C.J. Leslie

Se le favorite del Regional North Carolina e Kansas hanno risposto presente alla chiamata delle sweet sixteen, non sono mancate le soprese come North Carolina State e South Florida che si presenteranno dunque a St.Louis per contrastare ai due colossi l’accesso alle final four.

#3 Georgetown-#11 North Carolina State 63-66 Coach Gottfried lo aveva fatto notare appena uscito il tabellone del Midwest: “non partiamo battuti contro nessuno”, e i fatti gli hanno ampiamento dato ragione, infatti North Carolina State entra con pieno merito nelle Sweet Sixteen battendo Georgetown per 66 a 63. Partono decisamente meglio gli Hoyas che comandano fin dalle prime battute e guidano il gioco e il punteggio, raggiungendo al 14′ i 10 punti di margine (25-15). Ma che North Carolina State è viva lo dimostrano gli innumerevoli rimbalzi offensivi, saranno 15 al termine, che portano ad un 15-2 che ribalta il vantaggio mandando le squadre al riposo sul 30-27. Il trend favorevole ai Wolfpacks continua anche nel secondo tempo tanto da raggiungere il massimo vantaggio di +11 sul 45 a 34. Georgetown prova ripetutamente a rintrare specialmente nelle fasi finali, ma sono le triple di Scott Wood (4 su 5) ad evitare il riaggancio ed a spedire i Wolfpacks a St.Louis a giocarsi le final four. Traditi dallo starting five con solo 19 punti segnati,e dal tiro pesante (8 su 27), gli Hoyas sono stati presi spesso per mano da Hollis Thompson autore di 23 punti, al contrario North Carolina State ha avuto ben tre giocatori a 14 punti (Williams, Wood e Leslie)  e uno a 12 confermando una solidità offensiva che và sempre piu affinandosi partita dopo partita.

John Henson

#1 North Carolina-#8 Creighton  87-73  Decisamente non c’è pace per i Tar Heels, nonostante la vittoria contro Creighton per 87-73 e il rientro di John Henson, subito una doppia doppia per lui nel match, potrebbero infatti perdere Kendall Marshall per la frattura dello scafoide. Con 18 punti e 11 assists il play di North Carolina era stato il migliore dei suoi nella partita e perderlo proprio a questo punto del torneo potrebbe essere decisivo per le ambizioni dei Tar Heels. Lo scontro contro Creighton è durato praticamente solo 8′, tanti ne sono serviti a UNC per portarsi sul 20-12, vantaggio che i ragazzi di coach Williams hanno portato fino all’intervallo (43-35). Nonostante l’ottima prova di Doug McDermott, 20 punti e top scorer dell’incontro, Creighton non ha mostrato mai la vera possibilità di riaprire il match chiuso con sicurezza dai Tar Heels che ora devono solo prepararsi al match di St.Louis di venerdi.

Anderson & Keely

#12 South Florida-#13 Ohio 56-62 In ogni raggruppamento NCAA che si rispetti ci deve essere la Cinderella di turno e dopo lo scontro di domenica fra South Florida e Ohio questo appellativo resta appannaggio dei Bobcats. Era infatti dal 2006 che una #13 non raggiungeva le sweet sixteen e Ohio ha decisamente meritato questo successo in virtù di un ottimo secondo tempo. Il primo tempo infatti aveva visto guidare sempre i Bulls che chiudevano avanti il parziale sul 27-21 e anche per oltre 13′ della ripresa davano nettamente l’impressione di potere portare a casa il match. Sono invece gli ultimi 7′ della partita a fare cambiare le cose: un parziale di 10-0 porta i Bobcats al comando e che non mollerranno più fino al 62-56 finale. Walter Offutt è il migliore di Ohio con 21 punti, ma anche DJ Cooper ha portato il suo contributo con 19; mentre  per South Florida è ancora il solito Victor Rudd a guidare il tabellino con 13 punti ma anche 10 rimbalzi.

Elijah Johnson

#2 Kansas-#10 Purdue 63-60 Decisamente è stato più difficile del previsto il successo di Kansas sulla #10 Purdue, che ancora una volta ha dimostrato che la posizione nel ranking era più dovuta alle ultime sventure dei Boilermakers che al reale valore della squadra. La partita è stata un braccio di ferro infinito con vantaggi alternati a pareggi per oltre 37′ nei quali era stata proprio Purdue a fare vedere le cose migliori, solo infatti a 3’04” dalla sirena i Jayhawks sono riusciti a passare al comando sul 57 a 56 con un canestro di Johnson. Ed è stato ancora un layup di Elijah Johnson a 23″ dalla fine a fissare il vantaggio sul +3 per Kansas prima che Robbie Hummel sbagliasse la tripla che poteva portare il match all’overtime e che invece lasciava il risultato inalterato sul 63 a 60 finale. Proprio Johnson è stato il top scorer di Kansas con 18 punti ma anche la solita doppia doppia di Thomas Robinson (11+13) ha fatto veramente la differenza sui Boilermakers che nonostante la partita straordinaria di Hummell, 26 punti con 9 su 13 dal campo e 5 triple, devono lasciare il torneo al terzo turno anche se con la testa altissima.