Malik Story (AP Photo)

Come ogni settimana torniamo ad occuparci delle vicende che riguardano la Mountain West Conference.

La storia della quale vogliamo occuparci in questo appuntamento è quella di Malik Story, guardia arrivato ormai all’ultimo anno con i Nevada Wolf Pack dei quali si sta rivelando sempre più trascinatore e leader indiscusso.

La sua vicenda comincia in un posto che è stato la salvezza di molti prospetti del basket americano: Oak Hill Academy, la prep school sperduta nei monti nella quale si gioca praticamente solo a basket. Un basket di altissimo livello che permette ai suoi atleti-allievi di approdare molto spesso in squadre della Division I. Anche Malik non fa eccezione, e dopo il periodo a Oak Hill viene reclutato da coach Tom Crean per i suoi Indiana Hoosiers. Le aspettative del ragazzo sono molto alte, sia per sé stesso sia per la squadra, ma purtroppo nel suo primo anno di basket NCAA non riesce ad avere spazio, tira male e segna molto poco.

Annusata l’aria che tirerebbe per la sua seconda stagione, Story decide così di trasferirsi in una squadra che gli possa assegnare responsabilità offensive di primo livello, e tra tutte le candidate sceglie di investire le proprie ambizioni su Nevada, dove dopo la stagione da redshirt esplode in tutta la propria abilità offensiva. Gli vengono assegnati tiri e minuti per responsabilizzarlo e lui non tradisce, mettendo insieme cifre solide già dall’anno da sophomore (14.5 punti insieme a 3 rimbalzi di media in 32 minuti).

Sotto i 14 di media a sera Malik non scenderà mai, fino alla consacrazione definitiva di questa stagione, nella quale si è attestato tra i migliori cannonieri della Mountain West Conference a 16 di media ogni sera. Le percentuali di tiro non sono stellari (42 dal campo e 37 da 3 punti), le conclusioni rimangono decisamente tante (13 a sera), ma l’anno scorso col passare del tempo era riuscito a sistemare anche questo problema. Se riuscirà a non essere un grande realizzatore soltanto perché è un “volume shooter”, ovvero uno che tira tutto quello che passa tra le mani, potrà avere un futuro discreto anche in Europa, dove cercano spesso dei realizzatori appena usciti dal college. I margini di miglioramento ci sono tutti. 

Veniamo ora all’attualità, più o meno stretta, con una UNLV che dopo aver distrutto La Verne in settimana (44-91 con 27 di Anthony Bennett) è riuscita ad avere la meglio anche di Northern Iowa col risultato di 59-73 conquistando così la nona vittoria consecutiva, che la farà rimanere ancora all’interno del ranking. Ancora una volta decisivo il freshman canadese Bennett, con una doppia doppia da 20 punti e 12 rimbalzi, ai quali vanno aggiunte anche 4 stoppate. Da non sottovalutare questi Rebels, che recuperano anche l’altro canadese Khem Birch dopo i sei mesi da redshirt in seguito al trasferimento da Pittsburgh che al rientro ha firmato 12 punti e 9 rimbalzi dimostrando che in Nevada alloggia una delle frontline più temibili del college basket, che lo sarà ancor di più col recupero di Mike Moser, in questo momento infortunato.

Settimana positiva anche per New Mexico, che vince due derby in fila contro i rivali di New Mexico State. Entrambe le partite sono state segnate da un fattore comune: le prestazioni monstre di Kendall Williams, il quale nella gara di cinque giorni fa è andato vicino alla tripla doppia segnando 15 punti conditi da 8 rimbalzi e 7 assist nel 58-73 finale, mentre nella partita di ieri notte ha dato spettacolo marcando il suo career-high di 24 punti in 35 minuti. I Lobos restano imbattuti, e il loro 12-0 per iniziare la stagione è il secondo miglior avvio nella storia dell’ateneo, inoltre in questo momento sarebbero la squadra da battere nella Mountain West visto il loro ranking che li vede addirittura al sedicesimo posto in tutta la Nazione. Sarà un bellissimo duello con UNLV una volta che saranno iniziate le sfide di Conference.

Malik Story

Una sola partita invece nella settimana di Colorado State, che non ha avuto problemi ad infliggere un ventello a Bakersfield, domata sul 78-58. I Rams mandano tutto il quintetto in doppia cifra e nel secondo tempo grazie alla prova da 17 punti di Wes Eikmeier regolano la pratica per la verità non molto impegnativa dei Roadrunners.

Per quanto riguarda gli altri risultati settimanali sono da registrare la pessima sconfitta di Fresno State (58-51 contro la non irresistibile UC Irvine), ancora molto in difficoltà col proprio attacco a metà campo; la buona prova di Nevada che con un ottimo secondo tempo e un altrettanto buon Deonte Burton ha la meglio su San Francisco conquistando la seconda vittoria consecutiva; e infine la vittoria di San Diego State nel derby con San Diego grazie al sorprendente Chase Tapley che firma 6 dei suoi 15 punti in un parziale di 12-0 decisivo per gli Aztecs sui rivali cittadini.

Chiudiamo come al solito col segnalarvi i cinque migliori giocatori della Conference per punti, rimbalzi e assist dandovi l’appuntamento alla settimana prossima.

PUNTI

1)      Michael Lyons (Air Force) 20.3

2)      Anthony Bennett (UNLV) 19.3

3)      Derrick Marks (Boise State) 19.1

4)      Jamaal Franklin (San Diego State) 18.6

5)      Deonte Burton (Nevada) 18.0

RIMBALZI

1)      Colton Iverson (Colorado State) 10.3

2)      Pierce Hornung (Colorado State) 10.3

3)      Jamaal Franklin (San Diego State) 9.7

4)      Leonard Washington (Wyoming) 8.5

5)      Mike Moser (UNLV) 8.3

ASSIST

1)      Kendall Williams (New Mexico) 5.4

2)      Anthony Marshall (UNLV) 5.1

3)      Todd Fletcher (Air Force) 4.4

4)      Derrick Marks (Boise State) 3.7

5)      Dorian Green (Colorado State) 3.6