Winston Shepard  (APPhoto/Lenny Ignelzi)

Winston Shepard
(APPhoto/Lenny Ignelzi)

Gli incontri prima del “rompete le righe” natalizio regalano sorrisi a quasi tutte le compagini della Mountain West Conference. San Diego State batte agevolmente McNeese State a domicilio, con un 65 – 36 che lascia poco spazio a interpretazioni. Per gli Aztecs la differenza la fa la panchina: 12 punti di Ageel Quinn e 14 di Winston Shepard, che risulta anche essere il miglior marcatore della serata. Del quintetto vanno invece in doppia cifra Shrigley (11) e Davis (12). È l’ ottava vittoria consecutiva per gli uomini di Steve Fisher, che oltre all’ imminente Natale può celebrare anche il primo posto solitario della graduatoria. Il tutto sarà da confermarsi però nella prima settimana di gennaio, quando San Diego State andrà a far visita ai Rams di Colorado State e a Kansas University, per poi chiudere il tour de force tra le mura domestiche della Viejas Arena contro Boise State. Non sarà facile, ma se gli Aztecs vogliono presenziare al torneo NCAA per il quinto anno consecutivo queste sono tappe fondamentali da affrontare, che temprano tanto le qualità tecniche quanto quelle caratteriali.

Stew Morrill si dimostra invece comprovato e indomito animale da battaglia: i suoi Utah State Aggies, che guida dal 1998, si aggiudicano il quarto successo consecutivo, dopo i due scivoloni casalinghi tra fine novembre e inizio dicembre. Il 71 – 50 su Troy non è mai in discussione: un ispirato Berger tira fuori dal cilindro un coniglio composto da 17 punti, 6/8 dal campo, 3 assist e una stoppata, il tutto uscendo dalla panchina. L’ arresto cardiaco che lo colpì l’ anno scorso ora sembra solo un pallido ricordo, il suo rendimento da qui a primavera può solo crescere. Morrill ha già dimostrato di sapere tirar fuori il meglio da esterni con tanti svariati punti nelle mani (Jaycee Carroll, visto a queste latitudini in maglia Teramo e ora al Real Madrid, ne è l’ esempio cardine): se Berger non si perderà e seguirà le direttive del suo coach sia lui che gli Aggies potranno togliersi parecchie soddisfazioni. E la concorrenza nello spot di guardia di due senior come Butterfield e Medlin (14.3 e 13.5 punti di media rispettivamente) invita a non adagiarsi sugli allori.

UNLV sta invece faticando un po’ , in questo primo scorcio di stagione:  se due delle sconfitte arrivate erano preventivabili (Illinois in casa e Arizona fuori) le altre sono state decisamente un fulmine a ciel sereno (Arizona State e UC Santa Barbara). Dave Rice ha partecipato alla Big Dance di marzo due volte su due da quando è capoallenatore, e un talento difensivo e offensivo come il lungo Khem Birch può di sicuro portare a un tris. Bisogna però debellare le pause mentali, ovvero il  punto che accomuna i Rebels e i Lobos di New Mexico. Non è il solo, però:  entrambe le squadre hanno un uomo di punta sul perimetro (Dejan – Jones per i primi, Kendall Williams per i secondi) e uno in area (Birch e Alex Kirk) più discreti supporting cast. La qualità c’ è, va trovato il modo incanalarla. Una volta fatto scattare il meccanismo, potranno creare grattacapi a chiunque.

Mountain West Conference standing:

San Diego State 9 – 1

Boise State 10 – 2

Utah State 9 – 2

New Mexico 9 – 3

Wyoming 8 – 4

Colorado State 8 – 4

UNLV 8 – 4

Air Force 6 – 5