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I tifosi di Taylor University col cartello #BlackLivesMatter (cbssports.com)

Non sono mancati gli eventi di rilievo in quest’ultima settimana di college basket e diversi hanno riguardato le mid-major di questo mondo: ad attirare molta attenzione da parte dei media è stata l’ormai classica “Silent Night” della Taylor University che, seppur facente parte della NAIA e non della Division I, in quanto realtà di culto citiamo volentieri in questa rubrica, dato anche il bel messaggio (decisamente d’attualità) lanciato dal pubblico.

Tornando alle nostre mid-major non si può certo dire che siano stati “silenziosi” l’acuto di Yale e il tonfo di Wichita State, protagoniste di due delle partite principali degli ultimi sette giorni.

I Bulldogs sono infatti riusciti a portare a casa un ottimo upset ai danni dei rivali statali nonché campioni in carica di Connecticut, terminando una striscia negativa che durava da 13 partite svoltesi nel corso degli ultimi 28 anni e nonostante il 45-44 finale non si può dire che sia arrivata senza i fuochi d’artificio, dato il canestro a meno di un secondo dal termine di Jack Montagues che ha sigillato una storica impresa.

Yale ha colpito per un’ottima strategia di gara, abbassando i ritmi di gioco, tenendo Boatright ad un misero 3-9 dal campo con quattro palle perse ed annullando il fattore centimetri a favore di UConn che ha chiuso con 1 rimbalzo offensivo a fronte degli 8 del solo Sears per i Bulldogs.

Harvard è in ascesa dopo le vittorie su Umass e Northeastern, ma di certo ha nella sua storica rivale (non certo solo per il basket) una valida avversaria per il comando della Ivy League.

Per una mid-major che termina una striscia negativa un’altra cade per la prima volta dopo 35 partite di regular season: è Wichita State, che non riesce ad avere la meglio in casa di Utah e si arrende dopo un overtime. La partita ha sottolineato alcuni limiti al tiro degli Shockers in giocatori che non si chiamino Ron Baker (VanVleet particolarmente in difficoltà) e una certa carenza di centimenti con Jakob Poeltl che ha dominato in pitturato, dimostrando però anche grandi doti di lettura, tecnica e carattere, confermandosi come uno dei freshmen europei in assoluto più interessanti di quest’anno.

Continua a vincere Belmont che batte in trasferta Ohio con 42 punti di Craig Bradshaw e poi regola senza problemi la meno problematica Middle Tennessee. Nella Big South Coastal Carolina batte Auburn grazie a 22 punti di Josh Cameron, andando a recuperare quelli che erano stati anche 11 punti di svantaggio nel secondo tempo della partita.

Si ferma il periodo di ottima forma di Wofford con una sconfitta contro William & Mary che da parte sua si conferma squadra da tenere d’occhio nella Colonial, nonostante la successiva sconfitta di un punto contro Richmond, in particolare impressionante l’inizio di stagione di Marcus Thornton, il quale viaggia a 20 di media con il 51% dal campo e il 41% al tiro da tre.

Sempre nella Colonial quantomeno da citare l’inaspettata sconfitta di Drexel contro la University of Sciences della Division II, indicativa dello stato di forma dei Dragons.

(hamptonroads.com)

(hamptonroads.com)

Nella Conference USA Louisiana Tech si conferma come una delle mid-major più intriganti, battendo 99-88 Northwester grazie a 30 punti di Hamilton in una partita ricca di falli ma anche di azione, record di 6-1 ora per i Bulldogs. Sempre nella C-USA Old Dominion sembra essere la favorita d’obbligo dopo le vittorie su VCU (grazie anche a 31 punti di Aaron Bacote) e George Mason, dimostrandosi squadra profonda e pronta per grandi palcoscenici.

Dopo una partenza al rallentatore sta salendo di colpi Georgia State che domina dall’inizio alla fine Green Bay, in una sfida tra due mid-major ora come ore in opposti stati di salute, 26 punti per R.J. Hunter, peraltro suo minimo per punti nelle ultime quattro partite (27, 29, 27, 26), mentre 17 quelli di Ryan Harrow.

Ci si aspettava molto da Toledo, ma la partenza non è stata certo delle migliori con quattro sconfitte nelle prime sei partite, tuttavia i Rockets cercheranno di ripartire dalla buona vittoria esterna contro Cleveland State in attesa di quattro partite da vincere prima dell’improba sfida contro Duke al Cameron Indoor Stadium per chiudere il 2014.