellente è che non si accontenta mai di meno del massimo impegno della propria squadra.

Quali sono a suo parere I giocatori che I fans stranieri devono seguire con più attenzione in questa stagione?

Cody Zeller e Tom Crean

Cody Zeller, il centro da Indiana. E’ il terzo dei fratelli Zeller e il migliore dei tre perchè è il più mobile di Tyler che ha giocato per North Carolina, e più forte anche mentalmente di Luke che ha giocato a Notre Dame. Sarà tra i primi giocatori scelti in qualsiasi Draft NBA draft decida di entrare.

Cito poi Doug McDermott a Creighton. E’ un tiratore incredibile e un rimbalzista aggressivo. Suo padre è l’allenatore di Creighton e a mio parere, è uno di quei pochi casi in cui avere il padre come proprio allenatore ha prodotto un risultato cosi buono.

Un altro giocatore di cui si parla poco e che seguo da tempo è la guardia di Syracuse Michael Carter-Williams. Non ha giocato lo scorso anno perchè nelle gerarchie della squadra veniva dietro Dion Waiters e Scoop Jardine, ma è un playmaker migliore di entrambi e un realizzatore del livello di Dion. Sarà il giocatore sorpresa in questa stagione per gli Orange.

Un programma cestistico ci ha sorpreso in positivo negli ultimi tempi: quello di Indiana. Sia in termini generali che per quanto riguarda il recruiting. Il gioiello Noah Volhen l’ultimo in ordine di tempo. Le possiamo chiedere la sua opinione sulla squadra e cosa secondo lei ha portato un cambiamento cosi radicale?


Quando Tom Crean ha ottenuto il lavoro il programma di Indiana era un casino, con problemi accademici che influenzavano negativamente in programma cestistico e con molti giocatori intenzionati al trasferimento. E’ riuscito a risollevare la squadra e tutto il sistema più velocemente di quanto mi aspettassi. Nonostante la buona opinione che ho su di lui e sulla squadra, penso che avrà bisogno di un altro anno per portare i suoi ragazzi molto avanti nel torneo NCAA. Cody Zeller poi, ha facilitato il processo di ricostruzione del programma. L’ho visto giocare nella high school e avevo pensato allora che sarebbe diventato un buon giocatore subito e un grande giocatore in seguito. Invece ha saltato un passaggio e ha raggiunto subito l’eccellenza. Tom infine, sta continuando a reclutare con successo e dopo Zeller si è assicurato Yogi Ferrell, la loro terrificante point guard del prossimo futuro.La squadra poi si gioverà del talento di Vonleh come noto, in arrivo il prossimo autunno.

 Nella sua preview della stagione nella Big 10, ha citato due giocatori di cui qui non parliamo spesso: Jared Bergren e Tim Frazier. Le vogliamo chiedere per i nostri lettori la sua opinione su di loro e che tipo di stagione si aspetta che produrranno?


Berggren a mio avviso è il migliore difensore tecnicamente tra i big men nel college basketball. Lo posso paragonare a Nesta nel calcio – ha una comprensione completa del gioco e usa questa comprensione con la sua tecnica per marcare il proprio avversario. Jared inoltre stoppa molto bene e sul versante dell’attacco è un eccellente tiratore dal perimetro. Penso sia diventato un realizzatore migliore del recente passato ed in questa stagione la sua squadra avrà molto bisogno di lui.
Quello che mi ha impressionato di Frazier è che gioca per una squadra che non è di talento – senza farsi condizionare e non ha mai abbassato il proprio rendimento. Non riceve il giusto riconoscimento, perchè la sua squadra è in difficoltà, ma realizza assists anche quando i suoi compagni faticano molto a segnare e a sua volta mantiene alto il suo rendimento di realizzatore. Avrei davvero desiderato che tutti noi lo potessimo vedere giocare in una squadra migliore.

Shabazz Muhammad ( Ucla )

Shabazz Muhammad ( Ucla )

Ben Howland è reduce da una cattiva stagione con la sua squadra e dopo aver reclutato in modo favoloso, adesso si ritrova con Parker, Anderson e Muhammad tutti sotto investigazione e con Shabazz che è stato fermato prima della prima partita. Come può uscire da questa situazione? E’ davvero vincere il campionato la sua migliore possibilità ?


Non penso personalmente che UCLA deve per forza vincere il championship per aumentare le possibilità che Ben continui, però è richiesto loro di avere una stagione di successo e probabilmente sarà cosi se a Muhammad verrà data la possibilità di giocare. Non sono sicuro di dove quella situazione sia diretta. Sembra che la NCAA sia più preoccupata a realizzare un punto a proprio favore, rispetto allo stabilire se che quello che ha fatto il ragazzo sia fondamentalmente differente da quanto è accessibile ad ogni altro prospetto della high school. Basandoci su quello che sappiamo, Muhammad non dovrebbe avere più di 5 gare di sospensione e poi essere abilitato a giocare. Ma fino a quando non conosceremo la sentenza della NCAA è difficile dire cosa succederà.
NOTA: Domande in collaborazione con Carlo Perotti